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mercoledì 11 settembre 2019

Brexit: alcuni deputati anti-Johnson tornano in Parlamento

MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 16.50.08

Brexit: alcuni deputati anti-Johnson tornano in Parlamento

ZCZC2698/SXB XAI39234_SXB_QBXB U EST S0B QBXB Brexit: alcuni deputati anti-Johnson tornano in Parlamento Per protesta contro la sospensione dopo la sentenza scozzese (ANSA) - LONDRA, 11 SET - Diversi deputati di opposizione sono tornati oggi dimostrativamente "al lavoro" a Westminster, malgrado la sospensione tuttora in atto del Parlamento britannico, dopo la sentenza dei giudici scozzesi che ha bollato come illegale la decisione del governo di Boris Johnson di imporre la chiusura temporanea (prorogation) fino al 14 ottobre. La protesta e' stata avviata con un raduno di deputati davanti all'ingresso dell'edificio parlamentare. Fra loro due presidenti di commissione laburisti, Hilary Benn e Meg Hillier, e la leader liberaldemocratica, Jo Swinson, tutti paladini anti-Brexit. Le sessioni d'aula e di commissione restano peraltro ferme. Il governo ha del resto ribadito di non voler fare marcia indietro e riconvocare le Camere prima della decisione finale della Corte Suprema sul ricorso contro il verdetto scozzese. Verdetto che una portavoce di Johnson ha definito deludente, pur assicurando rispetto per i giudici e prendendo le distanze dal sospetto di partigianeria sollevato secondo i media verso di loro da presunte fonti anonime dello staff di Downing St. (ANSA). LR 11-SET-19 16:49 NNNN 

Brexit: opposizioni, su sospensione Parlamento regina raggirata =

MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 15.52.11

Brexit: opposizioni, su sospensione Parlamento regina raggirata =

(AGI) - Londra, 11 set. - Si rafforza l'opposizione contro la sospensione del Parlamento britannico e c'e' chi ha accusato il premier Boris Johnson di aver ingannato la regina sulle ragioni dello stop ai Comuni per ottenere il suo avallo. Secondo Dominic Grieve, ex procuratore generale e deputato Tory, espulso dal partito per aver votato contro il governo la settimana scorsa, l'inquilino di Downing Street dovrebbe dimettersi se si accertasse che abbia mentito alla monarca. "Se il governo avesse indotto in errore la regina sulle ragioni della sospensione del Parlamento, sarebbe davvero una questione molto seria. A mio avviso, sarebbe il momento per Johnson di dimettersi e molto rapidamente", ha affermato alla Bbc. Dello stesso avviso il numero due dei Lib-Dem, Ed Davey, convinto che la questione "potrebbe benissimo" costringere Johnson a lasciare l'incarico: "Se si scoprisse che ha ingannato la Regina, penso che l'intera nazione sarebbe profondamente scioccata e allarmata", ha affermato. Per lui, la sentenza odierna della giustizia scozzese, che ha giudicato "illegale" la sospensione dei Comuni, "e' un vero colpo per il governo e sostiene anche cio' che i Lib-Dem e altri hanno sostenuto, che questo governo non avrebbe dovuto mettere a tacere il Parlamento". Sulla questione e' alla fine intervenuto il portavoce di BoJo che ha rivendicato la posizione di Downing Street. "I motivi che sono stati indicati per la sospensione sono stati assolutamente coerenti" e cioe' la necessita' di presentare "un programma legislativo", ha spiegato. Non ha tuttavia indicato cosa e' stato detto a Elisabetta II e non ha smentito direttamente che l'accusa di averla ingannata sia falsa. (AGI) Sca 111551 SET 19 NNNN   

Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto

MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 15.24.09


Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto

Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto C'è chi chide dimissioni premier: ha fuorviato Elisabetta II Roma, 11 set. (askanews) - La saga Brexit non finisce mai di sorprendere con i suoi colpi di scena, sue imboscate, le liti, le trame e un premier che si è presentato a luglio come l'uomo in grado di pilotare con mano ferma il Regno Unito fuori dalla Ue e che in meno di due mesi in carica ha sempre perso in parlamento, al punto che ha deciso che è meglio sospenderne i lavori. Il colpo di scena di oggi arriva da Edimburgo dove un tribunale ha stabilito, in barba alle sentenze precedenti dei colleghi scozzesi e inglesi, che la sospensione del Parlamento per cinque settimane voluta da Boris Johnson e in vigore da martedì notte è illegale. La motivazione: il vero scopo del governo nel chiudere l'aula è stato di impedire ai parlamentari di svolgere il loro lavoro, cioè legiferare e controllare l'operato dell'esecutivo sulla Brexit. (Segue) Bea 20190911T152402Z
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 15.24.15


Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto -2-

Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto -2- Roma, 11 set. (askanews) - Johnson ha sempre detto che la sospensione è legata alla preparazione del programma dell'esecutivo che la regina Elisabetta II leggerà in aula il prossimo 14 ottobre alla ripresa dei lavori, piuttosto che alla volontà di legare le mani ai Comuni per arrivare a una Brexit traumatica il 31 ottobre. Nessuno però ci ha mai creduto, a partire dai deputati, che prima di chiudere bottega martedì alle due di notte hanno approvato una richiesta di documenti a Downing Street riguardante le chat private dei consiglieri proprio sul tema della sospensione del parlamento: l'obiettivo della richiesta è di sbugiardare il governo, che per ora non ha consegnato nessun documento, sulla sua versione dei fatti. (Segue) Bea 20190911T152409Z
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 15.24.21


Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto -3-

Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto -3- Roma, 11 set. (askanews) - Che la verità non sia quella raccontata da Johnson è dunque convinzione anche dei giudici scozzesi, anche se i loro colleghi dell'alta corte di Londra hanno preso per buone le parole del primo ministro stabilendo che formalmente la sospensione dei lavori è corretta. Tutta la vicenda rischia però di trascinare al centro dell'attenzione la regina Elisabetta II, che, come prevede la legge, ha acconsentito alla richiesta di Johnson. In realtà i giudici del tribunale scozzese si sono ben guardati dal tirare in ballo la sovrana, sostenendo che è stato il premier a mentirle sul vero motivo della sospensione. (Segue) Bea 20190911T152416Z

MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 15.24.27


Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto -4-

Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto -4- Roma, 11 set. (askanews) - Toccherà alla Corte suprema di Londra sciogliere la matassa: è stata già indetta una seduta d'urgenza per martedì prossimo per riesaminare le pronunce dei giudici scozzesi, inglesi e nordirlandesi. Intanto però a Londra e a Edimburgo divampa la polemica, con laburisti, nazionalisti scozzesi, liberaldemocratici ed ex conservatori espulsi dopo essersi ribellati contro Johnson che chiedono a gran voce di riaprire subito le camere, chiuse martedì a notte fonda al grido di "vergogna" all'indirizzo del governo. Downing Street ha subito respinto la richiesta e ha negato che il premier possa aver furoviato al regina. I libdem hanno chiesto le dimissioni del premier se sarà confermato che la regina è stata indotta in errore, mentre il capo del sindacato Unite ha addirittura ipotizzato che Johnson potrebbe essere arrestato se varcherà il confine tra Inghilterra e Scozia. Bea 20190911T152423Z  
  

>>>ANSA/ Nuovo schiaffo a Boris, 'illegale chiudere Westminster'

MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 19.06.41

>>>ANSA/ Nuovo schiaffo a Boris, 'illegale chiudere Westminster'

ZCZC4520/SXB XAI41709_SXB_QBXB R EST S0B QBXB >>>ANSA/ Nuovo schiaffo a Boris, 'illegale chiudere Westminster' Duro verdetto dalla Scozia. Londra apre agli studenti stranieri (di Alessandro Logroscino) (ANSA) - LONDRA, 11 SET - Ancora uno schiaffo per Boris Johnson, e questa volta in nome della legge. A infliggerlo, i giudici della sezione d'appello dell'Alta Corte di Scozia che hanno dichiarato illegale, "nulla e priva di effetto" la decisione del premier conservatore britannico di sospendere i lavori del Parlamento - con un uso apparso a molti abnorme del tradizionale strumento alla cosiddetta prorogation - nel pieno d'un momento cruciale per la Brexit e per i destini del Regno. Il verdetto, inatteso dopo che altri due collegi, a Londra e a Edimburgo, si erano dichiarati incompetenti a giudicare la mossa dell'esecutivo, e' caduto come una mannaia su Downing Street. E ha scatenato reazioni furibonde, innalzando ancor di piu' la temperatura dello scontro sul sempre piu' caotico percorso verso il 31 ottobre: scadenza, sulla carta, del divorzio di Londra da Bruxelles a oltre tre anni dal referendum del 2016. Rovesciando il rigetto di primo grado del ricorso presentato da una settantina di deputati del fronte anti-Brexit di Westminster, gli alti magistrati del nord hanno bollato le motivazioni addotte da Johnson per ottenere la prorogation delle Camere da parte della regina di fatto come mendaci. A giudizio del collegio scozzese composto da Lord Carloway, Lord Brodie e Lord Drummond Young, l'operato del governo ha rappresentato "un caso oltraggioso di violazione chiara degli standard di comportamento generalmente richiesti alle autorita' pubbliche". Non solo. Nel dispositivo si sostiene che le due vere "ragioni principali" dietro la sospensione siano state quella di "intralciare il Parlamento", impedendogli "di legiferare e chiamare a rispondere l'esecutivo sulla Brexit", e quella di consentire allo stesso esecutivo di perseguire la politica di una Brexit no deal "senza ulteriori interferenze". Valutazioni dal sapore anche politico, ma comunque legalmente assai pesanti, cui Downing Street ha risposto barricandosi. "Questa sentenza e' deludente", ha commentato una portavoce del premier, pur mostrandosi rispettoso e distanziandosi dalle presunte gole profonde dell'entourage johnsoniano che pare avessero avanzato il sospetto di una corte politicamente "partigiana", per il contesto ambientale scozzese. In ogni modo il governo, unica istituzione titolata a farlo, per ora non intende riconvocare le Camere, chiuse da ieri fino al 14 ottobre. Quanto meno non prima della plateale resa dei conti conclusiva in calendario la settimana entrante dinanzi alla Corte Suprema, presso la quale e' stato gia' preannunciato appello rispetto alla sentenza di Edimburgo; e presso la quale pende pure una contestazione di segno inverso presentata da un secondo schieramento di politici e militanti pro Remain, sotto la guida dell'attivista-imprenditrice Gina Miller, contro un verdetto tuttora vigente dell'Alta Corte di Londra che sullo stop al Parlamento aveva al contrario dato ragione al gabinetto Tory. Su BoJo, intanto, la bufera continua a montare. E ad alleggerirla non basta l'atteggiamento conciliante promesso dal suo governo almeno verso gli studenti universitari stranieri nel dopo Brexit, con l'impegno ad abolire alcune delle restrizioni anti immigrazione volute da Theresa May e consentire loro di restare liberamente oltremanica fino a due anni dopo la laurea. Non basta perche' c'e' gia' chi parla di dimissioni forzate, se non di impeachment, per il neo primo ministro, laddove i giudici supremi dovessero dargli infine torto. E chi lo accusa ora di aver spudoratamente "ingannato la regina" nell'advice recapitato al castello di Balmoral per ottenere la necessaria (quanto istituzionalmente scontata) firma del Royal Assent sotto l'atto d'interruzione temporanea dei lavori parlamentari. Mentre decine di deputati delle opposizioni - in testa il Labour e l'Snp - sono gia' tornati dimostrativamente a Westminster per protesta, "al lavoro", anche se il palazzo resta al momento chiuso a ogni attivita' formale. Con l'obiettivo di cercare di riprenderne quanto prima il controllo, in modo da evitare il timore del no deal con un altro rinvio dell'uscita dall'Ue prima d'andare a elezioni o magari a un secondo referendum. Ma soprattutto con l'ambizione di mettere a questo punto Boris alla porta.(ANSA). LR 11-SET-19 19:06 NNNN 

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA DIRETTIVA 24 giugno 2019 Chiarimenti e linee guida in materia di collocamento obbligatorio delle categorie protette. Articoli 35 e 39 e seguenti del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 - Legge 12 marzo 1999, n. 68 - Legge 23 novembre 1998, n. 407 - Legge 11 marzo 2011, n. 25. (Direttiva n. 1/2019). (19A05574) (GU n.213 del 11-9-2019)


MIGRANTI: PM VELLA, 'CI SONO TRAFFICANTI CHE OFFRONO VIAGGI IN 'BUSINESS CLASS' =

MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 21.02.25

MIGRANTI: PM VELLA, 'CI SONO TRAFFICANTI CHE OFFRONO VIAGGI IN 'BUSINESS CLASS' =

ADN1595 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RSI MIGRANTI: PM VELLA, 'CI SONO TRAFFICANTI CHE OFFRONO VIAGGI IN 'BUSINESS CLASS' = Palermo, 11 set. (AdnKronos) - "Ci sono trafficanti di migranti che offrono viaggi fatti con mezzi veloci, non facilmente individuabili dalle Forze dell'ordine, in genere organizzati da trafficanti tunisini o egiziani, non libici. Una sorta di 'business class' Sono stati ribattezzati ''sbarchi fantasma'', perché con questa modalità i migranti entrano nel territorio dello Stato di destinazione senza transitare dai centri di identificazione della Polizia, senza lasciare traccia, come dei fantasmi appunto. Non vi sono statistiche affidabili sui numeri di migranti trasportati in questo modo". E' la denuncia del Procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella, intervenuto oggi a Vienna all'onu in un incontro sul traffico di uomini. "Si tratta di viaggi per mare che, per i servizi che offrono ai migranti, costano di più rispetto agli altri metodi, perché garantiscono sia una maggiore sicurezza per i migranti (che in questi casi non rischiano quasi mai la vita) che l'arrivo di nascosto sulla terraferma, con possibilità per i migranti di muoversi in autonomia sul territorio europeo, senza essere identificati allo sbarco - dice -Dal punto di vista dei trafficanti questi viaggi prevedono il ritorno del mezzo navale utilizzato nel Paese di partenza, insieme ai trafficanti che vi sono a bordo". (Ter/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 11-SET-19 21:02 NNNN

Superbatterio New Delhi: 31 morti sospette in Toscana

MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 15.02.14

Superbatterio New Delhi: 31 morti sospette in Toscana

ZCZC1250/SXB OFI37154_SXB_QBXB U CRO S0B QBXB Superbatterio New Delhi: 31 morti sospette in Toscana Da novembre 2018 a oggi. Nesso causale da accertare (ANSA) - FIRENZE, 11 SET - Salgono a 31 i casi di morti sospette in Toscana per il cosiddetto superbatterio New Delhi. E' quanto si apprende dall'Agenzia regionale di sanita' Ars. Tra novembre 2018 e il 31 agosto 2019 in Toscana il batterio, che nei pazienti con sepsi ha una mortalita' del 40%, e' stato isolato nel sangue di 75 pazienti ricoverati con patologie gravi. Tra questi ci sono stati 31 decessi ma, e' stato spiegato da fonti della Regione, questo non vuole dire, al momento, che ci sia un nesso causale automatico con la presenza del ceppo batterico: l'infezione potrebbe essere una concausa o non aver provocato la morte. Sono invece 708, al 31 agosto, i portatori del ceppo batterico ricoverati negli ospedali toscani, sui quali sono state applicate misure igieniche di contenimento. Da stamani, sul sito dell'Ars e' pubblicato il monitoraggio sulla diffusione del batterio Ndm (New Delhi Metallo beta-lactamase) in Toscana.(ANSA). ROS 11-SET-19 15:01 NNNN 

*Brexit, corte scozzese boccia sospensione parlamento Gb: illegale

MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 11.30.49


*Brexit, corte scozzese boccia sospensione parlamento Gb: illegale

*Brexit, corte scozzese boccia sospensione parlamento Gb: illegale The Guardian: governo britannico farà appello Roma, 11 set. (askanews) - I giudici della corte di appello scozzese hanno dichiarato "illegale" la decisione del premier britannico Boris Johnson di sospendere il parlamento in vista della scadenza della Brexit di ottobre. Lo scrive The Guardian. I tre giudici, presieduti da Lord Carloway, il giudice più anziano della Scozia, hanno annullato una precedente sentenza secondo cui i tribunali non avevano il potere di interferire nella decisione politica del primo ministro in parlamento.(Segue) Fth 20190911T113041Z
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 11.30.56


*Brexit, corte scozzese boccia sospensione parlamento Gb: illegale -2-

*Brexit, corte scozzese boccia sospensione parlamento Gb: illegale -2- Roma, 11 set. (askanews) - Gli avvocati che agiscono per conto di 75 deputati e lord dell'opposizione hanno sostenuto che la decisione di Johnson di sospendere il parlamento per cinque settimane è illegale e in violazione della costituzione, poiché progettata per soffocare il dibattito parlamentare e l'azione sulla Brexit. Il governo britannico farà appello contro la decisione della corte d'appello scozzese, che contraddice anche una decisione a favore di Johnson da parte di alti giudici inglesi la scorsa settimana, presso la corte suprema. La corte suprema ha già fissato un'udienza d'urgenza per esaminare i ricorsi scozzese e inglese, insieme a uno presentato a Belfast, il prossimo 17 settembre. Fth 20190911T113048Z  

= Brexit: Labour chiedera' nuovo referendum prima di elezioni =

MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 00.13.34

= Brexit: Labour chiedera' nuovo referendum prima di elezioni =

(AGI) - Londra, 11 set. - I laburisti britannici chiederanno un nuovo referendum sulla Brexit prima di una nuova elezione generale. Lo ha detto il numero due del Labour, partito di opposizione, Tom Watson, secondo quanto riporta l'Indipendent, citando il contenuto di un suo discorso. Il premier britannico Boris Johnson, bocciato dalla Camera dei Comuni nella sua richiesta di elezioni anticipate, ha escluso di chiedere un rinvio della Brexit all'Unione europea, indicando che cerchera' di trovare un accordo sui termini dell'uscita di Londra dall'Ue.(AGI) Ril 110013 SET 19 NNNN   

Brexit: Madrid, non e' possibile fare altre concessioni a Londra =

MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 12.58.10

Brexit: Madrid, non e' possibile fare altre concessioni a Londra =

(AGI/AFP) - Madrid, 11 set. - Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha invitato la Ue a non concedere a Londra ulteriori proroghe della Brexit. "Una hard Brexit, senza un accordo, e' diventata lo scenario piu' probabile", ha detto Sanchez durante un dibattito parlamentare. "Non e' possibile fare altre concessioni", ha proseguito il premier, "le istituzioni europee e gli Stati membri hanno agito con flessibilita' e buona fede fin dall'inizio, ma va messo in chiaro dal principio che non e' possibile rinegoziare l'accordo di recesso, che e' gia' stato siglato con il governo britannico". (AGI) All 111257 SET 19 NNNN