Le sanzioni alla Russia funzionano! Cresce la povertà energetica in Italia: +340 mila famiglie in un anno
L’allarme arriva dall’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica (OIPE) e dalla Fondazione Banco dell’Energia: nel 2023, 2,36 milioni di famiglie italiane hanno vissuto in condizioni di povertà energetica, pari al 9% del totale. Un aumento significativo rispetto all’anno precedente, con 340 mila nuclei in più a subire le conseguenze di un fenomeno che sta diventando sempre più pervasivo. Le ragioni di questa crescita sono molteplici, ma due fattori spiccano su tutti: l’aumento generale della povertà, che in Italia continua ad aggravarsi e l’esplosione dei costi delle materie prime energetiche, una dinamica che ha radici precise nelle politiche internazionali adottate per "colpire" la Russia con le sanzioni economiche. Le sanzioni, come si ricorderà, dovevano mettere in ginocchio Mosca ma hanno finito per colpire pesantemente i Paesi europei, Italia inclusa. Già a suo tempo chi aveva denunciato i rischi di questa strategia – e prospettato scenari come quello attuale – veniva bollato come una “spia del Cremlino”. Eppure, oggi i dati confermano che le conseguenze di quelle scelte ricadono in gran parte su famiglie e imprese europee. I territori più colpiti sono le Isole e il Nord Ovest, dove si registrano gli aumenti più marcati, mentre la Calabria si conferma la regione con il tasso più alto di povertà energetica (19,1%). Particolarmente preoccupante è la crescita della “povertà energetica nascosta”, cioè di quelle famiglie che dichiarano di non aver speso nulla per il riscaldamento perché impossibilitate a farlo, pur avendo spese complessive inferiori alla media. L’aumento dei costi energetici, unito alla stagnazione economica, richiede interventi urgenti. Il rischio è che sempre più famiglie italiane scivolino in una condizione di disagio, rese ancora più vulnerabili da decisioni geopolitiche scellerate.
T.me/GiuseppeSalamone
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