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venerdì 10 gennaio 2025

Unione studenti: inaccettabile togliere fondi per educazione sessuale

 

VENERDÌ 10 GENNAIO 2025 14.46.39

Unione studenti: inaccettabile togliere fondi per educazione sessuale

Unione studenti: inaccettabile togliere fondi per educazione sessuale Unione studenti: inaccettabile togliere fondi per educazione sessuale "Materia non è un capriccio degli studenti ma una necessità" Milano, 10 gen. (askanews) - Il fondo da mezzo milione di euro previsto in manovra per promuovere la salute e l'educazione sessuale e affettiva nelle scuole secondarie sarà destinato principalmente alla formazione degli insegnanti sull'infertilità e sui modi per prevenirla. A dichiararlo è stato il ministro ai Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, "specificando che l'obiettivo è impedire l'ingresso della cosiddetta 'teoria gender' nelle scuole". L'Unione degli studenti, sindacato studentesco, però si oppone con forza a questa scelta delle istituzioni, ricordando l'importanza dell'educazione sessuale. "Questa decisione è inaccettabile: la falsa 'teoria gender' continua ad essere utilizzata come pretesto per non affrontare temi fondamentali come l'educazione all'affettività e alla sessualità, deviando risorse su progetti di propaganda politica" dichiara Alice Beccari, responsabile dell'organizzazione, sottolineando che "l'educazione sessuale e affettiva non è un capriccio degli studenti ma una necessità" e ricordando anche i più e meno recenti avvenimenti di violenze e molestie derivanti da una mancanza di consapevolezza su questi temi. "Molto spesso - sottolinea il sindacato studentesco - nei giornali si possono leggere episodi di violenza di genere, ma più volte il governo si è limitato a definire questi eventi 'inaccettabili' senza intraprendere azioni concrete per sensibilizzare giovani, e non solo sul consenso o la sessualità". "È imperativo - dice Martina Lembo Fazio dell'Unione degli Studenti - che l'istituzione scolastica si assuma le proprie responsabilità e torni ad essere un luogo di crescita e formazione. La scuola non può limitarsi a trasmettere nozioni legate alla produttività, al lavoro e alla competizione ma deve fornire strumenti per crescere consapevoli dei propri sentimenti, della propria sessualità e della propria identità" Le richieste del sindacato sono "un'educazione sessuale e al consenso obbligatoria, accessibile, laica e non formale, che inizi già dalla scuola dell'infanzia e coinvolga figure professionali qualificate. Degli sportelli d'ascolto in ogni istituto, con personale specializzato e in numero adeguato a quello degli studenti, per offrire un supporto reale; giornate e eventi di sensibilizzazione su temi come il benessere psicologico e l'educazione al consenso, per restituire alla scuola il ruolo educativo che le spetta". "Spostare fondi destinati a temi così importanti significa ignorare le necessità degli studenti e danneggiare il loro futuro" evidenzia Lembo Fazio, sottolineando che "chiediamo un modello scolastico che sia diverso da quello attuale, in cui la scuola sta diventando sempre più un'industria e sempre meno uno spazio per crescere. Vogliamo risposte, vogliamo educazione sessuale e affettiva, vogliamo sportelli psicologici garantiti in tutta Italia. Non possiamo più aspettare". Red-Alp 20250110T144635Z

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