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mercoledì 18 maggio 2011
INTERNET: STOP ALLO STRESS DA PARCHEGGIO, IL 'POSTO' ORA SI TROVA SUL WEB
INTERNET: STOP ALLO STRESS DA PARCHEGGIO, IL 'POSTO' ORA SI TROVA SUL WEB =
PIATTAFORMA PER PRENOTARE E PAGARE ON LINE
Genova, 18 mag. (Adnkronos) - Un numero sempre maggiore di
parcheggi affiliati, un'interfaccia funzionale e supportata da una
grafica sempre piu' accattivante e user-friendly, e, soprattutto, un
motore di ricerca perfezionato per trovare, indicando semplicemente il
luogo d'interesse o la via, il parcheggio da riservare piu' vicino
alla propria destinazione. Queste, in sintesi, le novita' che da oggi
gli automobilisti potranno apprezzare su www.myparking.it, innovativa
piattaforma di scelta, prenotazione e pagamento online del parcheggio:
uno strumento indispensabile per pianificare al meglio i propri
spostamenti, evitando di sprecare tempo e denaro per far fronte alla
necessita' di scovare all'ultimo minuto un posto per la propria auto.
La caratteristica piu' interessante del ''nuovo'' MyParking e'
la possibilita' di individuare il parcheggio in un elenco che li
ordina in base alla distanza dalla destinazione; sono inoltre
evidenziati il costo per il periodo di sosta, le caratteristiche
principali e i servizi offerti per scegliere a colpo sicuro quello che
piu' si adatta alle proprie esigenze.
Oggi i parcheggi presenti su MyParking sono oltre cento che ne
fanno il piu' grande network di parcheggi in Italia. Si tratta
tuttavia di un numero in continuo incremento. Sono infatti sempre di
piu' i gestori che si affiliano al circuito, traendo a loro volta
vantaggio dalla sicurezza della prenotazione prepagata. (segue)
(Rre/Col/Adnkronos)
18-MAG-11 12:47
NNNN
INTERNET: STOP ALLO STRESS DA PARCHEGGIO, IL 'POSTO' ORA SI TROVA SUL WEB (2) =
(Adnkronos) - Tutti i parcheggi presenti sulla piattaforma
MyParking sono ubicati in zone strategiche: non solo in centro citta',
nelle adiacenze di luoghi d'interesse o in zone d'interscambio, ma
anche presso le principali stazioni, porti e aeroporti. Tutti sono,
inoltre, georeferenziati, ed e' possibile individuarli non solo per
indirizzo, ma anche per luogo d'interesse (per esempio, Roma Colosseo,
Genova Acquario). In un click il parcheggio piu' vicino alla propria
destinazione e' presto trovato. A seguire appaiono comunque le
indicazioni relative ad altre strutture, per consentire agli utenti di
effettuare una comparazione dei prezzi in relazione anche alle
caratteristiche specifiche e servizi relativi.
''Il restyling della piattaforma MyParking prende le mosse dal
know-how che, oramai da oltre dieci anni, abbiamo maturato sviluppando
il portale Parcheggi.it, primo e unico sito web dedicato al mondo
della sosta online dalla fine degli anni Novanta. - spiega Piero
Violante, responsabile sviluppo della piattaforma - Per metterlo a
punto sono state essenziali per noi le riposte a un'indagine che
abbiamo recentemente condotto su un campione di oltre 3400 utenti, che
ci ha fornito riscontri molto incoraggianti ( il 55% del campione ha
giudicato il sito ''buono'' e il 30% addirittura ''ottimo'') e che ci
ha spinto a perfezionare questo strumento al fine di renderlo ancor
piu' vicino alle necessita' di chi lo utilizza, si tratti degli stessi
automobilisti o dei gestori''.
Oggi MyParking consente di dribblare lo stress da parcheggio sia
in citta', sia presso i principali aeroporti, stazioni ferroviarie e
porti italiani, venendo incontro a chi si sposta per lavoro e per
piacere e - dettaglio fondamentale - ai turisti stranieri in visita
nel Belpaese (il sito e' online nella doppia versione in italiano e in
inglese). Importante finalita' di MyParking e' infatti quella,
squisitamente turistica, di supportare i molti utenti che arrivano
dall'estero (i piu' assidui fruitori della piattaforma provengono
attualmente da Svizzera, Francia, Germania e Austria, Spagna, Olanda,
Inghilterra e perfino Stati Uniti) in occasione di viaggi di lavoro e
di piacere.
(Rre/Col/Adnkronos)
18-MAG-11 12:55
NNNN
CARCERI: GOVERNO BATTUTO; ASSENTE META' GRUPPO IR, 16 PDL
CARCERI: GOVERNO BATTUTO; ASSENTE META' GRUPPO IR, 16 PDL
LEGA QUASI AL COMPLETO; NEL PDL DUE ASTENSIONI
(ANSA) - ROMA, 18 MAG - Al voto sulla prima mozione per le
carceri che ha visto maggioranza e governo andare sotto, circa
la meta' del gruppo di 'Iniziativa Responsabile' mancava
all'appello. Su 29 parlamentari non hanno partecipato al voto in
12 tra cui il neo-ministro Saverio Romano e i tre che aspirano a
incarichi di governo come Francesco Pionati, Maria Grazia
Siliquini e Arturo Iannaccone.
Numerosi assenti anche nel Pdl: non hanno votato in 16 tra
cui il vicepresidente del gruppo Massimo Corsaro, Niccolo'
Ghedini, Nicola Cosentino e Claudio Scajola, impegnato a
quell'ora in un incontro con il presidente del Consiglio.
Assente anche Italo Tannoni del Movimento Liberal democratico
passato prima con l'Udc e poi con il Pdl.
Fra le assenze della maggioranza sono da registrare anche
Luca Barbareschi, Calogero Mannino.
Per la Lega non erano presenti in aula solo in due: Paola
Goisis e Daniele Molgora.
La mozione e' passata per soli dieci voti e gli astenuti sono
stati quattro, di cui due del Pdl, Luigi Vitali e Marcello De
Angelis. (SEGUE).
BSA/MB
18-MAG-11 13:02 NNNN
GOVERNO: DONADI, BRUTTA ARIA. ASSENTI SOTTOSEGRETARI RESPONSABILI =
(AGI) - Roma, 18 mag. - "Si vedono i primi effetti dello
tsunami di domenica e lunedi': dopo la botta elettorale la
maggioranza evapora anche in Parlamento". Lo afferma il
capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi. "Si capisce che
tira una brutta aria dalle parti del centrodestra. Tira una
brutta aria e lo si capisce - conclude - dall'assenza in Aula
dei sottosegretari dei cosiddetti 'Responsabili'". (AGI)
Com-Bal
181308 MAG 11
NNNN
GOVERNO. ALLA CAMERA ASSENTI 'ROSICONI' IR E CONGIURATI PDL
(DIRE) Roma, 18 mag. - Il governo va sotto quattro volte in aula
sul tema delle carceri e a condannarlo e' una fronda composita,
ma con un tratto in comune: non aver preso parte al recente
rimpastino di governo. Con termine romano si direbbe, che e' la
fronda dei 'rosiconi', di chi non ci sta. Un malcontento che si
somma a manovre dentro al Pdl, di chi da tempo pensa a sostituire
il presidente del gruppo.
Il primo voto di oggi, quello sulla mozione Della Vedova, vede
presenti in aula 522 deputati. Votano 518 e solo 4 si astengono
(Brugger e Zeller, Marcello De Angelis e Luigi Vitali). Il
governo, che aveva espresso parere contrario alla mozione di Fli,
e' stato battuto da 264 voti favorevoli a cui la maggioranza ha
opposto solo 254 voti contrari.
Determinanti sono state le assenze, tra le quali risaltano le
12 del gruppo di Iniziativa Responsabile, le 2 della Lega Nord,
le 16 del Pdl. Tra i Responsabili mancano all'appello dell'aula
gli esponenti penalizzati dalla distribuzione di incarichi
governativi. Non hanno votato, ad esempio, Arturo Iannaccone e
Francesco Pionati, insieme a Maria Grazia Siliquini. Non ha
votato anche il duo liberaldemocratico composto da Italo Tanoni e
da Daniela Melchiorre (quest'ultima in missione). Assente anche
Luca Barbareschi. Gli impegni di governo hanno tenuto lontano
invece il ministro Saverio Romano e il neo-consigliere per lo
sviluppo Massimo Calearo.
Notevole anche la pattuglia di assenti del Pdl, ben 16.
Mancava in aula tra gli altri Claudio Scajola, impegnato con
Berlusconi a palazzo Grazioli. E oltre a lui altri nomi di spicco
del partito del premier, a cominciare dal plenipotenziario
campano Nicola Cosentino. Niente voto anche per il coordinatore
nazionale Denis Verdini e il vice-presidente del gruppo alla
Camera Massimo Corsaro. Le 'malelingue' in transatlantico
ipotizzano una congiura ai danni del presidente di gruppo
Fabrizio Cicchitto.
(Rai/ Dire)
13:10 18-05-11
NNNNCARCERI: GOVERNO BATTUTO; ASSENTE META' GRUPPO IR, 16 PDL (2)
(ANSA) - ROMA, 18 MAG - La mozione successiva presentata dal
Pd e' passata con 269 si' e 255 no. Tra gli assenti sempre 12 di
Iniziativa Responsabile, due della Lega e 17 del Pdl. Alla
votazione numero 5 non hanno partecipato al voto sempre 12
Responsabili, 17 Pdl e due Lega, mentre alla numero 8 oltre ai
12 di Ir non hanno partecipato al voto 15 del Pdl e sempre i
soli due della Lega. A quest'ultima votazione, pero', tra gli
astenuti, oltre ai due esponenti delle minoranze linguistiche
Siegfried Brugger e Karl Zeller si e' aggiunto Domenico
Scilipodi (Ir).
''In buona sostanza - osserva Renzo Lusetti, dell'Udc -
quando mancano i ministri e i sottosegretari, la maggioranza va
sotto''. (ANSA).
BSA/MB
18-MAG-11 13:12 NNNNGOVERNO: BERSANI, BATTUTO IN AULA? IN BUONA SALUTE NON STA... =
(AGI) - Roma, 18 mag. - "Beh, in buona salute non sta...".
Cosi' il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, risponde cosi'
alla Camera quando gli viene chiesto se i voti di oggi che
hanno visto l'esecutivo battuto su quattro mozioni sulle
carceri siano scricchiolii dopo il voto delle amministrative.
(AGI)
Ted
181324 MAG 11
NNNNGOVERNO. GRANATA: BATTUTO E UMILIANO, PASSA MOZIONE FLI
(DIRE) Roma, 18 mag. - "Nonostante il parere del governo abbiamo
approvato una mozione che tende ad affrontare la vergognosa
situazione delle carceri in Italia, obbligando di fatto il
governo a intervenire urgentemente sulla qualita' della
detenzione e della vita nelle carceri italiane, sia per i
detenuti sia per gli agenti di custodia". Lo dichiara il
vicepresidente della Commissione Antimafia e deputato Fli, Fabio
Granata. "Il governo e la sua arroganza sono stati battuti piu'
volte in aula su una politica giudiziaria e carceraria- chiude-
che si mostra forte con i deboli e i non garantiti, e debole e
complice con gli imputati eccellenti".
(Com/Tar/ Dire)
13:23 18-05-11
NNNN
LEGA QUASI AL COMPLETO; NEL PDL DUE ASTENSIONI
(ANSA) - ROMA, 18 MAG - Al voto sulla prima mozione per le
carceri che ha visto maggioranza e governo andare sotto, circa
la meta' del gruppo di 'Iniziativa Responsabile' mancava
all'appello. Su 29 parlamentari non hanno partecipato al voto in
12 tra cui il neo-ministro Saverio Romano e i tre che aspirano a
incarichi di governo come Francesco Pionati, Maria Grazia
Siliquini e Arturo Iannaccone.
Numerosi assenti anche nel Pdl: non hanno votato in 16 tra
cui il vicepresidente del gruppo Massimo Corsaro, Niccolo'
Ghedini, Nicola Cosentino e Claudio Scajola, impegnato a
quell'ora in un incontro con il presidente del Consiglio.
Assente anche Italo Tannoni del Movimento Liberal democratico
passato prima con l'Udc e poi con il Pdl.
Fra le assenze della maggioranza sono da registrare anche
Luca Barbareschi, Calogero Mannino.
Per la Lega non erano presenti in aula solo in due: Paola
Goisis e Daniele Molgora.
La mozione e' passata per soli dieci voti e gli astenuti sono
stati quattro, di cui due del Pdl, Luigi Vitali e Marcello De
Angelis. (SEGUE).
BSA/MB
18-MAG-11 13:02 NNNN
GOVERNO: DONADI, BRUTTA ARIA. ASSENTI SOTTOSEGRETARI RESPONSABILI =
(AGI) - Roma, 18 mag. - "Si vedono i primi effetti dello
tsunami di domenica e lunedi': dopo la botta elettorale la
maggioranza evapora anche in Parlamento". Lo afferma il
capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi. "Si capisce che
tira una brutta aria dalle parti del centrodestra. Tira una
brutta aria e lo si capisce - conclude - dall'assenza in Aula
dei sottosegretari dei cosiddetti 'Responsabili'". (AGI)
Com-Bal
181308 MAG 11
NNNN
GOVERNO. ALLA CAMERA ASSENTI 'ROSICONI' IR E CONGIURATI PDL
(DIRE) Roma, 18 mag. - Il governo va sotto quattro volte in aula
sul tema delle carceri e a condannarlo e' una fronda composita,
ma con un tratto in comune: non aver preso parte al recente
rimpastino di governo. Con termine romano si direbbe, che e' la
fronda dei 'rosiconi', di chi non ci sta. Un malcontento che si
somma a manovre dentro al Pdl, di chi da tempo pensa a sostituire
il presidente del gruppo.
Il primo voto di oggi, quello sulla mozione Della Vedova, vede
presenti in aula 522 deputati. Votano 518 e solo 4 si astengono
(Brugger e Zeller, Marcello De Angelis e Luigi Vitali). Il
governo, che aveva espresso parere contrario alla mozione di Fli,
e' stato battuto da 264 voti favorevoli a cui la maggioranza ha
opposto solo 254 voti contrari.
Determinanti sono state le assenze, tra le quali risaltano le
12 del gruppo di Iniziativa Responsabile, le 2 della Lega Nord,
le 16 del Pdl. Tra i Responsabili mancano all'appello dell'aula
gli esponenti penalizzati dalla distribuzione di incarichi
governativi. Non hanno votato, ad esempio, Arturo Iannaccone e
Francesco Pionati, insieme a Maria Grazia Siliquini. Non ha
votato anche il duo liberaldemocratico composto da Italo Tanoni e
da Daniela Melchiorre (quest'ultima in missione). Assente anche
Luca Barbareschi. Gli impegni di governo hanno tenuto lontano
invece il ministro Saverio Romano e il neo-consigliere per lo
sviluppo Massimo Calearo.
Notevole anche la pattuglia di assenti del Pdl, ben 16.
Mancava in aula tra gli altri Claudio Scajola, impegnato con
Berlusconi a palazzo Grazioli. E oltre a lui altri nomi di spicco
del partito del premier, a cominciare dal plenipotenziario
campano Nicola Cosentino. Niente voto anche per il coordinatore
nazionale Denis Verdini e il vice-presidente del gruppo alla
Camera Massimo Corsaro. Le 'malelingue' in transatlantico
ipotizzano una congiura ai danni del presidente di gruppo
Fabrizio Cicchitto.
(Rai/ Dire)
13:10 18-05-11
NNNNCARCERI: GOVERNO BATTUTO; ASSENTE META' GRUPPO IR, 16 PDL (2)
(ANSA) - ROMA, 18 MAG - La mozione successiva presentata dal
Pd e' passata con 269 si' e 255 no. Tra gli assenti sempre 12 di
Iniziativa Responsabile, due della Lega e 17 del Pdl. Alla
votazione numero 5 non hanno partecipato al voto sempre 12
Responsabili, 17 Pdl e due Lega, mentre alla numero 8 oltre ai
12 di Ir non hanno partecipato al voto 15 del Pdl e sempre i
soli due della Lega. A quest'ultima votazione, pero', tra gli
astenuti, oltre ai due esponenti delle minoranze linguistiche
Siegfried Brugger e Karl Zeller si e' aggiunto Domenico
Scilipodi (Ir).
''In buona sostanza - osserva Renzo Lusetti, dell'Udc -
quando mancano i ministri e i sottosegretari, la maggioranza va
sotto''. (ANSA).
BSA/MB
18-MAG-11 13:12 NNNNGOVERNO: BERSANI, BATTUTO IN AULA? IN BUONA SALUTE NON STA... =
(AGI) - Roma, 18 mag. - "Beh, in buona salute non sta...".
Cosi' il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, risponde cosi'
alla Camera quando gli viene chiesto se i voti di oggi che
hanno visto l'esecutivo battuto su quattro mozioni sulle
carceri siano scricchiolii dopo il voto delle amministrative.
(AGI)
Ted
181324 MAG 11
NNNNGOVERNO. GRANATA: BATTUTO E UMILIANO, PASSA MOZIONE FLI
(DIRE) Roma, 18 mag. - "Nonostante il parere del governo abbiamo
approvato una mozione che tende ad affrontare la vergognosa
situazione delle carceri in Italia, obbligando di fatto il
governo a intervenire urgentemente sulla qualita' della
detenzione e della vita nelle carceri italiane, sia per i
detenuti sia per gli agenti di custodia". Lo dichiara il
vicepresidente della Commissione Antimafia e deputato Fli, Fabio
Granata. "Il governo e la sua arroganza sono stati battuti piu'
volte in aula su una politica giudiziaria e carceraria- chiude-
che si mostra forte con i deboli e i non garantiti, e debole e
complice con gli imputati eccellenti".
(Com/Tar/ Dire)
13:23 18-05-11
NNNN
MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: sul sito web cronaca live.it è pubblicato un articolo del 9 maggio 2011 dal titolo «Processo Mills, contestatore Berlusconi urla, "fatti processare!" Portato via di peso» in cui si legge; «"Vergognatevi buffoni!" ha urlato un contestatore del premier ai sostenitori di Berlusconi davanti all'ingresso del palazzo di giustizia a Milano
MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
sul sito web cronaca live.it è pubblicato un articolo del 9 maggio 2011 dal titolo «Processo Mills, contestatore Berlusconi urla, "fatti processare!" Portato via di peso» in cui si legge; «"Vergognatevi buffoni!" ha urlato un contestatore del premier ai sostenitori di Berlusconi davanti all'ingresso del palazzo di giustizia a Milano. Poi, riferito al presidente del Consiglio il signore di mezza età ha continuato a gridare: "fatti processare!". Immediato l'intervento delle forze dell'ordine che hanno sollevato di peso il contestatore, allontanandolo dall'entrata in via Freguglia del tribunale. Decine di giornalisti e cameramen hanno seguito la scena dell'allontanamento dell'uomo, che ha continuato a urlare frasi contro il premier, commentando alla fine, "in questo paese non si può più nemmeno parlare"»;
nel medesimo sito web è pubblicato anche un articolo dal titolo «Parla Pietro Paolo Giovannetti, il contestatore che ha urlato a Berlusconi "fatti processare": "non c'è libertà di espressione"» in cui si legge «Dopo essere stato portato via di peso dalle forze dell'ordine il contestatore che ha urlato a Berlusconi "fatti processare" parla ai microfoni per spiegare la sua versione. Si chiama Pietro Paolo Giovannetti ed è presidente del Movimento per la Giustizia Robin Hood e di Avvocati senza Frontiere. «Stavo facendo delle normali attività quotidiane dentro il Tribunale, stavamo preparando delle udienze. Ho visto tutta questa gente con i cartelli che protestavano per Berlusconi e mi sono scandalizzato». «Mi è venuto spontaneo dire», continua Giovannetti, «che la vera malagiustizia è ben altra e che si devono vergognare». L'avvocato dichiara di non aver insultato nessuno: «gli stessi agenti della Digos che mi hanno aggredito hanno ammesso che non ho detto nessuna frase con valenza offensiva nei confronti di chicchessia». L'avvocato insiste poi su quella che è, secondo lui, la vera corruzione giudiziaria e racconta come l'averlo fatto gli ha portato, in 25 anni, 107 procedimenti in Cassazione. «Non c'è libertà di espressione», conclude, Giovannetti è stato rilasciato dopo l'identificazione.»;
nel filmato pubblicato sul sito web youreporter.it si vede chiaramente che all'intervento contro il Giovannetti hanno preso parte 4 o 5 persone presumibilmente della polizia di Stato e un capitano dell'Arma dei carabinieri -:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti in premessa;
se gli uomini intervenuti contro il signor Giovannetti siano degli appartenenti alla polizia di Stato o all'Arma dei carabinieri;
se le persone che hanno agito contro il signor Giovannetti si trovassero sul luogo dei fatti di cui in premessa per ragioni di servizio, quali siano tali ragioni e chi li abbia comandati, se siano intervenuti per ragioni di giustizia al fine di reprimere comportamenti o fatti illeciti e quale sia stato nel caso concreto l'illecito commesso dal signor Giovannetti tale da richiederne l'intervento;
nel caso in cui al signor Giovannetti non sia stata contestata la commissione di alcun reato da parte dell'autorità giudiziaria competente se non ritengano di dover intervenire, e in quale modo, nei confronti delle predette persone che con il loro agire hanno concorso ad impedire al Giovannetti medesimo di continuare ad esercitare il suo diritto di espressione.
(4-11931)
sul sito web cronaca live.it è pubblicato un articolo del 9 maggio 2011 dal titolo «Processo Mills, contestatore Berlusconi urla, "fatti processare!" Portato via di peso» in cui si legge; «"Vergognatevi buffoni!" ha urlato un contestatore del premier ai sostenitori di Berlusconi davanti all'ingresso del palazzo di giustizia a Milano. Poi, riferito al presidente del Consiglio il signore di mezza età ha continuato a gridare: "fatti processare!". Immediato l'intervento delle forze dell'ordine che hanno sollevato di peso il contestatore, allontanandolo dall'entrata in via Freguglia del tribunale. Decine di giornalisti e cameramen hanno seguito la scena dell'allontanamento dell'uomo, che ha continuato a urlare frasi contro il premier, commentando alla fine, "in questo paese non si può più nemmeno parlare"»;
nel medesimo sito web è pubblicato anche un articolo dal titolo «Parla Pietro Paolo Giovannetti, il contestatore che ha urlato a Berlusconi "fatti processare": "non c'è libertà di espressione"» in cui si legge «Dopo essere stato portato via di peso dalle forze dell'ordine il contestatore che ha urlato a Berlusconi "fatti processare" parla ai microfoni per spiegare la sua versione. Si chiama Pietro Paolo Giovannetti ed è presidente del Movimento per la Giustizia Robin Hood e di Avvocati senza Frontiere. «Stavo facendo delle normali attività quotidiane dentro il Tribunale, stavamo preparando delle udienze. Ho visto tutta questa gente con i cartelli che protestavano per Berlusconi e mi sono scandalizzato». «Mi è venuto spontaneo dire», continua Giovannetti, «che la vera malagiustizia è ben altra e che si devono vergognare». L'avvocato dichiara di non aver insultato nessuno: «gli stessi agenti della Digos che mi hanno aggredito hanno ammesso che non ho detto nessuna frase con valenza offensiva nei confronti di chicchessia». L'avvocato insiste poi su quella che è, secondo lui, la vera corruzione giudiziaria e racconta come l'averlo fatto gli ha portato, in 25 anni, 107 procedimenti in Cassazione. «Non c'è libertà di espressione», conclude, Giovannetti è stato rilasciato dopo l'identificazione.»;
nel filmato pubblicato sul sito web youreporter.it si vede chiaramente che all'intervento contro il Giovannetti hanno preso parte 4 o 5 persone presumibilmente della polizia di Stato e un capitano dell'Arma dei carabinieri -:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti in premessa;
se gli uomini intervenuti contro il signor Giovannetti siano degli appartenenti alla polizia di Stato o all'Arma dei carabinieri;
se le persone che hanno agito contro il signor Giovannetti si trovassero sul luogo dei fatti di cui in premessa per ragioni di servizio, quali siano tali ragioni e chi li abbia comandati, se siano intervenuti per ragioni di giustizia al fine di reprimere comportamenti o fatti illeciti e quale sia stato nel caso concreto l'illecito commesso dal signor Giovannetti tale da richiederne l'intervento;
nel caso in cui al signor Giovannetti non sia stata contestata la commissione di alcun reato da parte dell'autorità giudiziaria competente se non ritengano di dover intervenire, e in quale modo, nei confronti delle predette persone che con il loro agire hanno concorso ad impedire al Giovannetti medesimo di continuare ad esercitare il suo diritto di espressione.
(4-11931)
MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della difesa, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: il decreto del Presidente della Repubblica 461 del 2001 recante «Regolamento recante semplificazione dei procedimenti per il riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio, per la concessione della pensione privilegiata ordinaria e dell'equo indennizzo, nonché per il funzionamento e la composizione del comitato per le pensioni privilegiate» innovando le procedure per gli specifici riconoscimenti ha ridenominato il CPPO in comitato per la verifica delle cause di servizio;
MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della difesa, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il decreto del Presidente della Repubblica 461 del 2001 recante «Regolamento recante semplificazione dei procedimenti per il riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio, per la concessione della pensione privilegiata ordinaria e dell'equo indennizzo, nonché per il funzionamento e la composizione del comitato per le pensioni privilegiate» innovando le procedure per gli specifici riconoscimenti ha ridenominato il CPPO in comitato per la verifica delle cause di servizio;
il decreto del Presidente della Repubblica in parola all'articolo 10, comma 3, prevede che componenti, nominati con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, sono prorogabili nella carica per non più di una volta;
con il decreto cosiddetto «Milleproroghe», all'articolo 2-octies, è stata disposta la proroga fino al 31 dicembre 2013 del mandato dei membri del Comitato per la verifica delle cause di servizio, nell'attuale composizione, consentendo nei fatti la permanenza nella carica di numerosi ufficiali superiori e generali/ammiragli medici fino ai limiti di età e ben oltre il limite dei due mandati previsti;
già nell'atto n. 4-04735 presentato il 27 ottobre 2009, a tutt'oggi senza risposta, gli interroganti avevano richiesto di conoscere, «quali indagini abbia fatto per accertare la presenza in più gradi di giudizio medico legale, anche attraverso l'emanazione di certificazioni e/o incarichi di direzione sovraordinata, del personale medico militare, con presunto conflitto di interessi diretto/indiretto e abuso, in particolare la presenza contemporanea in commissioni di verifica provinciale (svolte in regime extraprofessionale) e nel comitato di verifica del Ministro dell'economia e, in collegi/commissioni mediche di 2a istanza/appello/centrali e nel precitato comitato di verifica delle cause di servizio, e se il Ministro interrogato non ritenga opportuno stabilire dei limiti e/o un regime di incompatibilità tra diverse funzioni»; e fu richiesto ulteriormente se «nella circostanza se il Ministro interrogato non ritenga opportuno ricorrere al collocamento fuori ruolo o in posizione di comando degli attuali componenti medici militari componenti il comitato di verifica, previsto dall'articolo del decreto del Presidente della Repubblica 461 del 2009 allo scopo di ridurre i tempi di trattazione delle dipendenze da causa di servizio che risultano decisamente elevati rispetto ai tempi di norma»;
si è appreso da una nota in data 10 maggio 2011 che dell'organizzazione sindacale di base - Coordinamento nazionale Ministero dell'economia e delle finanze, che da gennaio del corrente anno il comitato di verifica delle cause di servizio ha interrotto la propria attività per la mancata erogazione dei fondi necessari al pagamento dei gettoni di presenza dei componenti del comitato stesso, costituiti da magistrati, avvocati dello Stato, dirigenti dello Stato, ufficiali medici superiori delle varie forze armate e delle Polizia di Stato, con la conseguente paralisi dell'attività di questo importantissimo organo collegiale, che oltre a costituire una palese violazione dei termini previsti dalla legge, sta producendo la creazione di un enorme arretrato, tenendo conto che mediamente pervengono al Comitato circa 3.000-4.000 fascicoli mensili, con le ovvie ripercussioni negative sul buon andamento dell'attività e sulla salute del personale che ritiene vi sia riconducibilità ad attività lavorativa delle cause produttive di infermità o lesione, in relazione a fatti di servizio ed al rapporto causale tra i fatti e l'infermità o lesione;
agli interroganti appare logico, nella considerazione che le attività del comitato di verifica delle cause di servizio risultano essere svolte per servizio ed in orario di servizio, che i componenti magistrati, avvocati dello Stato, dirigenti dello Stato, ufficiali superiori dei ruoli medici delle varie Forze armate e delle Polizia di Stato, svolgano le funzioni ad essi affidate in via esclusiva e, conseguentemente, siano assegnati per distacco o comando presso il medesimo istituto. Tale soluzione avrebbe il duplice effetto positivo di ridurre i costi di gestione del comitato - non essendo in tal caso più dovuta la corresponsione del gettone di presenza - e di assicurarne la funzionalità e il rispetto dei termini procedimentali assegnati dalla legge -:
quali siano state le motivazioni che hanno portato alla proroga - per norma - del mandato dei componenti in carica del comitato di verifica delle cause di servizio;
quali siano le motivazioni di sospensione dei fondi che ha determinato la riferita interruzione dell'attività con l'effetto che l'arretrato, già ampio e mai smaltito, risulta essere aumentato a dismisura e se nell'occasione non si ravveda la necessità di integrare l'organizzazione di settore in modo da consentire il rispetto dei tempi previsti;
quante pratiche risultassero trattate per seduta, quale ne sia stata la durata oraria, a quanto ammontino i gettoni di presenza per singola seduta e quante sedute settimanali siano svolte dal singolo componente;
quale sia, in termini percentuali, il parere negativo espresso del comitato sul totale complessivo delle pratiche trattate annualmente;
se corrisponda al vero che, quando esaminate, l'attuale metodologia di trattazione delle pratiche medico legali preveda l'attribuzione di codici e di motivazioni di diniego standardizzate, uguali per patologie, e che spesso non venga svolto approfondito esame delle istanze di parte, con conseguente aumento del ricorso giurisdizionale ed aggravio di costi per la collettività;
se i Ministri interrogati non ritengano di dover promuovere la modifica del quadro normativo che regola l'attività e la retribuzione dei componenti del comitato di verifica in premessa prevedendone l'assegnazione, per distacco o per comando presso il medesimo istituto;
se non si ravveda la necessità di modificare la composizione del comitato di verifica delle cause di servizio, integrandola anche con personale medico del servizio sanitario nazionale e di altre amministrazioni.
(4-11945)
il decreto del Presidente della Repubblica 461 del 2001 recante «Regolamento recante semplificazione dei procedimenti per il riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio, per la concessione della pensione privilegiata ordinaria e dell'equo indennizzo, nonché per il funzionamento e la composizione del comitato per le pensioni privilegiate» innovando le procedure per gli specifici riconoscimenti ha ridenominato il CPPO in comitato per la verifica delle cause di servizio;
il decreto del Presidente della Repubblica in parola all'articolo 10, comma 3, prevede che componenti, nominati con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, sono prorogabili nella carica per non più di una volta;
con il decreto cosiddetto «Milleproroghe», all'articolo 2-octies, è stata disposta la proroga fino al 31 dicembre 2013 del mandato dei membri del Comitato per la verifica delle cause di servizio, nell'attuale composizione, consentendo nei fatti la permanenza nella carica di numerosi ufficiali superiori e generali/ammiragli medici fino ai limiti di età e ben oltre il limite dei due mandati previsti;
già nell'atto n. 4-04735 presentato il 27 ottobre 2009, a tutt'oggi senza risposta, gli interroganti avevano richiesto di conoscere, «quali indagini abbia fatto per accertare la presenza in più gradi di giudizio medico legale, anche attraverso l'emanazione di certificazioni e/o incarichi di direzione sovraordinata, del personale medico militare, con presunto conflitto di interessi diretto/indiretto e abuso, in particolare la presenza contemporanea in commissioni di verifica provinciale (svolte in regime extraprofessionale) e nel comitato di verifica del Ministro dell'economia e, in collegi/commissioni mediche di 2a istanza/appello/centrali e nel precitato comitato di verifica delle cause di servizio, e se il Ministro interrogato non ritenga opportuno stabilire dei limiti e/o un regime di incompatibilità tra diverse funzioni»; e fu richiesto ulteriormente se «nella circostanza se il Ministro interrogato non ritenga opportuno ricorrere al collocamento fuori ruolo o in posizione di comando degli attuali componenti medici militari componenti il comitato di verifica, previsto dall'articolo del decreto del Presidente della Repubblica 461 del 2009 allo scopo di ridurre i tempi di trattazione delle dipendenze da causa di servizio che risultano decisamente elevati rispetto ai tempi di norma»;
si è appreso da una nota in data 10 maggio 2011 che dell'organizzazione sindacale di base - Coordinamento nazionale Ministero dell'economia e delle finanze, che da gennaio del corrente anno il comitato di verifica delle cause di servizio ha interrotto la propria attività per la mancata erogazione dei fondi necessari al pagamento dei gettoni di presenza dei componenti del comitato stesso, costituiti da magistrati, avvocati dello Stato, dirigenti dello Stato, ufficiali medici superiori delle varie forze armate e delle Polizia di Stato, con la conseguente paralisi dell'attività di questo importantissimo organo collegiale, che oltre a costituire una palese violazione dei termini previsti dalla legge, sta producendo la creazione di un enorme arretrato, tenendo conto che mediamente pervengono al Comitato circa 3.000-4.000 fascicoli mensili, con le ovvie ripercussioni negative sul buon andamento dell'attività e sulla salute del personale che ritiene vi sia riconducibilità ad attività lavorativa delle cause produttive di infermità o lesione, in relazione a fatti di servizio ed al rapporto causale tra i fatti e l'infermità o lesione;
agli interroganti appare logico, nella considerazione che le attività del comitato di verifica delle cause di servizio risultano essere svolte per servizio ed in orario di servizio, che i componenti magistrati, avvocati dello Stato, dirigenti dello Stato, ufficiali superiori dei ruoli medici delle varie Forze armate e delle Polizia di Stato, svolgano le funzioni ad essi affidate in via esclusiva e, conseguentemente, siano assegnati per distacco o comando presso il medesimo istituto. Tale soluzione avrebbe il duplice effetto positivo di ridurre i costi di gestione del comitato - non essendo in tal caso più dovuta la corresponsione del gettone di presenza - e di assicurarne la funzionalità e il rispetto dei termini procedimentali assegnati dalla legge -:
quali siano state le motivazioni che hanno portato alla proroga - per norma - del mandato dei componenti in carica del comitato di verifica delle cause di servizio;
quali siano le motivazioni di sospensione dei fondi che ha determinato la riferita interruzione dell'attività con l'effetto che l'arretrato, già ampio e mai smaltito, risulta essere aumentato a dismisura e se nell'occasione non si ravveda la necessità di integrare l'organizzazione di settore in modo da consentire il rispetto dei tempi previsti;
quante pratiche risultassero trattate per seduta, quale ne sia stata la durata oraria, a quanto ammontino i gettoni di presenza per singola seduta e quante sedute settimanali siano svolte dal singolo componente;
quale sia, in termini percentuali, il parere negativo espresso del comitato sul totale complessivo delle pratiche trattate annualmente;
se corrisponda al vero che, quando esaminate, l'attuale metodologia di trattazione delle pratiche medico legali preveda l'attribuzione di codici e di motivazioni di diniego standardizzate, uguali per patologie, e che spesso non venga svolto approfondito esame delle istanze di parte, con conseguente aumento del ricorso giurisdizionale ed aggravio di costi per la collettività;
se i Ministri interrogati non ritengano di dover promuovere la modifica del quadro normativo che regola l'attività e la retribuzione dei componenti del comitato di verifica in premessa prevedendone l'assegnazione, per distacco o per comando presso il medesimo istituto;
se non si ravveda la necessità di modificare la composizione del comitato di verifica delle cause di servizio, integrandola anche con personale medico del servizio sanitario nazionale e di altre amministrazioni.
(4-11945)
MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: il giorno 7 maggio 2011 il telegiornale del canale televisivo LA7 ha trasmesso un filmato in cui si vede che il signor Vincenzo Michelini, a seguito delle contestazioni rivolte al Presidente del Consiglio dei ministri, viene trascinato per terra da alcuni uomini della sicurezza e poi spinto verso l'uscita; nel filmato si vede chiaramente che all'intervento contro il Michelini hanno preso parte anche due ufficiali dell'Arma dei carabinieri -:
MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
il giorno 7 maggio 2011 il telegiornale del canale televisivo LA7 ha trasmesso un filmato in cui si vede che il signor Vincenzo Michelini, a seguito delle contestazioni rivolte al Presidente del Consiglio dei ministri, viene trascinato per terra da alcuni uomini della sicurezza e poi spinto verso l'uscita;
nel filmato si vede chiaramente che all'intervento contro il Michelini hanno preso parte anche due ufficiali dell'Arma dei carabinieri -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti in premessa;
se gli uomini della sicurezza intervenuti contro il signor Michelini siano degli appartenenti all'Arma dei carabinieri o ad altri Corpi armati dello Stato e quali;
se i due ufficiali dell'Arma dei carabinieri si trovassero sul luogo dei fatti di cui in premessa per ragioni di servizio, quali siano tali ragioni e chi li abbia comandati;
se i due ufficiali siano intervenuti per ragioni di giustizia al fine di reprimere comportamenti o fatti illeciti e quale sia stato nel caso concreto l'illecito commesso dal signor Michelini tale da richiederne l'intervento.
(4-11932)
MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: su un sito web, all'indirizzo http://www.dirittierovesci.it/fornicola.htm è pubblicata una nota intitolata «Dichiarazione di voto contrario decreto F.e.s.i.» che risulterebbe essere una Dichiarazione di voto contrario del delegato Cocer Sezione Carabinieri appuntato scelto Michele Fornicola, allegata a un recente verbale del consiglio centrale della rappresentanza militare dell'Arma dei carabinieri;
MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
su un sito web, all'indirizzo http://www.dirittierovesci.it/fornicola.htm è pubblicata una nota intitolata «Dichiarazione di voto contrario decreto F.e.s.i.» che risulterebbe essere una Dichiarazione di voto contrario del delegato Cocer Sezione Carabinieri appuntato scelto Michele Fornicola, allegata a un recente verbale del consiglio centrale della rappresentanza militare dell'Arma dei carabinieri;
il militare con la sua dichiarazione solleva un'obiezione a proposito della mancata possibilità di cogliere quest'occasione per innovare, migliorandolo, un documento che potrebbe diventare strumento di analisi e nel contempo offre una indicazione affermando «Come accade per l'indennità di reperibilità credo sia necessario attribuire analoga indennità anche al personale non reperibile che, per sopravvenute esigenze sia chiamato ad intervenire in servizio. Fermo restando il diritto al compenso per lavoro straordinario qualora la prestazione sia resa oltre l'orario di servizio ed il diritto all'eventuale recupero del giorno di riposo.» motivandone la necessita in quanto «necessaria ed utile alla "Rappresentanza Militare" per poter misurare il grado di "benessere del personale" specialmente nei reparti territoriali dei minori livelli ordinativi e con particolare riferimento alle unità elementari»;
nella nota del delegato Cocer si legge «Anche nel caso si trattasse di una somma puramente simbolica, il calcolo a livello nazionale delle indennità attribuite potrebbe servire a dimostrare quante volte i militari in servizio alla Stazione carabinieri e/o comunque i militari in servizio presso i reparti dei minori livelli ordinativi siano stati chiamati a svolgere servizio, magari spezzando il turno, a causa delle previste esigenze non altrimenti fronteggiabili che dovrebbero giustificare il previsto "carattere di eccezionalità" ma che diversamente, a causa della carenza organica, si è praticamente trasformato in una consuetudine. I militari delle Stazioni Carabinieri, sempre al centro dell'attenzione negli interventi dei vertici Istituzionali per la sua importanza, a mio parere non avrebbe trovato soddisfazione adeguata, ad esempio, in occasione del pagamento delle ore straordinarie dell'anno precedente (quelle relative all'eccedenza del monte ore mensile non potute segnalare nell'E.F. 2010). Sarebbe possibile dedurre che alcuni soggetti possano aver segnalato le ore a fine anno in totale difformità a quanto previsto, e cioè senza aver presentato istanza di recupero ore entro il 15 di ottobre e senza quindi averne ricevuto il diniego. Solamente chi aveva la possibilità, avrebbe fatto recuperare le ore al sottoposti e, diversamente, ha chiesto per se il pagamento di numerose ore anche se il reddito 2010 faceva intendere un tetto massimo per gli anni 2011-2012 e 2013. Un voto contrario auspicando, in futuro, che le decisioni concertate da questo Cocer, si possano proiettare in maniera maggiormente positiva sugli interessi dei singoli carabinieri in servizio presso le unità elementari che verrebbero penalizzati più di altri sul piano professionale e inevitabilmente patiscono anche in termini di esigenze personali e famigliari.»;
gli interroganti ritengono che la soluzione prospettata dal delegato Fornicola, la cui elezione al Cocer è avvenuta in sostituzione del delegato Taiani recentemente decaduto dal mandato a seguito di un provvedimento restrittivo della libertà personale disposto a carico di quest'ultimo nel corso di indagini svolte dalla procura militare presso il Tribunale militare di Napoli, oltre a confermare la convinzione che, in attesa di una riforma in senso sindacale, l'avere delegati nuovi e maggiormente motivati giova alla tutela che merita il personale, rappresenti una iniziativa pienamente condivisibile;
il delegato del Cocer, inoltre, ha sollevato forti perplessità, anch'esse condivise dagli interroganti, circa la possibilità che si siano verificate delle irregolarità amministrative e contabili in merito al pagamento delle eccedenze delle ore di lavoro straordinario effettuate dal personale dell'Arma dei carabinieri e riferite all'anno 2010 -:
se il Ministro della difesa sia a conoscenza del contenuto della nota di cui in premessa, se ne condivida i contenuti e finalità, se sia intenzionato a disporre una immediata verifica amministrativa contabile presso tutti gli enti dell'Arma dei carabinieri per verificare la correttezza e la corrispondenza tra le ore di lavoro straordinario effettuate nel corso dell'anno 2010 per le quali sia stato disposto il pagamento e quelle in eccedenza di cui effettivamente è stato negato il recupero e quali immediate azioni intenda intraprendere in merito ove la verifica faccia emergere le paventate irregolarità.
(4-11883)
Carabinieri: rappresentanza militare, ci vorrebbero muti
Il Comandante dell’Unità di Base della Legione Friuli V.G. pare abbia chiesto di “sospendere” la somministrazione di un questionario approntato per monitorare lo stato della Rappresentanza e le aspettative del personale. Una delibera che vi allego è strutturata in modo tale da sondare le aspettative del personale rappresentato ad ogni livello in ordine ad un’eventuale riforma normativa sulla Rappresentanza stessa.
Gli esiti della prima giornata dell’iniziativa sarebbero stati considerati “entusiasmanti” per l’affluenza registrata. Come mai è stata sospesa/interrotta "nelle more di valutazioni superiori"?.
Il principio di portata generale a mio avviso determinerebbe, in un eventuale confronto, la sconfitta di un’Amministrazione rivelatasi ancora una volta miope ed arroccata su posizioni ormai anacronistiche che rischiano di oltraggiare non solo l’intelligenza di qualsiasi interlocutore, ma anche di offendere chi, fedele alla visione più tradizionale, non viene messo nelle condizioni di esprimere il proprio libero e lecito pensiero in un confronto costruttivo con tutti gli altri colleghi. Il fatto che la delibera 122, non sia stata ancora inserita in Intranet credo possa essere ritenuto significativo.
Forse si sta cercando di impedire la circolazione del "pensiero"?
Per i carabinieri di oggi, certi interrogativi non possono che avere una risposta e la situazione, senza un confronto corretto e sereno, potrà solo peggiorare.
Che ognuno rifletta e tragga le proprie conclusioni, nella consapevolezza che oggi più che mai serve il contributo di tutti, anche dei contrari, ma in un confronto aperto e sereno nel rispetto delle regole, perché tanto "quando si è nel giusto, non c’è bisogno di essere disonesti per vincere".( a cura di Michele Fornicola)
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-11839 presentata da MAURIZIO TURCO mercoledì 4 maggio 2011, seduta n.471 MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della difesa.- Per sapere - premesso che: su un sito web all'indirizzo http://www.dirittierovesci.it/Tarallo.htm è pubblicata una lettera a firma del brigadiere Antonio Tarallo, delegato del Cocer dell'Arma dei carabinieri in cui si legge «[...] Il M.E.F., a mio avviso, non avendo digerito l'accordo tra il Cocer Carabinieri ed il Presidente Berlusconi sta tentando la sua ultima e inefficace carta per mettere un po' di zizzania sul provvedimento. [...]
Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-02145 presentata da GIUSEPPE CAFORIO giovedì 5 maggio 2011, seduta n.550 CAFORIO - Al Ministro della difesa - Premesso che: il 28 giungo 2010 il generale Massimo Iadanza, comandante interregionale carabinieri "Vittorio Veneto", in una circolare indirizzata al consiglio intermedio di rappresentanza dell'Arma (prot. 117/5-2005), afferma come l'iscrizione ai partiti politici, ancorché non vietata, sia da intendersi assorbita dal divieto di esercizio dell'attività politica, prevedendo gravi sanzioni disciplinari per i trasgressori;
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