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mercoledì 18 maggio 2011

Carabinieri: rappresentanza militare, ci vorrebbero muti



Il Comandante dell’Unità di Base della Legione Friuli V.G. pare abbia chiesto di “sospendere” la somministrazione di un questionario approntato per monitorare lo stato della Rappresentanza e le aspettative del personale. Una delibera che vi allego è strutturata in modo tale da sondare le aspettative del personale rappresentato ad ogni livello in ordine ad un’eventuale riforma normativa sulla Rappresentanza stessa.

Gli esiti della prima giornata dell’iniziativa sarebbero stati considerati “entusiasmanti” per l’affluenza registrata. Come mai è stata sospesa/interrotta "nelle more di valutazioni superiori"?.

Il principio di portata generale a mio avviso determinerebbe, in un eventuale confronto, la sconfitta di un’Amministrazione rivelatasi ancora una volta miope ed arroccata su posizioni ormai anacronistiche che rischiano di oltraggiare non solo l’intelligenza di qualsiasi interlocutore, ma anche di offendere chi, fedele alla visione più tradizionale, non viene messo nelle condizioni di esprimere il proprio libero e lecito pensiero in un confronto costruttivo con tutti gli altri colleghi. Il fatto che la delibera 122, non sia stata ancora inserita in Intranet credo possa essere ritenuto significativo.

Forse si sta cercando di impedire la circolazione del "pensiero"?

Per i carabinieri di oggi, certi interrogativi non possono che avere una risposta e la situazione, senza un confronto corretto e sereno, potrà solo peggiorare.

Che ognuno rifletta e tragga le proprie conclusioni, nella consapevolezza che oggi più che mai serve il contributo di tutti, anche dei contrari, ma in un confronto aperto e sereno nel rispetto delle regole, perché tanto "quando si è nel giusto, non c’è bisogno di essere disonesti per vincere".( a cura di Michele Fornicola)




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