da Enrico Corti
| 11:54 (21 minuti fa) |
|
La nuova “età dell’oro nero“
Dopo Trump “la vendetta“; è obbligatorio fare un punto riflessivo sulla storia della democrazia a suffragio universale, che come si sa è nata in Atene nel 594 A.C. con Solone che divise la partecipazione elettorale per classi sociali e non più per classi d’età.
Poi nel 380 A.C. Platone scrisse; “lo Stato dev’essere espressione del bene comune; il governo non può essere espressione degli interessi dei ricchi sui poveri ma sia il governo dei poveri sui ricchi; i ricchi non possono avere ruoli di governo della cosa pubblica in quanto sarebbero dittatoriali e in nome della liberalità renderebbe il popolo servo.
Dopo un ultra secolare medioevo oscurato dal feudalismo e dal misticismo extra terrestre, entrambi reazionalmente conservatori, tra il XV° e il XVI° secolo D.C, l’Italia è stata protagonista del Rinascimento; un profondo rinnovamento culturale che ha cambiato le arti, le scienze e le concezioni del mondo e dell’umanità; divenendo uno dei periodi più importanti della storia, producendo una vasta risonanza internazionale in ogni settore della vita e dell’attività dell’uomo; perché il moto rinascimentale oltrepassò presto i confini dell’Italia per diffondersi negli altri paesi europei.
Nel 1789 la rivoluzione repubblicana francese ammodernò la cultura fondandola sulla solidarietà, sulla partecipazione di popolo e distruggendo il feudalismo privilegiato; rifondando quindi i principi democratici.
nel 1860 il Risorgimento trasse la sua forza unitaria civica dai principi rinascimentali italiani e da quelli rivoluzionari francesi; seppur nell’obbligata unità tra monarchia e repubblica, il concetto di “Italia/Stato favorì il principio di identità progressista sino al fascismo del 1924; sconfitto innanzitutto grazie alla Resistenza,
Nel 1917 Lenin proclamò; “Bisogna distruggere il pregiudizio abominevole, secondo il quale solamente le cosiddette classi superiori, i ricchi, possono dirigere lo Stato“;
Nel 1921 l’Urss introdusse forme di democrazia consiliare diretta con votazioni dei delegati due volte all’anno; questi delegati venivano scelti per elezione popolare diretta: uno per ogni 125 mila elettori nelle piccole località; uno per ogni 25 mila nelle città; gli elettori concordavano date e modalità delle elezioni; su decisioni delle assemblee consiliari gli eletti si potevano essere revocati in ogni momento.
Nel resto del mondo la democrazia è stata formalmente data da gestire ai partiti che, a prescindere dalle diverse vocazioni ideologiche o teologiche, sostanzialmente sono sempre stati porta-voci di diversi interessi economici, o di rivendicazioni classiste; per restare in Italia. sino a circa 35 anni i partiti avevano farina nel proprio sacco; poi con il tramonto dei farinai e dei mulini impastatori i partii sono entrati in crisi a favore delle lobby privatistiche portatrici di corruzioni; di disonestà e di disuguaglianze; i partiti ora sono diventati come delle autovetture rimaste senza carburante; che vanno avanti spintonati dal vento soffiato dal liberismo di mercato e dai suoi attori dominanti.
In applicazione della dottrina voluta da James Monroe in Usa nel 1823; quella cosiddetta del libero mercato per il profitto e nella realtà per una politica economica monopolistica, prima anticolonialista, poi anti tutto ciò che contrasta il dominio americano e il principio della libera gestione del potere.
Dopo la rivoluzione del 1917 in USA e dintorni si è inventata una falsa identità occidentale, (l’Europa dove è nata la cultura è a oriente dalle Americhe); dal 1949 con la nascita della NATO è iniziato lo sviluppo della dottrina Monroe dell’economia capitalista americana; sospesa solo durante la seconda guerra mondiale con USA partecipante innanzitutto perché preoccupata dall’espansionismo nazista.
L’Identità Occidentale è stata la mitologia sulla quale sono state sono state scavate le fondamenta per la tomba della democrazia partecipativa a suffragio universale; che hanno ricevuto diretti o indiretti aiuti dalle divisioni dei terrestri tra diverse credenze mitiche teologiche extra terrestri.
Per meritarsi l’identità occidentale, l’Italia non acquista più il gas naturale russo, ma quello liquido americano dal costo sei volte superiore, con l’aggiunta che deve essere aggravato delle spese di rigassificazione per poterlo mettere in rete; così secondo “Numisma“ nel 2025 le bollette degli italiani aumenteranno de 18%; il massimo della provocazione sta nel fatto che sul mercato Usa il costo del gas è tre volte inferiore a quello “offerto“ all’Italia; ecco ii “nuovo Oro nero d’America“.
Per uscire dalle tombe dove ci hanno affossati, economicamente e democraticamente, c’è solo da sperare che l’umanità impari a gestire razionalmente e non per fini di lucro la ragione; materia umana conosciuta solo sulla Terra unico pianeta dove la natura l’ha data in dono.
La vittoria dell’egoismo, individuale o di Stato sulla ragione e l’onestà, sta attualmente producendo a Donald Trump; Elon Musk; Giorgia Meloni; Alice Weidel; Javier Milei e altri camerati; idee quali le deportazione in massa dei deboli; come palestinesi; sud americani; africani; ecc.; i Destri estremi sono alla cassa per riscuotere per conto della neo disumanità nazi-fascista; tra l’altro messa in scena da presunti cristiani proprio laddove si è presentato Gesù Cristo sulla Terra.
Ogni attuale lamento da parte dei media sono solo tardive lacrime di coccodrillo prosciugate nell’ipocrisia; salvo eccezioni, la stampa sta ripetendo il canovaccio piedi-piattista messo in scena negli anni 20 del secolo scorso.
Recentemente alla TV e in contrapposizione alla scrittrice israeliana naturalizzata italiana Rula Jebreal, (famosa per aver con coraggio pubblicamente raccontato nel 2020 al Festival di San Remo lo stupro della madre da lei vissuto in diretta); che in TV ha giudicato Ronald Trump razzista; Il croupier del “casinò informatico“ Marco Travaglio ha strumentalmente usato la tragedia di Gaza per ridimensionare il caso Trump-Musk, tranquillizzandoci sostenendo che “il primo non è un razzista e il secondo non è un fascista“; la provocazione è stata fatta per riprendersi i riflettori della scena oscurata dall Jebreal; la sottovalutazione di una situazione che non consente sceneggiate per apparire; ma pretende un essere dignitoso e intellettualmente onesto, è la riprova di quanto anche a un giornalista bravo come Travaglio sfugge la gravità dei fatti.
Nel 1946 alle prima elezioni politiche italiane dopo il fascismo, i’89,08% degli elettori si è recato alle urne; 78 anni dopo la % è scesa al 51,3%; calando quindi del 37,38%; nel 51,3% degli elettori che hanno votato, secondo ricerche fatte almeno per il 5% il voto è il voto è stato comprato con varie modalità; favori personali o parentali, scambi interessati, soldi (sul mercato il voto individuale è mediamente pagato 50 euro).
Nel sistema sociale del mercato libero sta accadendo esattamente il contrario alle ragioni di principio fondative della democrazia di Solone e Platone; ciò pone una riflessione riformatrice sullo scarto in cui è arrivato il rapporto tra due diritti fondamentali costituzionali; “diritto e dovere“; il primo istituzionalizzato; il secondo lasciato alle interpretazioni individuali spontanee; è pertanto evidente che serve un bilanciamento sostanziale tra i due valori attraverso il passaggio dallo scambio interessato al metodo rimborso.
La Partecipazione al voto elettorale non va più considerato solo come un diritto; ma anche come un dovere civico per la difesa della democrazia; partecipativa; quindi va rimborsato; opporsi a una simile riforma equivale dare continuità all’attuale rappresentatività d’élite classista; su 600 tra Deputati e Senatori italiani solo il 2,83% rappresentano i lavoratori (dati istituzionali).
L’astensionista, per sua ignorante autonoma stupidità appartiene alla tribù dei sudditi servi del potere conservatore; una sottospecie del masochismo che, come si sa, è estraneo al contesto sociale dei cittadini razionali.
Ricondurli nell’alveo della naturale capacità di intendere e di volere è compito di ogni soggetto umano a cui la natura ha data il dono delle regione; è in mancanza di ciò che si è determinata l’attuale situazione falsamente democratica, dove “gli eletti sono solo i rappresentanti della minoranza che vota rastrellata dalla scopa dalla propaganda orchestramene diretta da chi ha in mano il manico della ramazza“.
Qualora il metodo non cambi radicalmente l’attuale metrologia, fatta divenire dai comandanti dell’economia, della finanza e dei loro lacchè politici norma di fatto, sarà più corretto riformare l’art. 1 della Costituzione; modificandolo così; da “l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro; e la sovranità appartiene al popolo“; a “l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro quando è concesso; “la libera sovranità appartiene agli eletti da elettori a prescindere della loro quantità partecipativa al voto“
Ricordiamoci: nel 1946 i lavoratori italiani finalmente intendevano per occupazione la sicurezza del lavoro fisso assicurato sanitariamente e pensionisticamente quando c’era; nel 2024 il Governo propagandisticamente sbandiera 24 milioni di occupati omettendo di dire che; dei 4 milioni e 203 mila lavoratori e lavoratrici a part-time rilevati dall'Istat nel 2022, (ossia il 56,2%), non ha scelto questa forma contrattuale ma l'ha accettata o subita per necessità o per assenza di altre possibilità; due milioni e 757.000 sono a tempo determinato (l’11,49%); 5.233.000 sono forzatamente autonomi pari al 2,18%; tre milioni e 800.000 sono a partire IVA pari all’1,58 %; due milioni e 990.000 lavorano in nero pari al 12.46%: 106.000 lavoratori sono considerati inattivi perché non cercano più lavoro; 88.000 giovani tra i 24 e 35 anni sono disoccupati; la fonte di questi dati è quasi tutto ISTAT 2022. più della metà dunque, si trova in una condizione di precarietà.
Complessivamente tra lavoratori a tempo determinato; autonomi; partite Iva; in nero; disoccupati e inattivi; si arriva a quota 14 milioni e 495.000 precari; pari al 60,4% dei 24 milioni propagandati dal Governo; sono questi i che ancora una volta evidenziano analiticamente le falsità “ufficiali“, Governative e istituzionali, sul precariato italiano.
Enrico Corti
28 gennaio 2025
Sono vietati la riproduzione e l'uso di questo e-mail in mancanza di autorizzazione del destinatario. Se avete ricevuto questo e-mail per errore, vogliate cortesemente contattarci immediatamente per e-mail.
Nessun commento:
Posta un commento