Ucraina: amb. russo, Italia non sia complice di furto nostri capitali Milano, 20 ott. (LaPresse) - "I media italiani stanno pubblicando sempre più spesso articoli sulla partecipazione dell'Italia all'elaborazione da parte della Commissione europea di un piano per l'utilizzo delle riserve auree russe 'congelate' nelle giurisdizioni europee per concedere al regime di Kiev il cosiddetto 'credito di riparazione'". È quanto afferma in un post pubblicato sui profili social dell'ambasciata di Russia in Italia, l'ambasciatore russo Alexey Paramonov. "Qualsiasi azione non concordata con le riserve russe 'congelate' sarà qualificata dalla parte russa come furto, indipendentemente dai sotterfugi pseudo-legali della Commissione europea, che sono per definizione nulli dal punto di vista del diritto internazionale e contrattuale", ha aggiunto, "si spera che la leadership italiana trovi la forza di dare prova di buon senso, come è già successo più volte nella storia, analizzi attentamente la situazione, valuti correttamente tutti i rischi e prenda una decisione nell'interesse dei propri cittadini, che, nonostante l'ostilità artificiosamente alimentata nei confronti della Russia, continuano per la maggior parte a credere nel futuro delle relazioni russo-italiane e desiderano il loro rapido ripristino e la loro normalizzazione, come confermato dal fatto che molte aziende e strutture finanziarie italiane continuano a operare in Russia". "La complicità dell'Italia in un simile reato finanziario rischia di ostacolare in modo significativo per molti anni la possibilità di ripristinare la cooperazione commerciale ed economica con la Russia", conclude Paramonov. EST NG01 ipz 201113 OTT 25
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