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venerdì 27 marzo 2020

#IORESTOACASA




Restare a casa 🏠 vuol dire RESTARE A CASA. Vi siete rotti i coglioni dopo 6 giorni di quarantena? Pensate come ve li romperete quando il bel visino di Conte uomo 👨 il 3 aprile in diretta streaming vi dirà che la quarantena sarà prolungata per altri 15 giorni. E sapete perché accadrà ? Perché non avete capito il significato delle parole “ stare a casa”.  👹

Vuol dire uscire UNA SOLA volta ☝(ma a settimana non al giorno) per fare la spesa  e farne magari in quantità per evitare di uscire per 100 gr di utilissimo prosciutto 🥩.E se te la fai arrivare a casa sarebbe ancora meglio. 👹

Vuol dire andare UNA SOLA volta in farmacia per prendere tutti i farmaci che ti servono. 👹

Vuol dire far pisciare il cane sul marciapiede sotto casa. E non prenderlo come scusa per raduni sociali👹

Vuol dire NON uscire, nemmeno per andare dalla mamma, dai suoceri, dagli zii, da stocazzo, manco se è domenica. Videochiamatevi o trasferitevi tutti in un’unica casa e STATECI.👨‍👩‍👧‍👦

Vuol dire NON prendere questi unici tre motivi per uscire come scusa per passeggiare e fare incontri clandestini. Pensi di eludere il sistema ma in realtà stai limitando la tua libertà futura e quella degli altri. Non siete più furbi degli altri, siete solo più COGLIONI. 😡

Siete davvero così deboli d’animo da non riuscire a stare dentro le vostre comode case , dotate di tutti i confort, per 15 giorni?
Forse pensate “ se esco e vado lì che può succedere?”, bene. Moltiplicate questo pensiero per centinaia di persone, e poi

NON PIANGETE

se il 3 aprile la quarantena sarà prolungata e dovrete fare  i conti con  il danno economico della vostra personale azienda; con il danno che avrà l’azienda del vostro capo che dovrà chiudere la saracinesca lasciandoti a casa ; con i turni massacranti che dovrete sostenere per recuperare la situazione, con i clienti che non potranno pagarvi ecc ecc 👹

La TUA singola uscita si ripercuote sull’intero sistema.

Io il 3 aprile voglio riprendere la mia vita, e probabilmente non potrò farlo a causa tua, e tua, e tua.✅ 🇮🇹 🌈

👹👹👹

Copiate ed incollate tutti

"Antonio Spada: lettera aperta di un Poliziotto in congedo al Presidente del Consiglio dei Ministri"






ANSA-FOCUS/ Merkel in difficolta', anche Berlino cerca un'intesa

VENERDÌ 27 MARZO 2020 20.51.26

>ANSA-FOCUS/ Merkel in difficolta', anche Berlino cerca un'intesa

ZCZC1903/SXA XAI35886_SXA_QBXB R EST S0A QBXB >ANSA-FOCUS/ Merkel in difficolta', anche Berlino cerca un'intesa Il no ai coronabond non e' unanime nel Paese, neanche nel governo (di Rosanna Pugliese) (ANSA) - BERLINO, 27 MAR - E' stato piu' difficile del solito quel 'nein' rivolto ieri all'Italia da Angela Merkel. La cancelliera sa bene che la situazione italiana e' gravissima e che il Paese non puo' essere certo lasciato solo. Limitarsi ad accogliere alcuni pazienti negli ospedali tedeschi non puo' certo bastare. L'Italia va sostenuta dal punto di vista economico, o un suo fallimento potrebbe trascinare con se' tutta Europa. L'intera Germania guarda da settimane con sgomento a quello che succede nel Paese che piu' ama in assoluto. E la linea del rigore non rappresenta certo tutto lo spettro politico, anzi: i Verdi ad esempio, ormai affermatisi come secondo partito da tempo, contestano ad alta voce la linea del rifiuto dei coronabond. E anche il governo sarebbe diviso. Merkel e' in quarantena dal weekend scorso. Attende a casa il test della prossima settimana per accertare di essere negativa al coronavirus (come confermato finora dai primi due). Al vertice in audio-conferenza di ieri sera la voce e' sembrata stanca, addirittura a tratti frastornata, come quando per rispondere a una domanda ha iniziato a cercare la risposta fra le sue carte. Mai successo prima. E la formulazione scelta per bocciare, almeno per il momento, i coronabond e' stata cauta: "Abbiamo detto dal lato tedesco che lo strumento preferito e' il Mes", ha riferito in seguito ai giornalisti. "Non e' unanime la linea a Berlino - rivela una fonte ben informata all'ANSA -, ne' nel governo ne' nei due partiti della Grosse Koalition. C'e' consapevolezza del fatto che l'Italia ha bisogno di aiuto. Le prossime due settimane serviranno a trovare una linea comune con i Paesi che si sono detti contrari, come Austria e Olanda. Ma anche all'interno de governo". Il Nord teme i coronabond perche' pensa che siano un cavallo di Troia per gli eurobond, "e cioe' un perenne sostegno a un indebitamento incontrollato". La cancelliera ha gia' lottato a lungo contro la la mutualizzazione del debito in passato. A partire dalla crisi finanziaria del 2008, quando i Paesi del Sud premevano per ottenere strumenti che livellassero i premi di rischio sui loro titoli di stato e frenassero la crescita dello spread. All'epoca Frau Angela si spinse anche ad escluderli in modo definitivo, fino a quando fosse stata alla guida del Paese. Ma questo e' un altro mondo. I conti comunque ha cominciato a farli la Welt che, riferendo di una Merkel "disorientata ieri di fronte all'aggressivita' di Giuseppe Conte", ha scritto: "Non si difende un principio. Si vuole evitare un nuovo carico finanziario ai contribuenti tedeschi, austriaci e olandesi. Solo per i tedeschi i coronabond o gli eurobond costerebbero 20-30 miliardi". Non tutti pero' la pensano cosi' in Germania. "Non basta certo cantare l'Inno alla Gioia al balcone per sostenere l'Italia", ha affermato la leader dei Verdi Annalena Baerbock. E l'europarlamentare ecologista Sven Giegold ha sillabato: "Il governo tedesco calpesta l'idea d'Europa con il suo grossolano no agli euorobond. Proprio nei paesi piu' colpiti dal virus la gente adesso deve percepire l'Europa". Indignazione anche nel titolo del settimanale die Zeit: "Se si lasciano cadere i membri in emergenza, l'Ue non e' degna di essere chiamata comunita'".(ANSA). PGL 27-MAR-20 20:50 NNNN

CORONAVIRUS: CIRCOLARE VIMINALE A PREFETTI, 'NO A ORDINANZE SINDACI IN CONTRASTO CON NORME STATO' =

VENERDÌ 27 MARZO 2020 13.45.11


CORONAVIRUS: CIRCOLARE VIMINALE A PREFETTI, 'NO A ORDINANZE SINDACI IN CONTRASTO CON NORME STATO' =

ADN0898 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CORONAVIRUS: CIRCOLARE VIMINALE A PREFETTI, 'NO A ORDINANZE SINDACI IN CONTRASTO CON NORME STATO' = Roma, 27 mar. - (Adnkronos) - E' online sul sito del ministero dell'Interno la circolare con la quale il VIMINALE fornisce ai prefetti indicazioni sulle novità più rilevanti previste dal decreto legge 19/2020 per l'attivita' degli uffici territoriali del governo, coinvolti in primo piano e sotto numerosi aspetti nella gestione dell'emergenza. Tra i punti evidenziati dalla circolare 26 marzo 2020, firmata dal capo di Gabinetto del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, c'è "il potere del prefetto, introdotto dall'articolo 1, comma 3, del decreto legge, di imporre, per la durata dell'emergenza, lo svolgimento delle attività che non sono oggetto di provvedimenti di sospensione in base alla nuova normativa, e delle quali sia assolutamente necessario assicurare l'effettività e la pubblica utilità". "Questo potere - ricorda la circolare - va esercitato dopo una prudente valutazione dei presupposti, ancora di più nel segno della "delicata funzione di contemperamento tra l'esigenza di garantire la continuità di servizi di pubblica utilità e il rispetto della libera iniziativa individuale, tanto che la norma stessa ha previsto espressamente la necessità della preventiva e informale consultazione delle parti sociali interessate. In tale quadro è, altresì, stabilito che, nell'ambito delle misure di cui all'art. 1, comma 2, le Regioni e i Comuni potranno dispone prescrizioni più restrittive rispetto a quelle statali, esclusivamente nell'ambito delle attività di loro competenza e senza che le stesse possano in alcun modo incidere sulle attività di rilevanza strategica per l'economia nazionale". "Si segnala, inoltre, la disposizione che precisa che i Sindaci non possono adottare, a pena di inefficacia, ordinanze contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l'emergenza in contrasto con le misure statali. Tale ultima norma recepisce la ratio dell'articolo 35 del decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9, che viene, dunque, abrogato". (segue) (Giz-Cro/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 27-MAR-20 13:45 NNNNVENERDÌ 27 MARZO 2020 13.45.11

CORONAVIRUS: CIRCOLARE VIMINALE A PREFETTI, 'NO A ORDINANZE SINDACI IN CONTRASTO CON NORME STATO' (2) =

ADN0899 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CORONAVIRUS: CIRCOLARE VIMINALE A PREFETTI, 'NO A ORDINANZE SINDACI IN CONTRASTO CON NORME STATO' (2) = (Adnkronos) - "Per quanto riguarda il sistema delle sanzioni, l' art. 4 del decreto legge innova la precedente disciplina, superando lo strumento originariamente individuato nell'art. 650 del codice penale a favore di una differenziazione tra gli illeciti. Viene operata infatti una distinzione tra le ordinarie violazioni delle misure di contenimento, - prosegue la circolare - punite con sanzioni amministrative pecuniarie e accessorie (chiusura dell'esercizio o dell'attività da 5 a 30 giorni) e la specifica violazione del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte alla misura della quarantena perché risultate positive al virus (art. 1, comma 2, lett. e), costituente reato ai sensi dell' art. 260 del Testo unico delle leggi sanitarie, come modificato dal comma 7 dello stesso art. 4 del decreto legge". "In tema di irrogazione di sanzioni, l'art. 4, comma 3, stabilisce la competenza del Prefetto in relazione alla violazione delle misure adottate con decreti presidenziali; - si legge ancora - le sanzioni per le altre violazioni sono irrogate dalle autorità che le hanno disposte, prevedendo in competenza di regioni e comuni". Nella circolare "si richiama inoltre l' attenzione sulla previsione dell'art. 4, comma 8, del decreto che, nell' affrontare le questioni di diritto intertemporale originate dalle disposizioni introdotte in materia sanzionatoria, stabilisce che le nonne che sostituiscono sanzioni penali con sanzioni amministrative si applicano anche alle violazioni commesse anteriormente alla data di entrata in vigore dello stesso decreto, prevedendo, tuttavia, una applicazione delle sanzioni amministrative nella misura minima ridotta della metà". (Giz-Cro/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 27-MAR-20 13:45 NNNN

ANSA/ Giorno piu' nero,quasi mille morti.Superati contagi Cina

VENERDÌ 27 MARZO 2020 20.24.02


>>>ANSA/ Giorno piu' nero,quasi mille morti.Superati contagi Cina

ZCZC1582/SXA XCI35541_SXA_QBXB R CRO S0A QBXB >>>ANSA/ Giorno piu' nero,quasi mille morti.Superati contagi Cina Aumento malati 'stabile' al 7%. Iss: ok misure,crescita rallenta (di Matteo Guidelli e Luca Laviola) (ANSA) - ROMA, 27 MAR - Il giorno piu' nero dell'Italia, 969 morti in 24 ore che che fanno salire il totale a 9.134, coincide con un record che solo un mese fa era impensabile e che da' la dimensione della catastrofe: il numero complessivo dei contagiati nel nostro paese ha superato quello della Cina. 86.498 sono gli italiani che hanno contratto il virus mentre i cinesi sono 81.897; ma il gigante asiatico ha un miliardo e mezzo d'abitanti e noi siamo solo 60 milioni. Ancora una volta e' la Lombardia a far schizzare i numeri verso l'alto: dei 969 morti, 541 - dunque piu' del 50% - sono nella regione che sta pagando il prezzo piu' alto, con le province di Brescia e Bergamo travolte dai decessi. Nella tragedia, pero', c'e' un dato che lascia intravedere uno spiraglio di luce: anche oggi la curva di crescita dei nuovi malati - se ne sono registrati 4.401 che portano il totale a 66.414 - e' rimasta 'stabile' e in linea con i giorni precedenti. Dal 23 marzo, infatti, l'incremento giornaliero dei malati oscilla tra il 7 e l'8%, mentre una settimana fa si attestava attorno al 13-15%. Percentuali e numeri che fanno dire sia al presidente dell'Iss Silvio Brusaferro sia a quello del Consiglio Superiore di Sanita' Franco Locatelli che siamo di fronte ad un "rallentamento della crescita". "Stiamo osservando segnali chiari di efficacia delle misure di contenimento, ma non bisogna deflettere dalle misure di distanziamento sociale" dicono gli esperti rendendo poi ufficiale quello che ormai hanno gia' capito tutti gli italiani: il 3 aprile non finira' la quarantena del paese. "Sara' inevitabile, non siamo in una fase marcatamente declinante ma in una fase di contenimento". Ed anche dopo, quando la curva iniziera' a scendere, bisognera' immaginare "alcuni mesi in cui adottare misure attente". Ci vorra' tempo, dunque. Nel frattempo la sfida piu' immediata e' ancora quella di rinforzare piu' possibile le terapie intensive. Perche', ormai e' evidente, e' un rischio concreto quello di non riuscire piu' a garantire a tutti un'assistenza adeguata. Il commissario Domenico Arcuri ha promesso che il numero dei respiratori "crescera' fortemente nei prossimi giorni" e ha annunciato che saranno i militari, con camion ed elicotteri, a distribuire i materiali sanitari in modo da accelerare i tempi di consegna. E pero' non e' ancora chiaro quanti finora ne sono stati consegnati alle Regioni, che continuano a protestare: Arcuri oggi ha parlato di 242 ventilatori consegnati negli ultimi 2 giorni e 9,6 milioni di mascherine. Qualche giorno fa aveva poi fornito altri numeri: 825 ventilatori consegnati dall'inizio dell'emergenza al 23 marzo. Ma manca il dato complessivo, perche' questi numeri non tengono conto dei ventilatori acquistati da Consip - nei confronti della quale Arcuri ha negato vi siano frizioni ringraziando per quanto fatto finora - e di quelli acquisiti direttamente dalla protezione civile. Quello che invece e' chiarissimo e' che sono ancora pochi rispetto alle esigenze. Per questo il commissario ha invitato le Regioni a provvedere direttamente agli acquisti definendo quelli dello Stato come "complementari e in qualche modo suppletivi". Ma era stato proprio il governo all'inizio dell'emergenza a volere la centralizzazione degli acquisti. Intanto gli italiani sembrano aver finalmente recepito l'indicazione di spostarsi solo per casi di estrema necessita', probabilmente anche grazie all'aumento delle sanzioni per chi viola i divieti. Le denunce sono calate dalle 8.300 di martedi' alle 5.800 di mercoledi' - primo giorno di validita' del decreto - alle 1.700 di ieri, 129 delle quali a persone che hanno violato la quarantena. Dal Viminale sono poi partite nuove indicazioni ai prefetti: viene ribadito che i sindaci non possono adottare ordinanze in contrasto con le misure statali e si ricorda ai rappresentanti del governo sul territorio che possono imporre lo svolgimento di attivita' essenziali e di pubblica utilita' nel caso in cui vi sia un rifiuto da parte del titolare. (ANSA) GUI-LAL 27-MAR-20 20:23 NNNN

[XINHUA] Coronavirus: 'Wuhan non e' piu' ad alto rischio'


--CORONAVIRUS. 969 MORTI, DATO PIU' ALTO DALL'INIZIO DELLA CRISI





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CORONAVIRUS. MADRE POLIZIOTTO CUCE MASCHERINE DONATE A QUESTURA POTENZA /FOTO