da Enrico Corti
| dom 8 dic, 13:44 (21 ore fa) |
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In attesa degli esami
Il sottoscritto ha più di 91 anno; nell’anno 2006 ho già avuto un intervento chirurgico al colon per un tumore; attualmente sono riapparsi i sintomi cosicché ho chiesto alla CUP un urgente esame di colonscopia; mi è stato risposto che la prima data disponibile per l’esame di colonscopia è il 1° dicembre 2025 presso il Policlinico di Roma; quindi tra un anno.
il 4 giugno 2024 il Consiglio de Ministri sulla carta ha decretato lo smaltimento delle prestazioni sanitarie, sensa però stabilire nulla di più di quanto già previsto dalle norme in vigore.; di norma disattese, anzi, rafforzando la sanità privata anche in teme di “liste d’attesa“ per esami con l’articolo 7 del decreto 73/2024. Inoltre, gli biiettivi della legge sono vaghi e mal definiti perché disallineamento con le altre politiche e le normative esistenti.
Quel che è più grave, è che i 3 miliardi stanziati per la sanità nel bilancio di Stato 2024 “il presunto abbattimento dei tempi per le liste d’attesa si risolve solo attraverso l'incremento delle tariffe orarie mediche delle prestazioni aggiuntive“; ciò a riprova della privatizzazione anche delle liste d’attesa sanitarie, in disprezzo al diritto della vita dei meno abbienti.
È più che probabile che il Dio di Giorgia Meloni mi chiamerà all’appuntamento anticipando quello del 1° dicembre 2025; non mi resta che augurarmi d’essere accompagnato all’appuntamento divino dalla fedele cristiana della Garbatella.
Vista l’ideologia punitiva della Meloni realizzata con la costante approvazione di decreti punitivi “ad escludum della grande platea dalle poltrone quasi tutte occupate da corruttori, in larga parte militanti o camerati di Fratelli d’Italia; ministri; sottosegretari; presidenti e assessori regionale; giù-giù sino ai sindaci, assessori o semplici consiglieri comunali“;
Secondo il Rapporto del CENSIS del 6/12/2024, questa ideologia ha prodotto insoddisfazioni negli italiani; per il 45,7% per la crisi economica; per il 46% per l’incidenza nelle invasioni armate di Israele in Medio Oriente; per il 49,6% sul futuro del cambiamento climatico; per il 51,7% di risentimento dimostrato dall’astensionismo al voto; per il 66,3% che reputa responsabile l’etno-centrismo Occidentale delle guerre in corso; per il 68,5% che ritiene la democrazia occidentale non più funzionale alla partecipazione di tutti i ceti alla casa pubblica; per il 70,8% accusa i valori dell’Occidente d’individualismo e arroganza; per il 71,4% critico verso l’Unione Europea; per l’84,4% che sostiene “i politici pensano solo a loro Stessi“.
Nel “fare la Storia“, Giorgia Meloni narra il contrario di quanto pubblica il Censi; mentendo o nulla dicendo; per questi e altri motivi; confido vivamente che la giustizia umana terrena possa predisporre per Giorgia Meloni l’anticipazione dell’appuntamento per l’esame della vita; da farsi al cospetto di un plotone d’esecuzione.
Enrico Corti
8 dicembre 2024
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