da Enrico Corti
| 17:18 (4 ore fa) |
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La storia, la pace e i bis.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale del 1945; si è costituito il nuovo organismo internazionale; “BRICS“; attualmente composto dalle nazioni Arabia Saudita, Brasile, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, India, Iran Russia, Sudafrica; la struttura è attiva dal 1924 e rappresenta il 44% della popolazione mondiale.
Lo scopo programmato è quello di realizzare un nuovo e moderno ordine mondiale economico, commerciale e finanziario; alternativo all'ordine scaturito dopo la fine della seconda guerra mondiale per ridefinire assetti globali; che sappiano unire pacificamente i grandi paesi con quelli in via di sviluppo.
In non contesto storico in cui l’uso della forza (anche militare) prevale sulla diplomatica convivenza; l’obbiettivo primario per la BRICS e per la società è quello di ridare vitalità e certezza al Diritto Internazionale; punendo con decisione i provocatori trasgressori protagonisti di crimini di guerra.
Netanyahu ha sempre chiamato i palestinesi “sauditi che possono creare uno Stato palestinese solo in Arabia Saudita"; il suo obbiettivo rimane sempre “il Grande Israele“; bontà sua Trump è per fare della Palestina un Resort per gli americani.
A partire dal 1956, lo Stato di Israele (che nulla a che vedere con l’ebraismo e il semitismo se non per obbligo di legge del Parlamento o Knesse), ha invaso Cisgiordania, Gaza, Gerusalemme, Golan, Libano, Sinai, Siria. Ieri 6 giugno 2025 a Gaza sono stati uccisi altri 60 civili; 31 dei quali dentro l’area “aiuti umanitari“; l’Unicef denuncia che 16.000 bambini stanno morendo per malnutrizione e epatite, per mancanza d’acqua e di cibo; che si aggiungono ai circa 70.000 civili già deceduti.
Oggi Netanyahu sarà a Washington dal pari “democratico“ Trump per concordare il finale; per porre fine alla mattanza occidentale e ripristinare il Diritto Internazionale; salvare la pace e l’Umanità; nel BRICS incomincia a serpeggiare l’idea del dover ripetere lo sganciamento su Tel Aviv di una copia pari al dono che gli americani hanno fatto per la pace a Hiroshima nel 1945.
Enrico Corti
6 luglio 2045.
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