LUNEDÌ 03 FEBBRAIO 2025 09.51.14
= Sanita': sindacato,in 9 mesi si sono dimessi 20mila infermieri =
= Sanita': sindacato,in 9 mesi si sono dimessi 20mila infermieri = (AGI) - Roma, 3 feb. - Infermieri in fuga. Nei primi nove mesi del 2024, sono oltre 20mila quelli che si sono dimessi volontariamente, quasi il 170% in piu' rispetto all'anno precedente; negli ultimi quattro anni sono 43 mila i professionisti che hanno lasciato la sanita' pubblica. A lanciare l'allarme e' l'ultimo report di Nursing Up, sindacato di categoria. "Il Servizio sanitario nazionale - denuncia Antonio de Palma, il presidente - sta crollando su se stesso, pezzo dopo pezzo, svuotato della sua risorsa piu' preziosa: i professionisti che garantiscono le cure ai cittadini. Sempre nei primi nove mesi del 2024 se ne sono andati anche 7mila medici. Ma il governo continua a ignorare l'allarme, lasciando che la sanita' pubblica si sgretoli davanti ai nostri occhi". Sono numeri di una "crisi senza precedenti". Considerato che al report mancano ancora i dati dei quattro mesi finali dell'anno passato, Nursing Up stima che "ogni mese lasciano il sistema sanitario oltre 2mila infermieri: se il trend negativo, nella migliore della ipotesi, si confermasse e non peggiorasse nei mesi successivi, da oltre 20mila si arriverebbe ad oltre 30mila dimissioni". Le cause del disastro? Il survey del sindacato ne individua diversi. I "carichi di lavoro insostenibili": i turni massacranti sono la normalita'. I "salari da fame": le retribuzioni italiane sono tra le piu' basse d'Europa, ben al di sotto della media Ocse. L'"indebitamento diffuso": il 71% degli infermieri e' costretto a contrarre prestiti, anche in famiglia, per sbarcare il lunario. (AGI)Red/Bas (Segue) 030951 FEB 25 NNNN
LUNEDÌ 03 FEBBRAIO 2025 09.51.17
= Sanita': sindacato,in 9 mesi si sono dimessi 20mila infermieri (2)=
= Sanita': sindacato,in 9 mesi si sono dimessi 20mila infermieri (2)= (AGI) - Roma, 3 feb. - L'"ambiente di lavoro ostile": crescono stress, burnout e violenze in corsia. "Nessuna valorizzazione professionale": il 98% degli infermieri non si sente riconosciuto dalle istituzioni. La "perdita di fiducia": il 75% degli intervistati non consiglierebbe a nessuno di intraprendere questa carriera. "Si sta spegnendo la voglia di fare questo lavoro. Troppi infermieri non ce la fanno piu' e se ne vanno, non solo verso il privato o l'estero, ma addirittura cambiando completamente settore. Questo non e' un esodo, e' una disfatta", rincara la dose De Palma ricordando come un altro elemento provveda a peggiorare il quadro: "l'Ocse conferma che sempre meno giovani scelgono la professione infermieristica. In Italia, tra il 2015 e il 2022, il numero di quelli che hanno tentato l'accesso ai corsi di laurea in infermieristica e' calato del 20%, con oltre l'80% degli iscritti di sesso femminile, a riprova di una grave mancanza di attrattiva per gli uomini nel settore. La crisi di vocazioni si somma alla fuga di chi e' gia' dentro il sistema, creando un circolo vizioso. Meno infermieri, piu' carichi di lavoro, piu' dimissioni, meno studenti". "Le soluzioni tampone non bastano piu'. Serve un intervento strutturale e deciso. Il tempo degli annunci e' finito: urgono risposte concrete", conclude De Palma, indicando le priorita': "aumenti salariali urgenti, per avvicinare le retribuzioni alla media europea"; "piani straordinari di assunzione, per ridurre il carico di lavoro e garantire sicurezza nei reparti"; "investimenti nel benessere organizzativo, per tutelare la salute mentale degli operatori"; "incentivi per trattenere gli infermieri, scongiurando la fuga verso il privato e verso l'estero". (AGI)Red/Bas 030951 FEB 25 NNNN
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