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giovedì 29 maggio 2025

Il Male (a cura di Enrico Corti)

 

da Enrico Corti

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Corti - Pirola

13:11 (2 ore fa)
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Il Male

 

Nel 1996 Vladimir Putin dichiarava; mi piacevano e mi piacciono ancora le idee comuniste e socialiste; quando l’Unione Sovietica cessò di esistere molti compagni buttarono o bruciarono la tessera d’iscrizione al partito comunista, cosa che io non ho mai fatto; Io non voglio accusare nessuno, ma la tessera io la tengo ancora; anche si io ero un militante molto attivo, ho mantenuto un atteggiamento rispettoso verso quelle idee“.

         È da queste affermazioni che ha inizio a l’ostracismo personale verso Putin definendolo “il male“; sviluppato dalla “libera stampa“ occidentale“ con accuse quotidiane di autoritarismo dittatorialismo, statalismo nazionalista, antioccidentalismo e antieuropeismo; da quel momento Putin è il male e tutto ciò che non è “identità occidentale filo americana“ è Putinismo.

Nel 2023 il colonnello americano in pensione Lawrence Wilkerson ex Capo di Stato Maggiore dell’ex segretario di Stato americano Colin Powell, ha ricordato che Putin, (nel frattempo arrivato all’83% dei consensi dei russi), rendendosi conto del pericolo e per non dare inizio al conflitto Ucraina/Russia, ha proposto di bloccare l’espansionismo a Est della NATO; inascoltato.

Come complici difensivi dell’imperialismo americano, il marchio su Putin di “ex comunista“ viene mantenuto anche dopo che lo stesso ha virato verso le privatizzazioni ed il passaggio ad una economia capitalista; favorendo così il crescente sviluppo dell’oligarchirismo in Russia e alla gestione verticale del potere; questa si esportata dagli Usa, contrabandata come democrazia liberale; quando nel 2025 riappare sulla scena il gorilla bullista Donald Trump la stampa si sente orfana e non sa che pesci pigliare, rimanendo comunque nella rete del conformismo.

Sui giornalismo italiano ha scritto il Prof, Alessandro Orsini, sociologo Direttore dell'Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale dell’Università LUISS di Roma; “dev'essere terribile per Paolo Mieli, Ernesto Galli della Loggia, Beppe Severgnini, Aldo Cazzullo, Luciano Fontana, Federico Fubini e tanti altri giornalisti del Corriere della Sera, vedere crollare a Gaza tutta la loro retorica fondata sul nulla, secondo cui l'Occidente è una civiltà moralmente superiore alla Russia perché rispetta i diritti umani e il diritto internazionale; negando così di dire con chiarezza che a Gaza il Male non è Putin; ma delle democrazie occidentali‘.

Enrico Corti

29 maggio 2025

 

 

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