
L'UE TAGLIERÀ LE IMPORTAZIONI DI GRANO E ZUCCHERO DALL'UCRAINA DEL 70-80% CON LE NUOVE QUOTE
Fonte: Reuters
L'Unione
Europea taglierà le importazioni di grano e zucchero dall'Ucraina fino
all'80% per rispondere alle preoccupazioni dei suoi agricoltori, secondo
le quote annunciate venerdì, che probabilmente spingeranno i
coltivatori ucraini a vendere di più ai mercati di Asia e Africa.
In
segno di solidarietà dopo l'inizio della guerra in Ucraina nel 2022,
l'UE ha aperto i suoi mercati alimentari e ha temporaneamente revocato
dazi e quote. Ma con gli agricoltori di tutta l'Unione che protestavano
contro l'ondata di cereali, zucchero e pollame provenienti dall'Ucraina,
Bruxelles si è mossa per reintrodurre le quote. Gli operatori
commerciali affermano che l'Ucraina ha deluso le aspettative continuando
a spedire grandi volumi di grano attraverso il Mar Nero, ma la guerra
non accenna a finire e il sostegno occidentale è vacillato.
Le quote
annunciate venerdì saranno superiori a quelle previste dal primo
accordo di libero scambio tra UE e Ucraina in vigore dal 2016, ma
significativamente inferiori ai volumi importati negli ultimi tre anni
in esenzione doganale. Seguono un accordo provvisorio raggiunto lunedì e
hanno fissato la quota annuale per il grano a 1,3 milioni di
tonnellate, con un aumento del 30% rispetto ai livelli prebellici di 1
milione di tonnellate, ha dichiarato venerdì un alto funzionario
dell'UE. Si tratta di un calo del 70-80% rispetto alle ultime tre
stagioni, quando l'UE ha importato circa 4,5 milioni di tonnellate di
grano ucraino nella stagione 2024/25 fino al 30 giugno, 6,5 milioni di
tonnellate nella stagione 2023/24 e 6,1 milioni di tonnellate nella
stagione 2022/23, secondo i dati della Commissione. L'UE ha fissato la
quota per lo zucchero ucraino a 100.000 tonnellate, in aumento rispetto
alle 20.000 tonnellate prima della guerra, ma in calo rispetto alle
importazioni senza quote di 400.000 tonnellate nel 2022/23 e di oltre
500.000 tonnellate nel 2023/24. La lobby agricola ucraina UCAB ha
dichiarato venerdì che le quote erano troppo basse, definendo la
proposta un "passo indietro".

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