SALUTE: DA CA' FOSCARI ARRIVA L'ANTINFIAMMATORIO
'GREEN' =
SARA' UN FARMACO A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
Venezia, 20
set. (Adnkronos) - Dal Veneto i farmaci a basso
impatto ambientale: si
chiama Trimetilortobenzoato il prodotto del
nuovo processo di sintesi messo
a punto da un gruppo di ricercatori
del Dipartimento di Scienze Molecolari e
Nanosistemi dell'Universita'
Ca' Foscari di Venezia che permette di produrre
farmaci di larga
diffusione, come gli antinfiammatori, utilizzando sostanze
piu'
ecosostenibili e quindi meno nocive per l'uomo e per
l'ambiente.
Il brevetto e' stato depositato lo scorso giugno da Galentis
Srl, azienda di Marcon (Venezia) attiva nel campo degli intermedi
chimici per l'industria farmaceutica, su una ricerca originale
condotta
congiuntamente dai ricercatori di Ca' Foscari Marco Noe',
Alvise Perosa e
Maurizio Selva e da Luca Zambelli di Galentis srl. Il
processo di sintesi
messo a punto consente di eliminare l'uso di
agenti cancerogeni aumentando
cosi' la sicurezza dell'ambiente di
lavoro, e riducendo al contempo
l'impatto ambientale. In particolare
invece di usare una sostanza di
partenza classificata come cancerogena
e' stato messo a punto un metodo nuovo
che consente di utilizzare una
sostanza molto piu'
sicura.(segue)
(Red-Dac/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 12:36
NNNN
SALUTE: DA CA' FOSCARI ARRIVA L'ANTINFIAMMATORIO
'GREEN' (2) =
(Adnkronos) - Viene dunque da Venezia un' applicazione
in ambito
farmaceutico della green chemistry, il filone della chimica volto a
sviluppare processi e prodotti ecosostenibili. Lo studio e i
risultati
nascono da un dottorato di ricerca in Scienze e Tecnologie Chimiche
finanziato specificamente per consentire il trasferimento tecnologico
fra universita' e impresa. Il lavoro di ricerca e' durato due anni e
lo
scorso giugno e' pervenuto al deposito del brevetto presso la
Camera di
Commercio veneziana. I ricercatori di Ca' Foscari
racconteranno la loro
innovazione venerdi' 23 settembre nel corso
della visita al Petrolchimico di
Marghera e in Galentis (''Dal
Petrolchimico alla nuova chimica: viaggio nel
tempo, cambio di
scala''), iniziativa in programma a Venetonight, la notte
europea
della ricerca.
La molecola in questione, il
Trimetilortobenzoato, serve per la
trasformazione di steroidi e di altri
principi attivi farmaceutici al
fine di renderli facilmente assimilabili
dall'organismo. Mentre i
metodi di sintesi precedenti richiedevano l'uso di
un reagente
clorurato classificato come cancerogeno, l'innovazione del team
veneziano ha permesso invece di usare una sostanza non cancerogena e
quindi molto meno pericolosa per l'uomo e l'ambiente, con beneficio
in
primis per l'ambiente di lavoro dell'impianto di sintesi e poi per
tutta la filiera
produttiva.(segue)
(Red-Dac/Ct/Adnkronos)
20-SET-11
12:40
NNNN
SALUTE: DA CA' FOSCARI ARRIVA L'ANTINFIAMMATORIO
'GREEN' (3) =
(Adnkronos) - La ricerca si e' svolta presso le
strutture del
Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi
dell'Universita' Ca'
Foscari con l'aiuto della Galentis. Lo sviluppo del
nuovo processo di
sintesi e' stato possibile grazie alla disponibilita' di
strumentazione specifica, in particolare della spettroscopia di
risonanza magnetica nucleare e della spettrometria di massa
utilizzate
per monitorare ed ottimizzare i vari passaggi di
sintesi.
Grazie a questo nuovo processo di sintesi, sara' possibile
produrre e commercializzare farmaci piu' ecosostenibili di largo uso:
antinfiammatori (corticosteroidi per uso topico), quali il
Beclometasone
Benzoato, il Betametasone Benzoato. Trova anche
applicazione nella
produzione dell'Estradiolo Benzoato e del
Rizatripan Benzoato impiegato come
anti-emicranico. La natura green
della molecola apre la possibilita' di
applicarla a molecole
farmaceutiche diverse che ad oggi seguono altre
vie.
(Red-Dac/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 12:45
NNNN
Inizio pubblicazioni 22 agosto 2003 Notizie flash dall'Italia e dal mondo. DAL 2003 ININTERROTTAMENTE E OLTRE 100MILA INFORMAZIONI TOTALMENTE GRATUITE-
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martedì 20 settembre 2011
Manovra: MD e Silp, con tagli gravi rischi per sicurezza
MANOVRA: MD E SILP, CON TAGLI GRAVI RISCHI PER
SICUREZZA
(ANSA) - ROMA, 20 SET - Ammontano a tre miliardi e mezzo di
euro i tagli per la sicurezza previsti dal governo Berlusconi:
si tratta di ''tagli di dimensioni senza precedenti in Italia, e
lineari cioŠ indiscriminati, che colpiscono solo marginalmente
gli sprechi, mentre rischiano di compromettere per lungo tempo
due funzioni essenziali dello stato di diritto''. A denunciarlo
sono Magistratura democratica e il sindacato dei lavoratori di
polizia Silp-Cgil, che con una nota congiunta rilevano il taglio
''per la quarta volta in tre anni'' delle risorse per le forze
di polizia e per gli uffici giudiziari.
E, infatti, si e' dovuto rinunciare a ''1 miliardo con la
manovra del 2008, 650 milioni con quella del 2010, 500 milioni
con quella del luglio di quest'anno e 850 con questa di
settembre che ha effetti per il 2012 e 2013''. ''Questo taglio
di risorse, pari al 30% del bilancio del ministero dell'interno
su questo versante, ha gi… prodotto un inevitabile
ridimensionamento della capacit… del sistema delle forze di
polizia di rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini,
ridimensionamento che solo parzialmente e per un breve periodo -
sostengono Md e Silp Cgil - pu• essere compensato dall'impegno
straordinario degli operatori''. E ancora: sul versante della
giustizia la non leggibilit… dei bilanci e la scarsit… delle
informazioni - sottolineano i due sindacati - ''non consente
neppure di fare un calcolo approssimativo dell'incidenza dei
tagli sul bilancio degli uffici giudiziari''. Basti pensare che
''le spese per l'innovazione sono quasi azzerate e che mancano i
fondi per proseguire in quei progetti (dagli stagisti ai
distacchi di personale da altre amministrazioni) che erano stati
avviati per fronteggiare la drammatica carenza di personale
amministrativo e di supporto all'attivit… dei magistrati''.
''Gi… adesso - concludono Md e Silp-Cgil - molti uffici stanno
riducendo le attivit… ordinarie e rinviando per carenza di
risorse tutte quelle che non sono urgenti, con un calo verticale
dei servizi ai cittadini e della stessa capacit… di condurre
efficacemente le indagini e i processi penali e civili''.(ANSA).
COM-BAO
20-SET-11 19:01 NNNN
(ANSA) - ROMA, 20 SET - Ammontano a tre miliardi e mezzo di
euro i tagli per la sicurezza previsti dal governo Berlusconi:
si tratta di ''tagli di dimensioni senza precedenti in Italia, e
lineari cioŠ indiscriminati, che colpiscono solo marginalmente
gli sprechi, mentre rischiano di compromettere per lungo tempo
due funzioni essenziali dello stato di diritto''. A denunciarlo
sono Magistratura democratica e il sindacato dei lavoratori di
polizia Silp-Cgil, che con una nota congiunta rilevano il taglio
''per la quarta volta in tre anni'' delle risorse per le forze
di polizia e per gli uffici giudiziari.
E, infatti, si e' dovuto rinunciare a ''1 miliardo con la
manovra del 2008, 650 milioni con quella del 2010, 500 milioni
con quella del luglio di quest'anno e 850 con questa di
settembre che ha effetti per il 2012 e 2013''. ''Questo taglio
di risorse, pari al 30% del bilancio del ministero dell'interno
su questo versante, ha gi… prodotto un inevitabile
ridimensionamento della capacit… del sistema delle forze di
polizia di rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini,
ridimensionamento che solo parzialmente e per un breve periodo -
sostengono Md e Silp Cgil - pu• essere compensato dall'impegno
straordinario degli operatori''. E ancora: sul versante della
giustizia la non leggibilit… dei bilanci e la scarsit… delle
informazioni - sottolineano i due sindacati - ''non consente
neppure di fare un calcolo approssimativo dell'incidenza dei
tagli sul bilancio degli uffici giudiziari''. Basti pensare che
''le spese per l'innovazione sono quasi azzerate e che mancano i
fondi per proseguire in quei progetti (dagli stagisti ai
distacchi di personale da altre amministrazioni) che erano stati
avviati per fronteggiare la drammatica carenza di personale
amministrativo e di supporto all'attivit… dei magistrati''.
''Gi… adesso - concludono Md e Silp-Cgil - molti uffici stanno
riducendo le attivit… ordinarie e rinviando per carenza di
risorse tutte quelle che non sono urgenti, con un calo verticale
dei servizi ai cittadini e della stessa capacit… di condurre
efficacemente le indagini e i processi penali e civili''.(ANSA).
COM-BAO
20-SET-11 19:01 NNNN
Volanti guaste e polizia a piedi Silp: "Su 80, in funzione solo 15"
La denuncia
Volanti guaste e polizia a piedi
Silp: "Su 80, in funzione solo 15"
Il sindacato di polizia: non tutti i turni possono essere
garantiti. “I colleghi sono stati costretti a rientrare, in una
situazione di piena emergenza”, spiega Ignazio Craparotta della
segreteria provinciale, “non si può rimanere in ufficio quando in città
si spara"
Ancora Sicurezza. E tagli. Un binomio che stride davanti
agli omicidi e alle gambizzazioni degli ultimi mesi. E se da un lato ci
sono le maxi operazioni contro lo spaccio della droga che mirano a
“indebolire le bande territoriali” precisa il sindaco Alemanno,
dall’altro ci sono le forze dell’ordine che restano a piedi. Su 80
autovetture che dovrebbero essere impegnate nel controllo del territorio
“sono in funzione solo 15”, denuncia Ignazio Craparotta segretario
provinciale del Silp Cgil. Il prezzo da pagare quando si risparmia sulla
manutenzione.
Così non tutti i turni possono essere garantiti. Almeno, non in maniera tempestiva. Una stessa autovettura viene utilizzata per l’intera giornata. “Quanto può durare?”, chiede retoricamente Craparotta. Domenica scorsa a Monteverde si sparava. Un 37enne pregiudicato aveva colpito un 21enne nel tentativo di rapinarlo. Arriva la segnalazione in commissariato e partono quattro macchine della polizia. Ma due devono interrompere il viaggio dopo pochi chilometri: si sono guastate. “I colleghi sono stati costretti a rientrare, in una situazione di piena emergenza”, sottolinea il segretario provinciale del Silp Cgil che aggiunge: “Ieri sono rimasti a piedi due equipaggi”.
E’ sempre la stessa storia, “non si può rimanere in ufficio quando in città si spara”, conclude. Il 31 maggio le organizzazioni sindacali Siap, Silp per la Cgil, Coisp e Anfp avevano protestato contro i tagli previsti dalla finanziaria: meno risorse per la benzina, per la manutenzione delle auto, per gli interventi di manutenzione degli uffici e per l’ammodernamento degli strumenti tecnici e informatici.
L’altra faccia della medaglia Sicurezza è fatta di “privilegi”. E il Silp Cgil gli ha dichiarato guerra. Via scorte e auto blu superflue. "Il ministero dell’Interno, per assicurare la scorta di primo livello di un ministro, spende circa 360mila euro tra straordinari, costo di acquisto delle auto e nove uomini impiegati – denunciava tempo fa il sindacato di polizia -, per assicurare la sicurezza di un intero municipio di Roma di circa 240 mila abitanti, come il Casilino, spende meno: circa 350 mila euro per impiegare 110 uomini, pagare gli straordinari e affittare lo stabile. Un’indecenza".
Così non tutti i turni possono essere garantiti. Almeno, non in maniera tempestiva. Una stessa autovettura viene utilizzata per l’intera giornata. “Quanto può durare?”, chiede retoricamente Craparotta. Domenica scorsa a Monteverde si sparava. Un 37enne pregiudicato aveva colpito un 21enne nel tentativo di rapinarlo. Arriva la segnalazione in commissariato e partono quattro macchine della polizia. Ma due devono interrompere il viaggio dopo pochi chilometri: si sono guastate. “I colleghi sono stati costretti a rientrare, in una situazione di piena emergenza”, sottolinea il segretario provinciale del Silp Cgil che aggiunge: “Ieri sono rimasti a piedi due equipaggi”.
E’ sempre la stessa storia, “non si può rimanere in ufficio quando in città si spara”, conclude. Il 31 maggio le organizzazioni sindacali Siap, Silp per la Cgil, Coisp e Anfp avevano protestato contro i tagli previsti dalla finanziaria: meno risorse per la benzina, per la manutenzione delle auto, per gli interventi di manutenzione degli uffici e per l’ammodernamento degli strumenti tecnici e informatici.
L’altra faccia della medaglia Sicurezza è fatta di “privilegi”. E il Silp Cgil gli ha dichiarato guerra. Via scorte e auto blu superflue. "Il ministero dell’Interno, per assicurare la scorta di primo livello di un ministro, spende circa 360mila euro tra straordinari, costo di acquisto delle auto e nove uomini impiegati – denunciava tempo fa il sindacato di polizia -, per assicurare la sicurezza di un intero municipio di Roma di circa 240 mila abitanti, come il Casilino, spende meno: circa 350 mila euro per impiegare 110 uomini, pagare gli straordinari e affittare lo stabile. Un’indecenza".
Carmen Vogani
salute: assilt, campagna oculistica preventiva su 31.000 bambini
SALUTE: ASSILT, CAMPAGNA OCULISTICA PREVENTIVA SU
31.000 BAMBINI =
(AGI) - Roma, 20 set. - Al via la campagna di medicina
preventiva oculistica pediatrica "Vedere meglio per vivere
meglio", una delle piu' ampie indagini di medicina preventiva
oculistica in eta' pediatrica degli ultimi anni che vedra'
coinvolti oltre 2.000 medici oculisti e 31.000 bambini e
ragazzi di eta' compresa tra i 4 e i 14 anni. E' un'iniziativa
promossa da ASSILT, Associazione per l'assistenza sanitaria
integrativa ai lavoratori delle aziende del Gruppo Telecom
Italia. Tutti coloro che aderiranno saranno visitati
gratuitamente e capillarmente sul territorio nazionale da
medici specialisti, grazie ad un accordo con la societa'
Previmedical, che gestisce servizi per la Sanita' Integrativa.
I medici effettueranno un esame accurato dell'apparato visivo e
nel caso in cui dovessero rendersi necessari ulteriori
accertamenti, sempre attraverso l'ASSILT, il paziente sara'
sottoposto alla valutazione di specialisti appartenenti a
Centri Clinici di alta qualifica (come ad esempio l'Unita'
operativa oculistica dell'Universita' di Tor Vergata-Roma) fino
al raggiungimento della diagnosi e della relativa cura.
Obiettivo della campagna e' prevenire l'insorgenza o
l'aggravamento di patologie oculari e contestualmente
analizzare, attraverso un campione di popolazione cosi' vasto,
i dati sulla salute oculare della popolazione. La campagna e'
stata illustrata oggi a Roma dal professor Ferdinando Di Orio,
Rettore dell'Universita' dell'Aquila ed epidemiologo, dal
professor Carlo Nucci, dell'Unita' Operativa Complessa di
Oculistica del Policlinico universitario di Tor Vergata insieme
con i dirigenti ASSILT che in questa campagna investira' circa
3 milioni di euro. "Pur se indirizzata solo ai figli degli
associati e' una campagna di dimensioni assolutamente enormi -
afferma Di Orio - anche se confrontata ai grandi screening del
passato. Si tratta di un segnale molto importante per un paese
che e' una delle maglie nere in Europa per la medicina
preventiva, lontanissimo dai Paesi Scandinavi, Germania e
Francia, dove funziona come efficace strumento per la tutela
della salute dei cittadini oltre che a premettere ingenti
risparmi sulla spesa sanitaria". (AGI)
Pgi
201303 SET 11
(AGI) - Roma, 20 set. - Al via la campagna di medicina
preventiva oculistica pediatrica "Vedere meglio per vivere
meglio", una delle piu' ampie indagini di medicina preventiva
oculistica in eta' pediatrica degli ultimi anni che vedra'
coinvolti oltre 2.000 medici oculisti e 31.000 bambini e
ragazzi di eta' compresa tra i 4 e i 14 anni. E' un'iniziativa
promossa da ASSILT, Associazione per l'assistenza sanitaria
integrativa ai lavoratori delle aziende del Gruppo Telecom
Italia. Tutti coloro che aderiranno saranno visitati
gratuitamente e capillarmente sul territorio nazionale da
medici specialisti, grazie ad un accordo con la societa'
Previmedical, che gestisce servizi per la Sanita' Integrativa.
I medici effettueranno un esame accurato dell'apparato visivo e
nel caso in cui dovessero rendersi necessari ulteriori
accertamenti, sempre attraverso l'ASSILT, il paziente sara'
sottoposto alla valutazione di specialisti appartenenti a
Centri Clinici di alta qualifica (come ad esempio l'Unita'
operativa oculistica dell'Universita' di Tor Vergata-Roma) fino
al raggiungimento della diagnosi e della relativa cura.
Obiettivo della campagna e' prevenire l'insorgenza o
l'aggravamento di patologie oculari e contestualmente
analizzare, attraverso un campione di popolazione cosi' vasto,
i dati sulla salute oculare della popolazione. La campagna e'
stata illustrata oggi a Roma dal professor Ferdinando Di Orio,
Rettore dell'Universita' dell'Aquila ed epidemiologo, dal
professor Carlo Nucci, dell'Unita' Operativa Complessa di
Oculistica del Policlinico universitario di Tor Vergata insieme
con i dirigenti ASSILT che in questa campagna investira' circa
3 milioni di euro. "Pur se indirizzata solo ai figli degli
associati e' una campagna di dimensioni assolutamente enormi -
afferma Di Orio - anche se confrontata ai grandi screening del
passato. Si tratta di un segnale molto importante per un paese
che e' una delle maglie nere in Europa per la medicina
preventiva, lontanissimo dai Paesi Scandinavi, Germania e
Francia, dove funziona come efficace strumento per la tutela
della salute dei cittadini oltre che a premettere ingenti
risparmi sulla spesa sanitaria". (AGI)
Pgi
201303 SET 11
salute: teenager obesi, 8 ore di sonno per salvarsi dal diabete
SALUTE: TEENAGER OBESI, 8 ORE DI SONNO PER SALVARSI DAL DIABETE =
3 SU 4 DORMONO POCO, STUDIO USA DIMOSTRA CHE BUON RIPOSO
CONTROLLA GLICEMIA
Milano, 20 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - (EMBARGO ALLE
16.00) - Dormi che ti passa. I benefici di un buon sonno ristoratore
sono noti alla saggezza popolare e confermati dalla scienza, che ora
alla lista dei vantaggi aggiunge anche l'effetto-scudo di un giusto
numero di ore di sonno (circa 8) contro il rischio diabete negli
adolescenti obesi.
Dormire quanto basta, ne' troppo ne' troppo poco - concludono i
medici americani autori di uno studio pubblicato su 'Diabetes Care' -
permette all'organismo degli adolescenti extralarge di tenere a bada i
livelli di glucosio nel sangue. Riposare a sufficienza migliora
infatti la secrezione di insulina, l'ormone controlla-zucchero. Con il
risultato che si 'addomestica' la glicemia, evitando il diabete di
tipo 2 e tutte le sue complicanze per cuore e arterie.
"Sappiamo che 3 studenti teenager su 4 non dormono abbastanza -
spiega la ricercatrice Dorit Loren, endocrinologa pediatra del
Children's Hospital di Philadelphia - Il nostro studio dimostra invece
che, per mantenere stabili le concentrazioni ematiche di glucosio, il
monte-sonno ideale e' compreso fra 7,5 e 8,5 ore per notte". Al
contrario, negli adolescenti 'XXL' che non dormono per un numero
corretto di ore si altera la secrezione di insulina, e di conseguenza
si sballa la glicemia. (segue)
(Opa/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 13:01
NNNNSALUTE: TEENAGER OBESI, 8 ORE DI SONNO PER SALVARSI DAL DIABETE (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - La ricerca ha coinvolto 62
teenager obesi, di eta' media 14 anni e di varie etnie (bianchi,
ispanici e afro-americani), seguiti all'ospedale pediatrico di
Philadelphia. Per un giorno e mezzo gli scienziati hanno controllato i
livelli di zucchero nel sangue dei ragazzi reclutati e ne hanno
monitorato il sonno, analizzandolo anche nelle sue varie componenti
(sonno profondo, sonno Rem).
L'equipe Usa ha cosi' osservato che sia una quantita'
insufficiente di sonno, sia un numero di ore eccessivo erano associati
a livelli glicemici piu' alti. In particolare, per la prima volta si
e' scoperto che una durata breve della fase di sonno profondo (N3) e'
legata a una ridotta secrezione di insulina.
Studi precedenti, ricordano gli autori, avevano gia' suggerito
un'associazione fra privazione di sonno negli adulti e aumento del
rischio di diabete 2. Ora la conferma sui ragazzini. Il prossimo
passo, anticipa Koren, sara' "verificare questi risultati analizzando
il sonno dei teenager non piu' in condizioni sperimentali, ma
nell'ambiente di casa".
(Opa/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 13:07
NNNN
3 SU 4 DORMONO POCO, STUDIO USA DIMOSTRA CHE BUON RIPOSO
CONTROLLA GLICEMIA
Milano, 20 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - (EMBARGO ALLE
16.00) - Dormi che ti passa. I benefici di un buon sonno ristoratore
sono noti alla saggezza popolare e confermati dalla scienza, che ora
alla lista dei vantaggi aggiunge anche l'effetto-scudo di un giusto
numero di ore di sonno (circa 8) contro il rischio diabete negli
adolescenti obesi.
Dormire quanto basta, ne' troppo ne' troppo poco - concludono i
medici americani autori di uno studio pubblicato su 'Diabetes Care' -
permette all'organismo degli adolescenti extralarge di tenere a bada i
livelli di glucosio nel sangue. Riposare a sufficienza migliora
infatti la secrezione di insulina, l'ormone controlla-zucchero. Con il
risultato che si 'addomestica' la glicemia, evitando il diabete di
tipo 2 e tutte le sue complicanze per cuore e arterie.
"Sappiamo che 3 studenti teenager su 4 non dormono abbastanza -
spiega la ricercatrice Dorit Loren, endocrinologa pediatra del
Children's Hospital di Philadelphia - Il nostro studio dimostra invece
che, per mantenere stabili le concentrazioni ematiche di glucosio, il
monte-sonno ideale e' compreso fra 7,5 e 8,5 ore per notte". Al
contrario, negli adolescenti 'XXL' che non dormono per un numero
corretto di ore si altera la secrezione di insulina, e di conseguenza
si sballa la glicemia. (segue)
(Opa/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 13:01
NNNNSALUTE: TEENAGER OBESI, 8 ORE DI SONNO PER SALVARSI DAL DIABETE (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - La ricerca ha coinvolto 62
teenager obesi, di eta' media 14 anni e di varie etnie (bianchi,
ispanici e afro-americani), seguiti all'ospedale pediatrico di
Philadelphia. Per un giorno e mezzo gli scienziati hanno controllato i
livelli di zucchero nel sangue dei ragazzi reclutati e ne hanno
monitorato il sonno, analizzandolo anche nelle sue varie componenti
(sonno profondo, sonno Rem).
L'equipe Usa ha cosi' osservato che sia una quantita'
insufficiente di sonno, sia un numero di ore eccessivo erano associati
a livelli glicemici piu' alti. In particolare, per la prima volta si
e' scoperto che una durata breve della fase di sonno profondo (N3) e'
legata a una ridotta secrezione di insulina.
Studi precedenti, ricordano gli autori, avevano gia' suggerito
un'associazione fra privazione di sonno negli adulti e aumento del
rischio di diabete 2. Ora la conferma sui ragazzini. Il prossimo
passo, anticipa Koren, sara' "verificare questi risultati analizzando
il sonno dei teenager non piu' in condizioni sperimentali, ma
nell'ambiente di casa".
(Opa/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 13:07
NNNN
Manovra/Domani a Roma poliziotti protestano contro governo
Manovra/Domani a Roma poliziotti protestano contro governo
Inziativa dei sindacati alle 10 in piazza Montecitorio
Roma, 20 set. (TMNews) - I poliziotti scendono ancora una volta
in piazza domani per "denunciare pubblicamente la mancata
attenzione del governo nei confronti dei loro diritti e del
diritto alla sicurezza dei Cittadini". L'iniziativa di protesta è
promossa dai sindacati Siap, Silp-cgil, Coisp e Anfp, alle ore
10, in Piazza Montecitorio - si legge in un comunicato sindacale
congiunto - per "manifestare il dissenso dei poliziotti nei
riguardi di un governo che con quest'ultima manovra finanziaria
ha saputo prevedere ulteriori tagli alle risorse destinate alla
sicurezza del Paese piuttosto che investimenti e che ha oltremodo
offeso la specificità del loro lavoro non prevedendo a tal
riguardo alcun sostegno economico ma tutt'altro".
Tagli per 600 milioni di euro che si vanno ad aggiungere al
miliardo e 650mila già tagliato in precedenza che secondo i
sindacati di polizia "sono cifre insostenibili".
A ciò si aggiunge la "volontà di non mantenere fede agli impegni
presi in tema di riordino delle carriere del personale del
Comparto Sicurezza ed al disinteresse verso l'obbligo di emanare
il previsto DPCM finalizzato a consegnare ai poliziotti, per
l'anno 2011, gli 'assegni una tantum' quali misure perequative
del 'blocco degli assegni di funzione e degli automatismi
stipendiali' (di cui all'articolo 9 commi 1 e 21, del
decreto-legge n. 78 del 2010, convertito dalla legge n. 122 del
2010)".
"La misura, per chi ogni giorno è chiamato a salvaguardare la
sicurezza dei cittadini e di tutto il Paese, è davvero colma",
affermano i sindacati che hanno promosso l'iniziativa di protesta.
Red/Nes
201601 set 11
MANOVRA: DOMANI POLIZIOTTI IN PIAZZA DAVANTI ALLA CAMERA =
(AGI) - Roma, 20 set - Domani alle 10 SIAP, SILP-CGIL, COISP e
ANFP saranno in Piazza Montecitorio per manifestare il dissenso
dei poliziotti nei riguardi di un Governo che con quest'ultima
manovra finanziaria ha saputo prevedere ulteriori tagli alle
risorse destinate alla sicurezza del Paese piuttosto che
investimenti e che ha oltremodo offeso la specificita' del loro
lavoro non prevedendo a tal riguardo alcun sostegno economico
ma tutt'altro. 600 milioni di euro che si vanno ad aggiungere
al miliardo e 650mila gia' tagliato in precedenza sono cifre
insostenibili per i poliziotti. Se a cio' si aggiunge la
volonta' di non mantenere fede agli impegni presi in tema di
riordino delle carriere del personale del Comparto Sicurezza ed
al disinteresse verso l'obbligo di emanare il previsto DPCM
finalizzato a consegnare ai poliziotti, per l'anno 2011, gli
"assegni una tantum" quali misure perequative del "blocco degli
assegni di funzione e degli automatismi stipendiali" di cui
all'articolo 9 commi 1 e 21, del decreto-legge n. 78 del 2010,
convertito dalla legge n. 122 del 2010, si comprendera' come la
misura sia davvero colma per chi ogni giorno e' chiamato a
salvaguardare la sicurezza dei cittadini e di tutto il
Paese.(AGI)
Mal
201610 SET 11
NNNN
MANOVRA: PROTESTA SINDACATI POLIZIA DOMANI DAVANTI A MONTECITORIO =
'LA MISURA E' DAVVERO COLMA PER CHI SALVAGUARDA LA SICUREZZA DEL
PAESE'
Roma, 20 set. (Adnkronos) - I sindacati di polizia Siap,
Silp-Cgil, Coisp e Anfp saranno domani alle 10 davanti a palazzo
Montecitorio "per manifestare il dissenso dei poliziotti nei riguardi
di un governo che con quest'ultima manovra finanziaria ha saputo
prevedere ulteriori tagli alle risorse destinate alla sicurezza del
Paese, piuttosto che investimenti, e che ha oltremodo offeso la
specificita' del loro lavoro, non prevedendo alcun sostegno
economico".
Denunciano i sindacati: "Si tratta di 600 milioni di euro che si
vanno ad aggiungere a 1 miliardo e 650.000 euro gia' tagliati in
precedenza, cifre insostenibili per i poliziotti. Se a cio' si
aggiunge la volonta' di non mantenere fede agli impegni presi in tema
di riordino delle carriere del personale del comparto sicurezza e al
disinteresse verso l'obbligo di emanare il previsto decreto
finalizzato a consegnare ai poliziotti, per l'anno 2011, gli assegni
'una tantum' quali misure perequative del blocco degli assegni di
funzione e degli automatismi stipendiali, si comprende come la misura
sia davvero colma per chi, ogni giorno, e' chiamato a salvaguardare la
sicurezza dei cittadini e di tutto il Paese".
(Sin/Ct/Adnkronos)
20-SET-11 14:55
NNNN
MANOVRA: SINDACATI POLIZIA DOMANI IN PIAZZA CONTRO GOVERNO
MANIFESTAZIONE A ROMA DI SIAP, SILP-CGIL, COISP E ANFP
(ANSA) - ROMA, 20 SET - I poliziotti scendono nuovamente in
piazza contro la manovra economica e contro ''la confusione e la
superficialita' del governo''. La manifestazione, indetta dai
sindacati Siap, Silp-Cgil, Coisp e Anfp, si terra' domani
mattina davanti a Montecitorio.
Il governo, affermano i sindacati, ''con quest'ultima manovra
finanziaria ha previsto ulteriori tagli alle risorse destinate
alla sicurezza del Paese piuttosto che investimenti e ha
oltremodo offeso la specificita' del loro lavoro non prevedendo
a tal riguardo alcun sostegno economico''. Un taglio di 600
milioni di euro, sottolineano, ''che si vanno ad aggiungere al
miliardo e 650mila gia' tagliato in precedenza: cifre
insostenibili per i poliziotti''.
Ma se ''a tutto questo - concludono le organizzazioni
sindacali - si aggiunge la volonta' di non mantenere fede agli
impegni presi in tema di riordino delle carriere del personale
del comparto sicurezza ed al disinteresse verso l'obbligo di
emanare il previsto decreto finalizzato a consegnare ai
poliziotti, per l'anno 2011, gli assegni una tantum quali misure
perequative del 'blocco degli assegni di funzione e degli
automatismi stipendiali', si comprendera' come la misura sia
davvero colma per chi ogni giorno e' chiamato a salvaguardare la
sicurezza dei cittadini e di tutto il paese''. (ANSA).
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20-SET-11 18:15 NNNN
“La sicurezza dei cittadini non si garantisce con i tagli”. Protestano gli operatori di polizia
fonte
Roma - La sicurezza non si garantisce con
proclami e tagli, e per di più con una struttura organizzativa inadeguata ai
tempi. Questa, in sostanza, la denuncia di coloro i quali sono quotidianamente
chiamati a tutela dei cittadini e difendere la legalità.
Roma - La sicurezza non si garantisce con
proclami e tagli, e per di più con una struttura organizzativa inadeguata ai
tempi. Questa, in sostanza, la denuncia di coloro i quali sono quotidianamente
chiamati a tutela dei cittadini e difendere la legalità.
Gli operatori del settore, in testa il sindacato
di polizia Silp-Cgil cui aderiscono in oltre 10.000, da tempo manifestano e
denunciano in ogni occasione, dalla Capitale fino ad Arcore, con dimostrazioni e
presidi informativi, la preoccupante situazione in cui sono costretti a
lavorare, e che tocca tutti gli ambiti di competenza. A Roma, in particolare,
dove si concentrano questioni su questioni, aggravate dalla costante riduzione
dei fondi destinati al comparto, culminata nella manovra governativa di
agosto.
‹‹La situazione è paradossale – attacca Vittorio Berti della Segreteria provinciale del Silp-Cgil di Roma – al taglio delle risorse di 1 miliardo di euro già operato, se ne prevedono entro il 2014 altri 2: il 30% del bilancio del ministero dell’Interno››.
Anche durante il recente sciopero generale il Segretario nazionale Giardullo ha affermato che ‹‹tagliando continuamente le risorse, oggettivamente si riduce il potenziale per garantire un alto livello di legalità››, ma quali sono i punti più critici?
Berti: “L’elenco è triste. Le auto in servizio sono poche, spesso ci sono difficoltà per la riparazione. A Roma il reparto mobile nel 2000 poteva contare su oltre 1.100 operatori, oggi siamo invece a circa 600 con la conseguenza che operatori normalmente impiegati nelle attività di controllo del territorio vengono impiegati in servizi di ordine pubblico. I rifornimenti di benzina limitati, e quindi la sorveglianza del territorio ed il suo controllo – la prevenzione e prontezza di intervento che per noi è essenziale, poi la repressione che è la fase ultima – ha un’area sempre più circoscritta e magari si ripiega su semplici postazioni fisse. Poi, la formazione dei nostri operatori, che è fondamentale, è a rischio. Un esempio: si calcola che solo a Roma 15.000 agenti non si esercitano con regolarità a sparare. E a Roma non esiste un poligono all’aperto funzionante”.
Aggiunge Gianfranco Pacciani, della Segreteria regionale Silp-Cgil del Lazio: ”Nella nostra regione c’è carenza di pattuglie della Polizia Stradale. Di fatto non ci sono autoradio per le strade fuori dai capoluoghi di ogni provincia dopo le 20.00”.
Quanto i tagli incidono sugli organici e l’organizzazione della struttura, non più adeguata ai tempi, come sostenete?
Berti: “Il nesso è stretto. Innanzitutto sul
personale: meno fondi significa più restrizioni operative e meno uomini
impegnati nell’attività investigativa. Il blocco del turn over, che durerà
almeno fino al 2014, comporta una grave carenza di organico: per cinque
operatori che vanno in pensione se ne assume uno solo. E ciò si collega anche
all’aumento dell’età media dei poliziotti: 47 anni. Parlando della Capitale,
poi, abbiamo un modello organizzativo fermo alla Roma degli anni ’70-’80, con
popolazione, composizione sociale, quartieri – si pensi al sorgere di quelle che
sono vere città periferiche – totalmente diversi. Questura e commissariati sono
sotto organico del 30% con fortissimi squilibri di presenza territoriale: 1
poliziotto ogni 216 abitanti in centro, contro per esempio 1 ogni 2.200
nell’area Casilina-Tor Bella Monaca”.
Nel 2010, tra le proteste, si chiuse il commissariato proprio in quel quartiere, uno tra i più problematici, mentre ne sono presenti ben sette nella città storica, che risulta tra le zone più presidiate, anche per la presenza degli organi costituzionali.
Pacciani.:”Io ero presente quando è successo questo. Molti cittadini e commercianti erano sgomenti mentre una soluzione si poteva e si doveva trovare. E’ da dire che le periferie sono sguarnite, e non riusciamo in condizioni simili ad affrontare adeguatamente i problemi: la poca presenza e percorrere limitatamente il territorio favorisce la microcriminalità notturna, specie i furti negli appartamenti”.
Berti:” Tra le nostre proposte vi è quella innanzitutto di avere un solo commissariato in ogni Municipio, così da redistribuire le forze ed il loro potenziamento. Poi la riduzione delle scorte, e ridestinare il personale ai reparti a vocazione prettamente operativa. Infatti, per le scorte alle personalità a Roma si impegnano molte più autovetture che quelle dedicate al controllo del territorio”.
Voi avete contestato le cifre dell’annunciato incremento di volanti da parte del Ministro dell’Interno, ritenuto solo nominale.
Berti: “Per le squadre volanti si tratta di un altro caso di una gestione che si svolge senza fondi, dove uomini e mezzi semplicemente vengono spostati e ‘ribattezzati’. Il Ministro Maroni ha annunciato la crescita del loro numero, ma in realtà, sono state semplicemente ‘aggiunte’ a queste le auto dei commissariati, che hanno tutt’altra funzione sul territorio. A questo proposito, proprio per l’espansione della metropoli il Silp ritiene non più funzionale l’esistenza di un unico punto da dove partono tutte le volanti: adesso, per raggiungere la destinazione di competenza le volanti, distanti fino a 40 km, impiegano tempo e benzina. La nostra proposta è quella di suddividere la città in quattro zone con relative strutture; aumenterebbero efficienza e capacità di intervento. Vi sono problemi anche il controllo dall’alto: per il carburante e manutenzione dei nostri elicotteri”.
Cos’è accaduto ai poliziotti di quartiere, lanciati in grande stile?
Berti:” Per la città di Roma erano previste 180 pattuglie (ognuna composta da 2 operatori) appositamente preparati. Poi sono stati dislocati per altre necessità: personale formato e non utilizzato. Uno spreco. Oggi vengono impiegate non più di 9 pattuglie”.
Quale la situazione generale e cosa proponete per la razionalizzazione? E il coordinamento degli interventi?
Pacciani: “Ci preoccupa la distrazione di personale dall’attività investigativa, impegnandolo nelle funzioni più diverse. Poi c’è altro che esemplifica in quali condizioni operiamo: non vengono pagati gli straordinari; quando si avanza di carriera gli stipendi restano bloccati; le spese per le missioni sono rimborsate anche dopo un anno, anticipate di tasca propria da noi. Mancano le divise e spesso si è costretti ad acquistarle”.
Berti:” Resta irrisolto il coordinamento delle diverse forze. Esempio classico: all’estero esiste il numero unico di emergenza, in Italia no. Due cittadini possono telefonare, per uno stesso evento a polizia e carabinieri che magari intervengono in contemporanea, distogliendoci da un altro intervento, da qui la necessità di razionalizzare e unificare le sale operative, un intervento che farebbe risparmiare sul personale e sulle spese. Analogo discorso si potrebbe fare per alcuni reparti investigativi, DIA, ROS, SCICO, SCO, con medesime competenze e che a volta indagano sullo stesso filone investigativo”.
Pacciani: “Razionalizzando si concentrerebbero gli sforzi, già significativi, e si possono ottenere maggiori risultati operativi. Tanto più se pensiamo al Lazio che, per esempio, è diventata la regione con il maggior numero di beni sequestrati alla criminalità. Comunque le scarse risorse ed i tagli governativi che mortificano le professionalità certo non aiutano a discutere sulle soluzioni più adeguate”.
(Intervista di Roberto Pagano)
‹‹La situazione è paradossale – attacca Vittorio Berti della Segreteria provinciale del Silp-Cgil di Roma – al taglio delle risorse di 1 miliardo di euro già operato, se ne prevedono entro il 2014 altri 2: il 30% del bilancio del ministero dell’Interno››.
Anche durante il recente sciopero generale il Segretario nazionale Giardullo ha affermato che ‹‹tagliando continuamente le risorse, oggettivamente si riduce il potenziale per garantire un alto livello di legalità››, ma quali sono i punti più critici?
Berti: “L’elenco è triste. Le auto in servizio sono poche, spesso ci sono difficoltà per la riparazione. A Roma il reparto mobile nel 2000 poteva contare su oltre 1.100 operatori, oggi siamo invece a circa 600 con la conseguenza che operatori normalmente impiegati nelle attività di controllo del territorio vengono impiegati in servizi di ordine pubblico. I rifornimenti di benzina limitati, e quindi la sorveglianza del territorio ed il suo controllo – la prevenzione e prontezza di intervento che per noi è essenziale, poi la repressione che è la fase ultima – ha un’area sempre più circoscritta e magari si ripiega su semplici postazioni fisse. Poi, la formazione dei nostri operatori, che è fondamentale, è a rischio. Un esempio: si calcola che solo a Roma 15.000 agenti non si esercitano con regolarità a sparare. E a Roma non esiste un poligono all’aperto funzionante”.
Aggiunge Gianfranco Pacciani, della Segreteria regionale Silp-Cgil del Lazio: ”Nella nostra regione c’è carenza di pattuglie della Polizia Stradale. Di fatto non ci sono autoradio per le strade fuori dai capoluoghi di ogni provincia dopo le 20.00”.
Quanto i tagli incidono sugli organici e l’organizzazione della struttura, non più adeguata ai tempi, come sostenete?
Berti: “Il nesso è stretto. Innanzitutto sul
personale: meno fondi significa più restrizioni operative e meno uomini
impegnati nell’attività investigativa. Il blocco del turn over, che durerà
almeno fino al 2014, comporta una grave carenza di organico: per cinque
operatori che vanno in pensione se ne assume uno solo. E ciò si collega anche
all’aumento dell’età media dei poliziotti: 47 anni. Parlando della Capitale,
poi, abbiamo un modello organizzativo fermo alla Roma degli anni ’70-’80, con
popolazione, composizione sociale, quartieri – si pensi al sorgere di quelle che
sono vere città periferiche – totalmente diversi. Questura e commissariati sono
sotto organico del 30% con fortissimi squilibri di presenza territoriale: 1
poliziotto ogni 216 abitanti in centro, contro per esempio 1 ogni 2.200
nell’area Casilina-Tor Bella Monaca”.Nel 2010, tra le proteste, si chiuse il commissariato proprio in quel quartiere, uno tra i più problematici, mentre ne sono presenti ben sette nella città storica, che risulta tra le zone più presidiate, anche per la presenza degli organi costituzionali.
Pacciani.:”Io ero presente quando è successo questo. Molti cittadini e commercianti erano sgomenti mentre una soluzione si poteva e si doveva trovare. E’ da dire che le periferie sono sguarnite, e non riusciamo in condizioni simili ad affrontare adeguatamente i problemi: la poca presenza e percorrere limitatamente il territorio favorisce la microcriminalità notturna, specie i furti negli appartamenti”.
Berti:” Tra le nostre proposte vi è quella innanzitutto di avere un solo commissariato in ogni Municipio, così da redistribuire le forze ed il loro potenziamento. Poi la riduzione delle scorte, e ridestinare il personale ai reparti a vocazione prettamente operativa. Infatti, per le scorte alle personalità a Roma si impegnano molte più autovetture che quelle dedicate al controllo del territorio”.
Voi avete contestato le cifre dell’annunciato incremento di volanti da parte del Ministro dell’Interno, ritenuto solo nominale.
Berti: “Per le squadre volanti si tratta di un altro caso di una gestione che si svolge senza fondi, dove uomini e mezzi semplicemente vengono spostati e ‘ribattezzati’. Il Ministro Maroni ha annunciato la crescita del loro numero, ma in realtà, sono state semplicemente ‘aggiunte’ a queste le auto dei commissariati, che hanno tutt’altra funzione sul territorio. A questo proposito, proprio per l’espansione della metropoli il Silp ritiene non più funzionale l’esistenza di un unico punto da dove partono tutte le volanti: adesso, per raggiungere la destinazione di competenza le volanti, distanti fino a 40 km, impiegano tempo e benzina. La nostra proposta è quella di suddividere la città in quattro zone con relative strutture; aumenterebbero efficienza e capacità di intervento. Vi sono problemi anche il controllo dall’alto: per il carburante e manutenzione dei nostri elicotteri”.
Cos’è accaduto ai poliziotti di quartiere, lanciati in grande stile?
Berti:” Per la città di Roma erano previste 180 pattuglie (ognuna composta da 2 operatori) appositamente preparati. Poi sono stati dislocati per altre necessità: personale formato e non utilizzato. Uno spreco. Oggi vengono impiegate non più di 9 pattuglie”.
Quale la situazione generale e cosa proponete per la razionalizzazione? E il coordinamento degli interventi?
Pacciani: “Ci preoccupa la distrazione di personale dall’attività investigativa, impegnandolo nelle funzioni più diverse. Poi c’è altro che esemplifica in quali condizioni operiamo: non vengono pagati gli straordinari; quando si avanza di carriera gli stipendi restano bloccati; le spese per le missioni sono rimborsate anche dopo un anno, anticipate di tasca propria da noi. Mancano le divise e spesso si è costretti ad acquistarle”.
Berti:” Resta irrisolto il coordinamento delle diverse forze. Esempio classico: all’estero esiste il numero unico di emergenza, in Italia no. Due cittadini possono telefonare, per uno stesso evento a polizia e carabinieri che magari intervengono in contemporanea, distogliendoci da un altro intervento, da qui la necessità di razionalizzare e unificare le sale operative, un intervento che farebbe risparmiare sul personale e sulle spese. Analogo discorso si potrebbe fare per alcuni reparti investigativi, DIA, ROS, SCICO, SCO, con medesime competenze e che a volta indagano sullo stesso filone investigativo”.
Pacciani: “Razionalizzando si concentrerebbero gli sforzi, già significativi, e si possono ottenere maggiori risultati operativi. Tanto più se pensiamo al Lazio che, per esempio, è diventata la regione con il maggior numero di beni sequestrati alla criminalità. Comunque le scarse risorse ed i tagli governativi che mortificano le professionalità certo non aiutano a discutere sulle soluzioni più adeguate”.
(Intervista di Roberto Pagano)
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