VENERDÌ 21 GIUGNO 2024 16.31.18
Scienza: studio, abitanti Rapa Nui non deturparono ambiente =
Scienza: studio, abitanti Rapa Nui non deturparono ambiente = (AGI) - Roma, 21 giu. - (NOTIZIA CON EMBARGO ALLE 20.00 del 21 giugno) Contrariamente a quanto si credeva finora, i polinesiani che raggiunsero Rapa Nui, comunemente nota come Isola di Pasqua, potrebbero aver trovato il modo di far fronte ai rigidi limiti dell'isola, mantenendo per secoli una popolazione piccola e stabile. A sfidare la credenza comune uno studio, pubblicato sulla rivista 'Science Advances', condotto dagli scienziati della Columbia Climate School e della Binghamton University. Il team, guidato da Dylan Davis, ha esaminato un inventario di 'giardini rocciosi' recentemente scoperto, dove gli isolani coltivavano patate dolci. Finora, spiegano gli esperti, si credeva che il piccolo gruppo di polinesiani che approdo' su Rapa Nui si espanse velocemente, portando al collasso le risorse dell'isola e provocando un 'ecocidio'. Secondo il nuovo lavoro, pero', la popolazione dell'Isola di Pasqua non raggiunse mai livelli insostenibili, ma si adatto' alle condizioni fondando una civilta' piccola e stabile. "La nostra indagine - afferma Davis - suggerisce che gli abitanti di Rapa Nui non avrebbero potuto raggiungere la presenza cosi' massiccia come precedentemente ipotizzato. In realta', le persone sembrano aver dimostrato resilienza di fronte alle risorse limitate della regione". (AGI)Sci/Oll (Segue) 211631 GIU 24 NNNN
VENERDÌ 21 GIUGNO 2024 16.31.23
Scienza: studio, abitanti Rapa Nui non deturparono ambiente (2)=
Scienza: studio, abitanti Rapa Nui non deturparono ambiente (2)= (AGI) - Roma, 21 giu. - L'Isola di Pasqua e' probabilmente il luogo abitato piu' remoto della Terra, con la massa continentale piu' vicina, il Cile, a quasi 3500 chilometri di distanza. Costituita interamente da roccia vulcanica, Rapa Nui copre un'area di 163 chilometri quadrati, caratterizzati da particolari difficolta' che complicano la possibilita' di pesca, allevamento e agricoltura. Per far fronte alle criticita' del luogo, gli abitanti avevano usato la tecnica chiamata giardinaggio roccioso o pacciamatura litica, che consiste nello spargere rocce sulle superfici basse, almeno in parte protette dalla nebbia salina e dal vento. Questo lavoro ha dimostrato che le insenature delle rocce, all'interno delle quali venivano coltivate le patate dolci, potevano interrompere i venti secchi e creare flussi d'aria turbolenti, riducendo le temperature superficiali diurne piu' elevate e aumentando quelle notturne piu' basse. Alcuni isolani utilizzano ancora gli orti, ma nonostante tutto questo lavoro, la loro produttivita' e' marginale. La tecnica descritta nell'articolo e' stata utilizzata anche dagli indigeni della Nuova Zelanda, delle isole Canarie e del sud-ovest degli Stati Uniti. Ricerche precedenti avevano ipotizzato picchi di 25mila abitanti sull'Isola di Pasqua, che oggi ne conta quasi ottomila, con oltre 100mila turisti ogni anno. Nel nuovo lavoro, gli autori hanno stabilito che i giardini rocciosi occupavano meno dello 0,5 per cento della superficie dell'isola, per cui, se l'alimentazione della popolazione fosse stata basata interamente sulle patate dolci, non avrebbe potuto sostenere piu' di duemila persone. Le analisi degli isotopi rinvenuti nei resti ossei indica che i polinesiani ottenevano dal 35 al 45% dei nutrienti da fonti marine, per cui gli scienziati hanno dedotto che il carico massimo della popolazione fosse intorno ai 3mila individui. "Sopravvivere nelle zone subtropicali piu' aride di Rapa Nui - concludono gli scienziati - e' stata una vera sfida. Questo lavoro fornisce l'opportunita' di documentare meglio la natura e la portata delle strategie umane di adattamento". (AGI)Sci/Oll 211631 GIU 24 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento