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mercoledì 18 maggio 2011

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: sul sito web cronaca live.it è pubblicato un articolo del 9 maggio 2011 dal titolo «Processo Mills, contestatore Berlusconi urla, "fatti processare!" Portato via di peso» in cui si legge; «"Vergognatevi buffoni!" ha urlato un contestatore del premier ai sostenitori di Berlusconi davanti all'ingresso del palazzo di giustizia a Milano

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
 sul sito web cronaca live.it è pubblicato un articolo del 9 maggio 2011 dal titolo «Processo Mills, contestatore Berlusconi urla, "fatti processare!" Portato via di peso» in cui si legge; «"Vergognatevi buffoni!" ha urlato un contestatore del premier ai sostenitori di Berlusconi davanti all'ingresso del palazzo di giustizia a Milano. Poi, riferito al presidente del Consiglio il signore di mezza età ha continuato a gridare: "fatti processare!". Immediato l'intervento delle forze dell'ordine che hanno sollevato di peso il contestatore, allontanandolo dall'entrata in via Freguglia del tribunale. Decine di giornalisti e cameramen hanno seguito la scena dell'allontanamento dell'uomo, che ha continuato a urlare frasi contro il premier, commentando alla fine, "in questo paese non si può più nemmeno parlare"»;
 nel medesimo sito web è pubblicato anche un articolo dal titolo «Parla Pietro Paolo Giovannetti, il contestatore che ha urlato a Berlusconi "fatti processare": "non c'è libertà di espressione"» in cui si legge «Dopo essere stato portato via di peso dalle forze dell'ordine il contestatore che ha urlato a Berlusconi "fatti processare" parla ai microfoni per spiegare la sua versione. Si chiama Pietro Paolo Giovannetti ed è presidente del Movimento per la Giustizia Robin Hood e di Avvocati senza Frontiere. «Stavo facendo delle normali attività quotidiane dentro il Tribunale, stavamo preparando delle udienze. Ho visto tutta questa gente con i cartelli che protestavano per Berlusconi e mi sono scandalizzato». «Mi è venuto spontaneo dire», continua Giovannetti, «che la vera malagiustizia è ben altra e che si devono vergognare». L'avvocato dichiara di non aver insultato nessuno: «gli stessi agenti della Digos che mi hanno aggredito hanno ammesso che non ho detto nessuna frase con valenza offensiva nei confronti di chicchessia». L'avvocato insiste poi su quella che è, secondo lui, la vera corruzione giudiziaria e racconta come l'averlo fatto gli ha portato, in 25 anni, 107 procedimenti in Cassazione. «Non c'è libertà di espressione», conclude, Giovannetti è stato rilasciato dopo l'identificazione.»;
 nel filmato pubblicato sul sito web youreporter.it si vede chiaramente che all'intervento contro il Giovannetti hanno preso parte 4 o 5 persone presumibilmente della polizia di Stato e un capitano dell'Arma dei carabinieri -:
 se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti in premessa;
 se gli uomini intervenuti contro il signor Giovannetti siano degli appartenenti alla polizia di Stato o all'Arma dei carabinieri;
 se le persone che hanno agito contro il signor Giovannetti si trovassero sul luogo dei fatti di cui in premessa per ragioni di servizio, quali siano tali ragioni e chi li abbia comandati, se siano intervenuti per ragioni di giustizia al fine di reprimere comportamenti o fatti illeciti e quale sia stato nel caso concreto l'illecito commesso dal signor Giovannetti tale da richiederne l'intervento;
 nel caso in cui al signor Giovannetti non sia stata contestata la commissione di alcun reato da parte dell'autorità giudiziaria competente se non ritengano di dover intervenire, e in quale modo, nei confronti delle predette persone che con il loro agire hanno concorso ad impedire al Giovannetti medesimo di continuare ad esercitare il suo diritto di espressione.
 (4-11931)
 

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