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giovedì 8 settembre 2011
Gazzetta n. 157 del 8 luglio 2011 MINISTERO DELL'INTERNO DECRETO 12 maggio 2011, n. 103 Regolamento concernente la definizione delle caratteristiche tecniche degli strumenti di autodifesa che nebulizzano un principio attivo naturale a base di Oleoresin Capsicum e che non abbiano attitudine a recare offesa alla persona, in attuazione dell'articolo 3, comma 32, della legge n. 94/2009.
SICUREZZA: FIANO (PD), COMPARTO SULL'ORLO DEL COLLASSO
SICUREZZA: FIANO (PD), COMPARTO SULL'ORLO DEL
COLLASSO
PARTITO INCONTRA SINDACATI DEL SETTORE
(ANSA) - ROMA, 8 SET - Il comparto sicurezza e difesa e'
sull'orlo dl collasso. Lo afferma Emanuele Fiano, responsabile
sicurezza e difesa del Pd, che oggi ha incontrato, preso la sede
del partito, sindacati ed associazioni del settore.
''Nell'incontro - spiega Fiano - tutti i rappresentanti delle
varie anime del comparto, dai rappresentanti sindacali della
polizia di Stato, a quelli dei vigili del fuoco, delle guardie
forestali e del Cocer aeronautica hanno denunciato una
situazione, nei rispettivi settori, che e' sull'orlo del
collasso''.
''Abbiamo esaminato - prosegue l'esponente del Pd - non solo
gli effetti devastanti dei tagli lineari che dall'inizio di
questa legislatura e fino al 2013 porteranno ad oltre tre
miliardi di euro i tagli complessivi al solo comparto sicurezza,
ma anche la necessita' non piu' rinviabile di una sua
complessiva riorganizzazione che permetta di evitare sprechi,
sovrapposizioni e inefficienze, di difendere la dignita' dei
lavoratori e dei militari del comparto e di salvaguardare la
specificita' delle loro funzioni''.
''La sicurezza dei nostri cittadini - conclude Fiano - e'
troppo importante perche' possa essere unicamente oggetto di
politiche di tagli e noi del Partito democratico, invece,
vogliamo proseguire nel nostro lavoro di analisi e proposta per
un complessivo ridisegno strutturale di questo fondamentale
settore dello Stato''. (ANSA).
NE
08-SET-11 18:05 NNNN
PARTITO INCONTRA SINDACATI DEL SETTORE
(ANSA) - ROMA, 8 SET - Il comparto sicurezza e difesa e'
sull'orlo dl collasso. Lo afferma Emanuele Fiano, responsabile
sicurezza e difesa del Pd, che oggi ha incontrato, preso la sede
del partito, sindacati ed associazioni del settore.
''Nell'incontro - spiega Fiano - tutti i rappresentanti delle
varie anime del comparto, dai rappresentanti sindacali della
polizia di Stato, a quelli dei vigili del fuoco, delle guardie
forestali e del Cocer aeronautica hanno denunciato una
situazione, nei rispettivi settori, che e' sull'orlo del
collasso''.
''Abbiamo esaminato - prosegue l'esponente del Pd - non solo
gli effetti devastanti dei tagli lineari che dall'inizio di
questa legislatura e fino al 2013 porteranno ad oltre tre
miliardi di euro i tagli complessivi al solo comparto sicurezza,
ma anche la necessita' non piu' rinviabile di una sua
complessiva riorganizzazione che permetta di evitare sprechi,
sovrapposizioni e inefficienze, di difendere la dignita' dei
lavoratori e dei militari del comparto e di salvaguardare la
specificita' delle loro funzioni''.
''La sicurezza dei nostri cittadini - conclude Fiano - e'
troppo importante perche' possa essere unicamente oggetto di
politiche di tagli e noi del Partito democratico, invece,
vogliamo proseguire nel nostro lavoro di analisi e proposta per
un complessivo ridisegno strutturale di questo fondamentale
settore dello Stato''. (ANSA).
NE
08-SET-11 18:05 NNNN
Corte dei Conti "...Con ricorso proposto in data 15.04.1991, il sig. X ####################, già appuntato dei Carabinieri, cessato dal servizio continuativo per infermità a decorrere dal 10.02.1981, titolare di assegno privilegiato ordinario di 3^ ctg., per infermità dipendente da causa di servizio, liquidato con decreto n°311 del 17.01.1987, in misura pari alla pensione normale aumentata di un decimo, a termini del quarto comma dell’art. 67 D.P.R. 1092/1973, dolendosi che l’Amministrazione non abbia tenuto conto di quanto stabilito al secondo comma dello stesso articolo, a termini del quale “compete l’80% dell’ultimo stipendio percepito (£.6.486.239), corrispondente a £.5.188.991 e non il 44% + 1/10 pari a £.4.388.500”, ha impugnato, innanzi a questa Corte, il suddetto decreto ed ha chiesto che gli venga riconosciuto “il diritto all’applicazione del secondo comma dell’art. 67” nonché “agli interessi legali ed alla rivalutazione legale dal giorno della maturazione della pensione al momento in cui si darà applicazione al nuovo provvedimento”..."
REPUBBLICA ITALIANA Sent. 897/2011
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE DEI CONTI
SEZIONE GIURISDIZIONALE PER LA REGIONE PUGLIA
in composizione monocratica
IL GIUDICE
cons. dott. Antongiulio Martina
ha pronunciato, nella
pubblica udienza del
19 aprile 2011
dando, nella stessa udienza,
lettura del dispositivo, di seguito trascritto, la seguente
SENTENZA
sul
ricorso, iscritto al n° 10866 (ex 4258/M – ex
139317) del registro di segreteria, proposto dal sig. X --
contro
MINISTERO DELLA DIFESA
avverso
il decreto del Ministero della Difesa n°311 del
17.01.1987.
Visto il ricorso;
esaminati gli atti ed i documenti di causa;
udito, nella pubblica udienza del 19 aprile 2011, l’avv. Carmine Loisi, per il ricorrente.
Ritenuto in
FATTO
Con ricorso proposto in data 15.04.1991, il sig. X ####################, già appuntato dei Carabinieri, cessato dal servizio continuativo per infermità a decorrere dal 10.02.1981, titolare di assegno privilegiato ordinario di 3^ ctg., per infermità dipendente da causa di servizio, liquidato con decreto n°311 del 17.01.1987, in misura pari alla pensione normale aumentata di un decimo, a termini del quarto comma dell’art. 67 D.P.R. 1092/1973, dolendosi che l’Amministrazione non abbia tenuto conto di quanto stabilito al secondo comma dello stesso articolo, a termini del quale “compete l’80% dell’ultimo stipendio percepito (£.6.486.239), corrispondente a £.5.188.991 e non il 44% + 1/10 pari a £.4.388.500”, ha impugnato, innanzi a questa Corte, il suddetto decreto ed ha chiesto che gli venga riconosciuto “il diritto all’applicazione del secondo comma dell’art. 67” nonché “agli interessi legali ed alla rivalutazione legale dal giorno della maturazione della pensione al momento in cui si darà applicazione al nuovo provvedimento”.
All’udienza odierna, non costituita l’Amministrazione, il procuratore del ricorrente si è riportato alle conclusioni rassegnate.
Considerato in
DIRITTO
1. Il ricorso è fondato.
E’ appena il caso di
premettere che l’art. 67 (rubricato “misura della pensione privilegiata
dei militari”) del D.P.R. 1092/1973, dopo aver disposto, al primo comma,
che al militare le cui infermità o lesioni, dipendenti da fatti di
servizio, siano ascrivibili ad una delle categorie della tabella A
annessa alla legge 18 marzo 1968, n. 313 , e non siano suscettibili di
miglioramento spetta la pensione, ne ha disciplinato, ai successivi
commi, la misura, prevedendo:
- che “la pensione è pari
alla base pensionabile di cui all'art. 53 se le infermità o le lesioni
sono ascrivibili alla prima categoria ed è pari al 90, 80, 70, 60, 50,
40 o 30 per cento della base stessa in caso di ascrivibilità,
rispettivamente, alla seconda, terza, quarta, quinta, sesta, settima o
ottava categoria, salvo il disposto dell'ultimo comma di questo
articolo” (secondo comma);
- che “le pensioni di settima
e ottava categoria sono aumentate rispettivamente dello 0,20 per cento e
dello 0,70 per cento della base pensionabile per ogni anno di servizio
utile nei riguardi dei militari che, senza aver maturato l'anzianità
necessaria per il conseguimento della pensione normale, abbiano compiuto
almeno cinque anni di servizio effettivo” e che “la pensione così
aumentata non può eccedere la misura prevista dal primo comma dell'art. 54” (terzo comma):
- che “qualora sia stata
raggiunta l'anzianità indicata dal primo comma dell'art. 52, la pensione
privilegiata è liquidata nella misura prevista per la pensione normale
aumentata di un decimo, se più favorevole (quarto comma).
A termini del successivo art.
68, quando le infermità o le lesioni ascrivibili ad una delle categorie
della tabella A siano suscettibili di miglioramento, spetta al militare
un assegno rinnovabile di misura uguale alla pensione.
Risulta dagli atti che al X,
cessato dal servizio per infermità a decorrere dal 10.02.1981, con un
servizio effettivo di 15 aa. 4 mesi e 29 gg., un servizio utile di 18 aa,
4 m. e 18 gg. ed una
base pensionabile di £.6.486.239, il trattamento pensionistico
privilegiato (assegno privilegiato ordinario) è stato liquidato, secondo
il disposto di cui all’art. 67, quarto comma, D.P.R. 1092/1973, in
misura pari alla pensione normale (£.3.989.500) spettantegli, aumentata
di 1/10 e, pertanto, in £.4.388.500.
Considerato che, peraltro,
l’art. 67, quarto comma, prevede che la pensione privilegiata sia
liquidata nella misura ivi prevista se più favorevole, è evidente che,
quando, come nella specie, il trattamento così liquidato sia meno
favorevole della pensione privilegiata calcolata secondo il criterio di
cui al precedente secondo comma, è quest’ultimo a dover trovare
applicazione.
Con riferimento al caso di
specie, considerato che il trattamento calcolato, secondo il disposto di
cui al secondo comma dell’art. 67 del D.P.R. 1092/1973, in ragione delle
prevista percentuale della base pensionabile (£.6.486.239) pari, avuto
riguardo alla categoria (terza) di ascrizione delle infermità che hanno
dato luogo al trattamento privilegiato, all’80% della stessa base
pensionabile, è superiore all’importo della pensione calcolata secondo
il criterio di cui al quarto comma, non può revocarsi in dubbio il
diritto del ricorrente a percepire il trattamento pensionistico, secondo
il primo dei summenzionati criteri e, pertanto, l’assegno privilegiato
ordinario nella misura di annue lorde £.5.188.991 (pari all’80% di
£.6.486.239) in luogo dell’assegno privilegiato ordinario nella misura
di annue lorde £.4.388.500, liquidatogli con il provvedimento gravato.
2.
Reputa, di converso, la Sezione che la
richiesta di interessi e rivalutazione possa trovare accoglimento solo
entro i limiti di cui alla pronuncia delle SS.RR. 26.06–18.10.2002 n°10/Q.M.,
e che, pertanto, sugli importi spettantegli, il X abbia diritto agli
interessi nella misura legale nonché – ove eventualmente eccedente la
misura degli interessi legali e per l’importo differenziale, calcolato
anno per anno, rispetto all’ammontare degli interessi stessi – alla
rivalutazione monetaria secondo gli indici ISTAT, maturati sui singoli
ratei arretrati dalla data di rispettiva scadenza e maturandi sino al dì
dell’effettivo soddisfo
3.
Stante la natura della controversia, reputa la Sezione che
ricorrano giusti motivi per disporre l’integrale compensazione delle
spese di giudizio fra le parti.
P.Q.M.
la Corte dei Conti,
Sezione Giurisdizionale per
la
Regione Puglia, in composizione monocratica,
definitivamente pronunciando sul ricorso, iscritto al n° 10866 (ex
4258/M – ex 139317) del registro di segreteria, proposto dal sig. X
#################### avverso il decreto del Ministero della Difesa n°311
del 17.01.1987, così provvede:
1)accoglie, per quanto di ragione, il gravame proposto e, per l’effetto,
determina in £.4.397.450 (lirequattromilionitrecentonovantasettemilaquattrocentocinquanta)
annue lorde in luogo di £.4.388.500 annue lorde, l’importo dell’ assegno
privilegiato ordinario di 3^ ctg. conferito al ricorrente con il decreto
impugnato;
2)
dichiara che sugli importi spettantigli a termini del precedente punto
1), il ricorrente ha diritto agli interessi nella misura legale nonché –
ove eventualmente eccedente la misura degli interessi legali e per
l’importo differenziale, calcolato anno per anno, rispetto all’ammontare
degli interessi stessi – alla rivalutazione monetaria secondo gli indici
ISTAT, dalla data di scadenza dei singoli ratei sino al dì
dell’effettivo soddisfo;
3)
dichiara integralmente compensate fra le parti le spese di giudizio.
Così deciso in Bari, il 19
aprile 2011.
IL GIUDICE
f.to (Antongiulio Martina)
Depositata in Segreteria il 10/08/2011
Il
Funzionario
f.to
(Franca Maria Alfarano)
| SEZIONE | ESITO | NUMERO | ANNO | MATERIA | PUBBLICAZIONE |
| PUGLIA | Sentenza | 897 | 2011 | Pensioni | 10-08-2011 |
COSTI POLITICA. DI PIETRO: PARLAMENTARI COME LADRI NELLA NOTTE RIDOTTI ALL'OSSO TAGLI A INDENNITA'; FIRMARE IL REFERENDUM
COSTI POLITICA. DI PIETRO: PARLAMENTARI COME LADRI NELLA NOTTE
RIDOTTI ALL'OSSO TAGLI A INDENNITA'; FIRMARE IL REFERENDUM
(DIRE) Roma, 8 set. - "Quando c'e' un'emergenza tutti sono
chiamati a fare il loro dovere e ad accettare qualche sacrificio.
Tutti tranne i privilegiati per eccellenza, cioe' la casta. I
cittadini normali possono pagare le tasse, infatti gli e' stata
aumentata di un punto l'Iva. Nello stesso tempo, zitti zitti e
quatti quatti, come ladri nella notte, i parlamentari hanno
ridotto all'osso i tagli delle indennita' decisi il 13 agosto per
quei deputati e quei senatori che fanno il doppio lavoro". E'
quanto scrive sul suo blog il lader dell'Italia dei Valori,
Antonio Di Pietro.
"Invece del 50% dell'indennizzo- aggiunge l'ex magistrato- il
loro contributo sara' del 20%, sempre che, approfittando del
buio, non lo diminuiscano ancora. Nei momenti di difficolta' la
classe dirigente di un Paese e' chiamata a dare l'esempio. Se non
lo fa come puo' pretendere di chiedere ai cittadini e alla povera
gente di sacrificarsi ancora? Se, invece, approfitta del suo
potere per sfangarla e non pagare come tutti gli altri, come puo'
sperare che chi e' molto piu' povero non cerchi poi di
arrangiarsi e sfangarsela pure lui? I soprusi e gli abusi della
casta non sono solo un delitto contro la decenza e contro la
morale, sono anche un atto di sabotaggio contro il Paese, perche'
propri i cattivi esempi di questo genere sono all'origine di
tanti comportamenti sbagliati che impediscono al nostro Paese di
crescere come potrebbe e meriterebbe".(SEGUE)
(Com/Vid/ Dire)
15:12 08-09-11
NNNN
OSTI POLITICA. DI PIETRO: PARLAMENTARI COME LADRI NELLA NOTTE -2-
(DIRE) Roma, 8 set. - "Il buon giorno si vede dal mattino-
sottolinea ancora Di Pietro- e se questo e' il mattino ci vuole
poco a capire dove finiranno le grandi promesse del governo sul
dimezzamento dei parlamentari o sulla cancellazione delle
Province e cioe' nel cestino della spazzatura, come tutte le
misure che colpiscono gli interessi e i privilegi della Casta.
C'e' un solo modo per mettere fine a questo sfacelo: firmare
subito per il referendum che restituira' agli elettori il diritto
di scegliere i parlamentari e cancellera' le Province senza farsi
fregare dai trucchi della casta. C'e' una sola via per cambiare
le cose non in un giorno lontano ma subito, qui e ora: che i
cittadini lo facciano da soli, come hanno gia' fatto col
nucleare, l'acqua pubblica e le leggi ad personam.
"E come stanno facendo ancora con le mobilitazioni dei
prossimi giorni, autoconvocate e autorganizzate con le modalita'
che si stanno diffondendo in tutta Europa. Ad esempio la "Piazza
Pulita" di sabato e domenica a Roma, dove noi, accettando l'idea
di tenere fuori simboli e bandiere, parteciperemo anche per
raccogliere le firme", conclude.
(Com/Vid/ Dire)
15:12 08-09-11
NNNN
MANOVRA: DI PIETRO, SACRIFICI PER TUTTI MA NON PER LA 'CASTA' =
RIDOTTI ALL'OSSO I TAGLI PER I PARLAMENTARI, COME LADRI NELLA
NOTTE
Roma, 8 set. (Adnkronos) - ''Quando c'e' un'emergenza tutti sono
chiamati a fare il loro dovere e ad accettare qualche sacrificio.
Tutti tranne i privilegiati per eccellenza, cioe' la casta. I
cittadini normali possono pagare le tasse, infatti gli e' stata
aumentata di un punto l'Iva. Nello stesso tempo, zitti zitti e quatti
quatti, come ladri nella notte, i parlamentari hanno ridotto all'osso
i tagli delle indennita' decisi il 13 agosto per quei deputati e quei
senatori che fanno il doppio lavoro''. E' quanto scrive sul suo blog
il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
''Invece del 50% dell'indennizzo - aggiunge l'ex magistrato - il
loro contributo sara' del 20%, sempre che, approfittando del buio, non
lo diminuiscano ancora. Nei momenti di difficolta' la classe dirigente
di un Paese e' chiamata a dare l'esempio. Se non lo fa come puo'
pretendere di chiedere ai cittadini e alla povera gente di
sacrificarsi ancora?".
"Se, invece -prosegue- approfitta del suo potere per sfangarla e
non pagare come tutti gli altri, come puo' sperare che chi e' molto
piu' povero non cerchi poi di arrangiarsi e sfangarsela pure lui? I
soprusi e gli abusi della casta non sono solo un delitto contro la
decenza e contro la morale, sono anche un atto di sabotaggio contro il
Paese, perche' propri i cattivi esempi di questo genere sono
all'origine di tanti comportamenti sbagliati che impediscono al nostro
Paese di crescere come potrebbe e meriterebbe''.
(Pol/Ct/Adnkronos)
08-SET-11 15:11
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RIDOTTI ALL'OSSO TAGLI A INDENNITA'; FIRMARE IL REFERENDUM
(DIRE) Roma, 8 set. - "Quando c'e' un'emergenza tutti sono
chiamati a fare il loro dovere e ad accettare qualche sacrificio.
Tutti tranne i privilegiati per eccellenza, cioe' la casta. I
cittadini normali possono pagare le tasse, infatti gli e' stata
aumentata di un punto l'Iva. Nello stesso tempo, zitti zitti e
quatti quatti, come ladri nella notte, i parlamentari hanno
ridotto all'osso i tagli delle indennita' decisi il 13 agosto per
quei deputati e quei senatori che fanno il doppio lavoro". E'
quanto scrive sul suo blog il lader dell'Italia dei Valori,
Antonio Di Pietro.
"Invece del 50% dell'indennizzo- aggiunge l'ex magistrato- il
loro contributo sara' del 20%, sempre che, approfittando del
buio, non lo diminuiscano ancora. Nei momenti di difficolta' la
classe dirigente di un Paese e' chiamata a dare l'esempio. Se non
lo fa come puo' pretendere di chiedere ai cittadini e alla povera
gente di sacrificarsi ancora? Se, invece, approfitta del suo
potere per sfangarla e non pagare come tutti gli altri, come puo'
sperare che chi e' molto piu' povero non cerchi poi di
arrangiarsi e sfangarsela pure lui? I soprusi e gli abusi della
casta non sono solo un delitto contro la decenza e contro la
morale, sono anche un atto di sabotaggio contro il Paese, perche'
propri i cattivi esempi di questo genere sono all'origine di
tanti comportamenti sbagliati che impediscono al nostro Paese di
crescere come potrebbe e meriterebbe".(SEGUE)
(Com/Vid/ Dire)
15:12 08-09-11
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OSTI POLITICA. DI PIETRO: PARLAMENTARI COME LADRI NELLA NOTTE -2-
(DIRE) Roma, 8 set. - "Il buon giorno si vede dal mattino-
sottolinea ancora Di Pietro- e se questo e' il mattino ci vuole
poco a capire dove finiranno le grandi promesse del governo sul
dimezzamento dei parlamentari o sulla cancellazione delle
Province e cioe' nel cestino della spazzatura, come tutte le
misure che colpiscono gli interessi e i privilegi della Casta.
C'e' un solo modo per mettere fine a questo sfacelo: firmare
subito per il referendum che restituira' agli elettori il diritto
di scegliere i parlamentari e cancellera' le Province senza farsi
fregare dai trucchi della casta. C'e' una sola via per cambiare
le cose non in un giorno lontano ma subito, qui e ora: che i
cittadini lo facciano da soli, come hanno gia' fatto col
nucleare, l'acqua pubblica e le leggi ad personam.
"E come stanno facendo ancora con le mobilitazioni dei
prossimi giorni, autoconvocate e autorganizzate con le modalita'
che si stanno diffondendo in tutta Europa. Ad esempio la "Piazza
Pulita" di sabato e domenica a Roma, dove noi, accettando l'idea
di tenere fuori simboli e bandiere, parteciperemo anche per
raccogliere le firme", conclude.
(Com/Vid/ Dire)
15:12 08-09-11
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MANOVRA: DI PIETRO, SACRIFICI PER TUTTI MA NON PER LA 'CASTA' =
RIDOTTI ALL'OSSO I TAGLI PER I PARLAMENTARI, COME LADRI NELLA
NOTTE
Roma, 8 set. (Adnkronos) - ''Quando c'e' un'emergenza tutti sono
chiamati a fare il loro dovere e ad accettare qualche sacrificio.
Tutti tranne i privilegiati per eccellenza, cioe' la casta. I
cittadini normali possono pagare le tasse, infatti gli e' stata
aumentata di un punto l'Iva. Nello stesso tempo, zitti zitti e quatti
quatti, come ladri nella notte, i parlamentari hanno ridotto all'osso
i tagli delle indennita' decisi il 13 agosto per quei deputati e quei
senatori che fanno il doppio lavoro''. E' quanto scrive sul suo blog
il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
''Invece del 50% dell'indennizzo - aggiunge l'ex magistrato - il
loro contributo sara' del 20%, sempre che, approfittando del buio, non
lo diminuiscano ancora. Nei momenti di difficolta' la classe dirigente
di un Paese e' chiamata a dare l'esempio. Se non lo fa come puo'
pretendere di chiedere ai cittadini e alla povera gente di
sacrificarsi ancora?".
"Se, invece -prosegue- approfitta del suo potere per sfangarla e
non pagare come tutti gli altri, come puo' sperare che chi e' molto
piu' povero non cerchi poi di arrangiarsi e sfangarsela pure lui? I
soprusi e gli abusi della casta non sono solo un delitto contro la
decenza e contro la morale, sono anche un atto di sabotaggio contro il
Paese, perche' propri i cattivi esempi di questo genere sono
all'origine di tanti comportamenti sbagliati che impediscono al nostro
Paese di crescere come potrebbe e meriterebbe''.
(Pol/Ct/Adnkronos)
08-SET-11 15:11
NNNN
MANOVRA. DI PIETRO: SE RESTA GOVERNO, ESASPERAZIONE MONTA
MANOVRA. DI PIETRO: SE RESTA GOVERNO,
ESASPERAZIONE MONTA
(DIRE) Roma, 8 set. - "Piu' rimane questo governo, piu' cresce il
peggioramento delle condizioni economiche del Paese e piu'
aumenta l'esasperazione che, dalla piazza, rischia di diventare
piu' forte". Lo dice il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro che,
conversando con i cronisti fuori Montecitorio precisa: "Questo e'
un rischio che dobbiamo arginare proponendo un'alternativa per il
Paese".
"E' cosi'- continua- che possiamo dimostrare il nostro senso
di responsabilita'. Non ci dobbiamo abbandonare, dobbiamo reagire
con una proposta di alternativa".
(Rai/ Dire)
12:38 08-09-11
(DIRE) Roma, 8 set. - "Piu' rimane questo governo, piu' cresce il
peggioramento delle condizioni economiche del Paese e piu'
aumenta l'esasperazione che, dalla piazza, rischia di diventare
piu' forte". Lo dice il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro che,
conversando con i cronisti fuori Montecitorio precisa: "Questo e'
un rischio che dobbiamo arginare proponendo un'alternativa per il
Paese".
"E' cosi'- continua- che possiamo dimostrare il nostro senso
di responsabilita'. Non ci dobbiamo abbandonare, dobbiamo reagire
con una proposta di alternativa".
(Rai/ Dire)
12:38 08-09-11
MANOVRA. VENDOLA. OSTRUZIONISMO? SAREBBE ORA, IN PAESE C'È RABBIA
MANOVRA. VENDOLA. OSTRUZIONISMO? SAREBBE ORA, IN PAESE C'È RABBIA
(DIRE) Roma, 8 set. - "E' singolare che non ci sia gia' stato
l'ostruzionismo". Nichi Vendola commenta cosi' la minaccia di Di
Pietro di mettersi di traverso nell'approvazione della manovra
alla Camera se non ci saranno modifiche.
A margine di una conferenza stampa nella sede romana della
Regione Puglia, il leader di Sel osserva che "tempi veloci sono
giusti se si fanno cose buone. Se si fanno cose cattive non e' un
atto di saggezza". Rispetto quindi all'atteggiamento che
l'opposizione dovrebbe tenere in Parlamento, Vendola esprime
l'auspicio che le istituzioni sappiano ascoltare "il vento di
rabbia e rivolta che c'e' nel paese. Altrimenti si allarghera' lo
iato con il Paese e la rivolta potrebbe prendere altre strade per
esprimersi".
(Tar/ Dire)
13:30 08-09-11
(DIRE) Roma, 8 set. - "E' singolare che non ci sia gia' stato
l'ostruzionismo". Nichi Vendola commenta cosi' la minaccia di Di
Pietro di mettersi di traverso nell'approvazione della manovra
alla Camera se non ci saranno modifiche.
A margine di una conferenza stampa nella sede romana della
Regione Puglia, il leader di Sel osserva che "tempi veloci sono
giusti se si fanno cose buone. Se si fanno cose cattive non e' un
atto di saggezza". Rispetto quindi all'atteggiamento che
l'opposizione dovrebbe tenere in Parlamento, Vendola esprime
l'auspicio che le istituzioni sappiano ascoltare "il vento di
rabbia e rivolta che c'e' nel paese. Altrimenti si allarghera' lo
iato con il Paese e la rivolta potrebbe prendere altre strade per
esprimersi".
(Tar/ Dire)
13:30 08-09-11
MANOVRA: ANCI PROCLAMA PER GIOVEDI' 'SCIOPERO DEI SINDACI'
MANOVRA: ANCI PROCLAMA PER GIOVEDI' 'SCIOPERO DEI
SINDACI'
SARANNO RESTITUITE AL GOVERNO LE DELEGHE SULL' ANAGRAFE
(ANSA) - ROMA, 8 SET - ''Giovedi' ci sara' una grande
mobilitazione in cui gli ottomila sindaci italiani
riconsegneranno le loro funzioni al Governo. Restituiremo le
deleghe sull'anagrafe''. Lo ha annunciato il vicepresidente
dell'Anci Graziano Delrio al termine del comitato direttivo
dell'associazione dei comuni quale protesta nei confronti della
manovra votata ieri al Senato con la fiducia.(ANSA).
Y12/DST
08-SET-11 14:14 NNNN
SARANNO RESTITUITE AL GOVERNO LE DELEGHE SULL' ANAGRAFE
(ANSA) - ROMA, 8 SET - ''Giovedi' ci sara' una grande
mobilitazione in cui gli ottomila sindaci italiani
riconsegneranno le loro funzioni al Governo. Restituiremo le
deleghe sull'anagrafe''. Lo ha annunciato il vicepresidente
dell'Anci Graziano Delrio al termine del comitato direttivo
dell'associazione dei comuni quale protesta nei confronti della
manovra votata ieri al Senato con la fiducia.(ANSA).
Y12/DST
08-SET-11 14:14 NNNN
MANOVRA. ZINGARETTI LANCIA APPELLO A PARLAMENTARI PDL LAZIO "NON PRENDETE IN GIRO I CITTADINI"
MANOVRA. ZINGARETTI LANCIA APPELLO A PARLAMENTARI
PDL LAZIO
"NON PRENDETE IN GIRO I CITTADINI"
(DIRE) Roma, 8 set. - "Lancio un appello a tutti i parlamentari
del Pdl del Lazio, che devono votare la manovra, a non prendere
in giro i cittadini". Lo dice il presidente della Provincia di
Roma, Nicola Zingaretti, nel corso di una conferenza stampa a
palazzo Valentini dedicata alla manovra approvata ieri dal Senato.
"A me- aggiunge- ha fatto piacere che fino ad adesso tutti con
grandi appelli, manifestazioni e proteste, urla e interviste,
abbiano gridato allo scandalo. Ora chiedo coerenza. Se si e'
contro bisogna essere coerenti e bisogna vedere se si difendera'
in Parlamento un'identita' di partito o un legame nei confronti
dei nostri territori".
(Enu/ Dire)
14:16 08-09-11
"NON PRENDETE IN GIRO I CITTADINI"
(DIRE) Roma, 8 set. - "Lancio un appello a tutti i parlamentari
del Pdl del Lazio, che devono votare la manovra, a non prendere
in giro i cittadini". Lo dice il presidente della Provincia di
Roma, Nicola Zingaretti, nel corso di una conferenza stampa a
palazzo Valentini dedicata alla manovra approvata ieri dal Senato.
"A me- aggiunge- ha fatto piacere che fino ad adesso tutti con
grandi appelli, manifestazioni e proteste, urla e interviste,
abbiano gridato allo scandalo. Ora chiedo coerenza. Se si e'
contro bisogna essere coerenti e bisogna vedere se si difendera'
in Parlamento un'identita' di partito o un legame nei confronti
dei nostri territori".
(Enu/ Dire)
14:16 08-09-11
MANOVRA: MEDICI SUL PIEDE DI GUERRA, CHIEDONO USCITA DA PUBBLICO IMPIEGO
MANOVRA: MEDICI SUL PIEDE DI GUERRA, CHIEDONO USCITA DA PUBBLICO IMPIEGO
=
Roma, 8 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Un nuovo stato
giuridico e l'uscita dal pubblico impiego. A quanto apprende
l'Adnkronos Salute sarebbero queste le richieste in cantiere dei
medici del Servizio sanitario nazionale. Da quanto trapela dalla
riunione dell'Intersindacale in corso a Roma, i camici bianchi che
lavorano per il servizio pubblico, che si sentono particolarmente
colpiti dalle ultime Manovre economiche approvate, compresa
soprattutto quella votata ieri dal Senato, starebbero infatti pensando
a un nuovo stato giuridico e ad una clamorosa uscita dal pubblico
impiego.
Tra le tante misure penalizzanti, i medici sottolineano: la
perdita del 18% del potere di acquisto, il differimento del Tfr di 2
anni, il blocco dei contratti di lavoro, la trattenuta sui 90 mila
euro.
(Fed/Zn/Adnkronos)
08-SET-11 12:31
NNNN
Roma, 8 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Un nuovo stato
giuridico e l'uscita dal pubblico impiego. A quanto apprende
l'Adnkronos Salute sarebbero queste le richieste in cantiere dei
medici del Servizio sanitario nazionale. Da quanto trapela dalla
riunione dell'Intersindacale in corso a Roma, i camici bianchi che
lavorano per il servizio pubblico, che si sentono particolarmente
colpiti dalle ultime Manovre economiche approvate, compresa
soprattutto quella votata ieri dal Senato, starebbero infatti pensando
a un nuovo stato giuridico e ad una clamorosa uscita dal pubblico
impiego.
Tra le tante misure penalizzanti, i medici sottolineano: la
perdita del 18% del potere di acquisto, il differimento del Tfr di 2
anni, il blocco dei contratti di lavoro, la trattenuta sui 90 mila
euro.
(Fed/Zn/Adnkronos)
08-SET-11 12:31
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