MARTEDÌ 18 GIUGNO 2024 13.38.54
Salute: nuove prospettive per combattere malattie infiammatorie =
Salute: nuove prospettive per combattere malattie infiammatorie = (AGI) - Roma, 18 giu. - (NOTIZIA CON EMBARGO ALLE 17.00) Le cellule T regolatorie, una tipologia specifica globuli bianchi presenti nell'organismo, si muovono costantemente in tutto il corpo per ricercare e riparare tessuti danneggiati, e potrebbero quindi non essere popolazioni specializzate multiple limitate a zone specifiche dell'organismo, come si pensava in precedenza. Questo ribaltamento di prospettiva emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Immunity, condotto dagli scienziati dell'Universita' di Cambridge. Il team, guidato da Adrian Liston, ha utilizzato un modello murino per analizzare le cellule T regolatorie presenti in 48 diversi tessuti del corpo. I ricercatori hanno notato che le cellule non sembravano specializzate o statiche, ma si muovevano attraverso l'organismo. Questa scoperta, commentano gli esperti, potrebbe avere implicazioni per il trattamento di molte malattie diverse, dato che la maggior parte delle condizioni attiva il sistema immunitario. Gli attuali farmaci antinfiammatori trattano tutto il corpo e non solo la parte interessata, il che comporta l'utilizzo di dosi piu' elevate di medicinali. "Abbiamo scoperto nuove regole del sistema immunitario - afferma Liston - le cellule T potrebbero essere paragonate a un esercito unificato di guaritori, che si occupa di una grandissima varieta' di compiti all'interno dell'organismo, dalla riparazione dei muscoli fino alla correzione delle cellule adipose perche' rispondano meglio all'insulina". "E' difficile pensare a una malattia, lesione o infezione che non implichi un qualche tipo di risposta immunitaria - sottolinea Liston - il nostro lavoro potrebbe portare allo sviluppo di trattamenti di soppressione immunitaria e rigenerazione dei tessuti mirati contro un singolo organo". Il gruppo di ricerca ha ideato un farmaco testato nel modello murino, in grado di attirare le cellule T regolatorie in una specifica zona del corpo, favorendo la guarigione di un organo o tessuto in modo preciso e puntuale. "Aumentando il numero di cellule T regolatorie in aree mirate del corpo - sostiene Liston - possiamo aiutare il corpo a svolgere un lavoro migliore di autoriparazione o di gestione delle risposte immunitarie. Questa possibilita' potrebbe rivoluzionare i trattamenti di malattie autoimmuni, come la sclerosi multipla, ma anche delle malattie infettive. Progettare farmaci in grado di bloccare la risposta immunitaria del corpo in determinate zone potrebbe anche contribuire a ridurre notevolmente il rischio di rigetto a seguito di trapianti, mantenendo il normale funzionamento del sistema immunitario nel resto dell'organismo". Il team sta ora raccogliendo fondi per creare una societa' spin-out, con l'obiettivo di condurre studi clinici per testare i loro risultati sugli esseri umani entro i prossimi anni. (AGI)Red/Pgi 181338 GIU 24 NNNN
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