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domenica 14 febbraio 2021
M5s: 'rivolta' fra i senatori. Crimi, mai trattato su ministri =
ASTENSIONE? MEGLIO UN NO NETTO E PRECISO!
DOMENICA 14 FEBBRAIO 2021 00.11.42
= M5s: 'rivolta' fra i senatori. Crimi, mai trattato su ministri =
(AGI) - Roma, 13 feb. - Si e' aggiornata a domani, nel primo pomeriggio, l'assemblea M5s del Senato al termine di una riunione in cui sono volate 'botte da orbi', secondo quanto si apprende. Una parte nutrita del gruppo avrebbe messo da parte ogni remora verso i vertici del Movimento per criticare metodo e merito nel cammino che ha portato all'appoggio del governo Draghi. Sarebbero una ventina se non 39 su 92, veniva spiegato oggi, gli eletti che a palazzo Madama sono orientati sul no alla fiducia. Un numero maggiore, secondo fonti qualificate - quasi la meta' del gruppo - se si calcolano anche i senatori orientati ad astenersi. Il capo politico, Vito Crimi, secondo quanto si e' appreso, ha spiegato che chi votera' in modo difforme rispetto alla volonta' manifestata dalla maggioranza degli attivisti su Rousseau verra' espulso. Ma di fronte ad una 'fronda' sempre piu' consistente si sta cercando una mediazione per non arrivare a mercoledi' - giorno in cui Draghi presentera' il suo programma in Senato - spaccati. In diversi, infatti, in un fuoco di fila di interventi, avrebbero sottolineato di volere, in ogni caso, rimanere fedeli ai propri principi osservando che non e' questo il governo che potra' fare le cose che servono al Paese. Sullo sfondo, anche se per qualcuno e' prematuro, si staglia l'i
= M5s: 'rivolta' fra i senatori. Crimi, mai trattato su ministri =
(AGI) - Roma, 13 feb. - Si e' aggiornata a domani, nel primo pomeriggio, l'assemblea M5s del Senato al termine di una riunione in cui sono volate 'botte da orbi', secondo quanto si apprende. Una parte nutrita del gruppo avrebbe messo da parte ogni remora verso i vertici del Movimento per criticare metodo e merito nel cammino che ha portato all'appoggio del governo Draghi. Sarebbero una ventina se non 39 su 92, veniva spiegato oggi, gli eletti che a palazzo Madama sono orientati sul no alla fiducia. Un numero maggiore, secondo fonti qualificate - quasi la meta' del gruppo - se si calcolano anche i senatori orientati ad astenersi. Il capo politico, Vito Crimi, secondo quanto si e' appreso, ha spiegato che chi votera' in modo difforme rispetto alla volonta' manifestata dalla maggioranza degli attivisti su Rousseau verra' espulso. Ma di fronte ad una 'fronda' sempre piu' consistente si sta cercando una mediazione per non arrivare a mercoledi' - giorno in cui Draghi presentera' il suo programma in Senato - spaccati. In diversi, infatti, in un fuoco di fila di interventi, avrebbero sottolineato di volere, in ogni caso, rimanere fedeli ai propri principi osservando che non e' questo il governo che potra' fare le cose che servono al Paese. Sullo sfondo, anche se per qualcuno e' prematuro, si staglia l'i
potesi, di fonte ad uno scontro - in cui l'alternativa sarebbe essere cacciati da M5s o uscirne - di creare una possibile componente nel gruppo Misto o la nascita di un nuovo gruppo. Dovendo tenere conto del nuovo regolamento di palazzo Madama, ci sarebbe la possibilita' di agganciarsi ad uno dei simboli elettorali che sono stati presentati, anche se non viene spiegato quali potrebbero essere. (AGI)Mao (Segue) 140011 FEB 21 NNNN
DOMENICA 14 FEBBRAIO 2021 00.11.42
= M5s: 'rivolta' fra i senatori. Crimi, mai trattato su ministri (2)=
(AGI) - Roma, 14 feb. - Durante la riunione, peraltro, convocata dal direttivo solo dopo che un terzo dei senatori ne ha fatto richiesta, c'e' chi ha chiesto di fare votare il gruppo sull'adesione o meno al nuovo esecutivo. Richiesta che non sarebbe stata accolta. E c'e' stato chi - il senatore Crucioli - ha ribadito di non riconoscere la legittimita' del quesito messo in votazione su Rousseau. Ai parlamentari Vito Crimi ha spiegato, si apprende ancora, che non c'e' stata alcuna trattativa con il premier Draghi sui nomi dei ministri: la lista e' arrivata gia' pronta con una telefonata ai partiti. Crimi avrebbe sottolineato che e' stato Grillo ad avere avuto l'intuizione di puntare all'impronta da dare al nuovo esecutivo, tenendo ben fermi si temi fondati del Movimento 5 stelle per metterne in atto i principi. Ad esempio quello della transizione ecologica. Una direzione, questa, su cui era necessario avere garanzie, avere la certezza che si concretizzasse, prima di poter sottoporre agli iscritti la richiesta di esprimersi su un si' o un no a Draghi. Non solo, lo stesso Crimi ha sottolineato l'importanza del ruolo di M5s al governo, non senza tralasciare il fatto che sia il neo ministro Roberto Cingolani, alla guida del nuovo dicastero dell'Ambiente - con tutte le competenze in piu' che gli sono state trasferite - che il neo ministro Enrico Giovannini vengono calcolati, anche se non strettamente 'grillini', in quota M5s. Per Cingolani, e' stato lo steso Grillo a farne il nome e si tratta di persona di indiscutibile spessore, come Giovannini portavoce dell'Alleanza per lo sviluppo sostenibile. Le scelte di Draghi , insomma, non sono state casuali, ma hanno seguito un disegno preciso, anche per quanto riguarda il ministero dell'Agricoltura affidato a Stefano Patuanelli. E' un dicastero la cui competenza rientra nell'ambito della transizione ambientale e degli investimenti che vi si posso fare. Quanto alla riconferma degli altri ministri, sarebbe stato sottolineato, conferma la bonta' del lavoro svolto fin qui svolto. Nell'assemblea dei deputati M5s, prorogatasi fino alla tarda serata, c'e' stato chi come Giuseppe Brescia avrebbe sottolineato l'importanza del lavoro delle commissioni per fare comprendere quanto M5s sia determinante. E anche a Montecitorio non manca chi e' orientato sul no alla fiducia.(AGI)Mao 140011 FEB 21 NNNN
= M5s: 'rivolta' fra i senatori. Crimi, mai trattato su ministri (2)=
(AGI) - Roma, 14 feb. - Durante la riunione, peraltro, convocata dal direttivo solo dopo che un terzo dei senatori ne ha fatto richiesta, c'e' chi ha chiesto di fare votare il gruppo sull'adesione o meno al nuovo esecutivo. Richiesta che non sarebbe stata accolta. E c'e' stato chi - il senatore Crucioli - ha ribadito di non riconoscere la legittimita' del quesito messo in votazione su Rousseau. Ai parlamentari Vito Crimi ha spiegato, si apprende ancora, che non c'e' stata alcuna trattativa con il premier Draghi sui nomi dei ministri: la lista e' arrivata gia' pronta con una telefonata ai partiti. Crimi avrebbe sottolineato che e' stato Grillo ad avere avuto l'intuizione di puntare all'impronta da dare al nuovo esecutivo, tenendo ben fermi si temi fondati del Movimento 5 stelle per metterne in atto i principi. Ad esempio quello della transizione ecologica. Una direzione, questa, su cui era necessario avere garanzie, avere la certezza che si concretizzasse, prima di poter sottoporre agli iscritti la richiesta di esprimersi su un si' o un no a Draghi. Non solo, lo stesso Crimi ha sottolineato l'importanza del ruolo di M5s al governo, non senza tralasciare il fatto che sia il neo ministro Roberto Cingolani, alla guida del nuovo dicastero dell'Ambiente - con tutte le competenze in piu' che gli sono state trasferite - che il neo ministro Enrico Giovannini vengono calcolati, anche se non strettamente 'grillini', in quota M5s. Per Cingolani, e' stato lo steso Grillo a farne il nome e si tratta di persona di indiscutibile spessore, come Giovannini portavoce dell'Alleanza per lo sviluppo sostenibile. Le scelte di Draghi , insomma, non sono state casuali, ma hanno seguito un disegno preciso, anche per quanto riguarda il ministero dell'Agricoltura affidato a Stefano Patuanelli. E' un dicastero la cui competenza rientra nell'ambito della transizione ambientale e degli investimenti che vi si posso fare. Quanto alla riconferma degli altri ministri, sarebbe stato sottolineato, conferma la bonta' del lavoro svolto fin qui svolto. Nell'assemblea dei deputati M5s, prorogatasi fino alla tarda serata, c'e' stato chi come Giuseppe Brescia avrebbe sottolineato l'importanza del lavoro delle commissioni per fare comprendere quanto M5s sia determinante. E anche a Montecitorio non manca chi e' orientato sul no alla fiducia.(AGI)Mao 140011 FEB 21 NNNN
M5s: Lezzi, nuovo voto su Rousseau o diro' no alla fiducia =
DOMENICA 14 FEBBRAIO 2021 08.40.44
M5s: Lezzi, nuovo voto su Rousseau o diro' no alla fiducia =
(AGI) - Roma, 14 feb. - La senatrice M5s Barbara Lezzi insiste per un nuovo voto su Rousseau sulla fiducia al governo Draghi e avverte che se non ci fosse e' pronta a dire no all'esecutivo. "Il quesito parlava del superministero. Gli iscritti hanno votato su altro, quindi la consultazione va ripetuta. Lo Statuto lo consente, entro cinque giorni dalla precedente votazione", dice Lezzi, che in un'intervista al 'Fatto quotidiano' ipotizza: "Possiamo sempre optare per l'astensione, e i ministri possono fare un passo di lato. Il governo partirebbe e noi lo valuteremmo su ogni provvedimento, potendo incidere. In questo esecutivo siamo minoranza, non abbiamo peso", sostiene Lezzi, che non fa previsioni su quanti no alla fiducia potrebbero venire dai banchi M5s del Senato: "Non faccio numeri e nomi, parlo per me. Se non si rivotasse non mi sentirei vincolata, dato che il quesito era erroneo". Quanto alla scissione, "non esiste. Io sono e mi sento del Movimento. Ma questo governo per noi e' un suicidio", afferma Lezzi. (AGI)Rap 140839 FEB 21 NNNN
M5s: Lezzi, nuovo voto su Rousseau o diro' no alla fiducia =
(AGI) - Roma, 14 feb. - La senatrice M5s Barbara Lezzi insiste per un nuovo voto su Rousseau sulla fiducia al governo Draghi e avverte che se non ci fosse e' pronta a dire no all'esecutivo. "Il quesito parlava del superministero. Gli iscritti hanno votato su altro, quindi la consultazione va ripetuta. Lo Statuto lo consente, entro cinque giorni dalla precedente votazione", dice Lezzi, che in un'intervista al 'Fatto quotidiano' ipotizza: "Possiamo sempre optare per l'astensione, e i ministri possono fare un passo di lato. Il governo partirebbe e noi lo valuteremmo su ogni provvedimento, potendo incidere. In questo esecutivo siamo minoranza, non abbiamo peso", sostiene Lezzi, che non fa previsioni su quanti no alla fiducia potrebbero venire dai banchi M5s del Senato: "Non faccio numeri e nomi, parlo per me. Se non si rivotasse non mi sentirei vincolata, dato che il quesito era erroneo". Quanto alla scissione, "non esiste. Io sono e mi sento del Movimento. Ma questo governo per noi e' un suicidio", afferma Lezzi. (AGI)Rap 140839 FEB 21 NNNN
GOVERNO. CAPOGRUPPO M5S ARS: NOSTRI PARLAMENTARI NON VOTINO FIDUCIA
DOMENICA 14 FEBBRAIO 2021 12.50.28
GOVERNO. CAPOGRUPPO M5S ARS: NOSTRI PARLAMENTARI NON VOTINO FIDUCIA
DIR0078 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT GOVERNO. CAPOGRUPPO M5S ARS: NOSTRI PARLAMENTARI NON VOTINO FIDUCIA DE CARO: "SICILIA FUORI DA ESECUTIVO SBILANCIATO VERSO IL NORD" (DIRE) Palermo, 14 feb. - "Disattesi cio' che era stato postulato su Rousseau e le aspettative di Mattarella per un governo di alto profilo: l'esecutivo Draghi non ci ispira la minima fiducia, spero vivamente che non gliela votino i nostri colleghi a Roma". Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars, Giovanni Di Caro. "Con l'assegnazione alla Lega del ministero dello Sviluppo economico - dice Di Caro - il ministero della Transizione ecologica decantato su Rousseau, che ha convinto parecchi iscritti al movimento a votare si', si puo' considerare morto in culla. Per quanto concerne la lista dei ministri, dico che sono profondamente deluso solo per usare un eufemismo. Ci sono aggettivi nettamente piu' calzanti, ma che preferisco non usare per educazione. Non credo proprio, poi, che quando Mattarella auspicava ministri d'alto profilo immaginasse un esecutivo del genere, che, tra l'altro, si candida a far diventare voragine il solco, gia' profondissimo, esistente tra Nord e Sud. L'avere completamente escluso la Sicilia dalla lista dei ministri e' un fatto imperdonabile che non puo' essere compensato da eventuali nomine di viceministri e sottosegretari. Si e' passati da un governo a trazione centro-meridionale ad uno spiccatamente sbilanciato verso il Nord, e il fatto che questo avvenga ora che ci sono i soldi del recovery fund da spendere non ci lascia per nulla tranquilli. La partita per la composizione dell'Esecutivo - conclude Di Caro - andava giocata in tutt'altro modo, coinvolgendo anche i nostri parlamentari alla prima legislatura, che sono stati tagliati fuori da tutto. A Conte va il nostro ringraziamento e la nostra riconoscenza per quello che ha fatto durante la sua permanenza a Palazzo Chigi e per non aver accettato poltrone in questo esecutivo. Per noi resta un serio interlocutore". (Com/Sac/ Dire) 12:49 14-02-21 NNNN
GOVERNO. CAPOGRUPPO M5S ARS: NOSTRI PARLAMENTARI NON VOTINO FIDUCIA
DIR0078 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT GOVERNO. CAPOGRUPPO M5S ARS: NOSTRI PARLAMENTARI NON VOTINO FIDUCIA DE CARO: "SICILIA FUORI DA ESECUTIVO SBILANCIATO VERSO IL NORD" (DIRE) Palermo, 14 feb. - "Disattesi cio' che era stato postulato su Rousseau e le aspettative di Mattarella per un governo di alto profilo: l'esecutivo Draghi non ci ispira la minima fiducia, spero vivamente che non gliela votino i nostri colleghi a Roma". Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars, Giovanni Di Caro. "Con l'assegnazione alla Lega del ministero dello Sviluppo economico - dice Di Caro - il ministero della Transizione ecologica decantato su Rousseau, che ha convinto parecchi iscritti al movimento a votare si', si puo' considerare morto in culla. Per quanto concerne la lista dei ministri, dico che sono profondamente deluso solo per usare un eufemismo. Ci sono aggettivi nettamente piu' calzanti, ma che preferisco non usare per educazione. Non credo proprio, poi, che quando Mattarella auspicava ministri d'alto profilo immaginasse un esecutivo del genere, che, tra l'altro, si candida a far diventare voragine il solco, gia' profondissimo, esistente tra Nord e Sud. L'avere completamente escluso la Sicilia dalla lista dei ministri e' un fatto imperdonabile che non puo' essere compensato da eventuali nomine di viceministri e sottosegretari. Si e' passati da un governo a trazione centro-meridionale ad uno spiccatamente sbilanciato verso il Nord, e il fatto che questo avvenga ora che ci sono i soldi del recovery fund da spendere non ci lascia per nulla tranquilli. La partita per la composizione dell'Esecutivo - conclude Di Caro - andava giocata in tutt'altro modo, coinvolgendo anche i nostri parlamentari alla prima legislatura, che sono stati tagliati fuori da tutto. A Conte va il nostro ringraziamento e la nostra riconoscenza per quello che ha fatto durante la sua permanenza a Palazzo Chigi e per non aver accettato poltrone in questo esecutivo. Per noi resta un serio interlocutore". (Com/Sac/ Dire) 12:49 14-02-21 NNNN
GOVERNO. CABRAS-CRUCIOLI (M5S): VOTEREMO NO ALLA FIDUCIA
DOMENICA 14 FEBBRAIO 2021 14.42.02
GOVERNO. CABRAS-CRUCIOLI (M5S): VOTEREMO NO ALLA FIDUCIA
DIR0119 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT GOVERNO. CABRAS-CRUCIOLI (M5S): VOTEREMO NO ALLA FIDUCIA (DIRE) Roma, 14 feb. - "Io non ci sto. Votero' No alla fiducia al governo Draghi. Un appoggio a Draghi e' qualcosa che non puo' trovare una mediazione. Sara' un No convinto. Il Movimento e' in grandissima crisi. La nostra scelta e' per l'opposizione. Vorremmo trascinare l'intero Movimento in questa scelta, chiedendo anche i ritirare i ministri. Ma questa sara' una scelta difficile da far passare per una dirigenza che ha accettato passivamente tutti i passaggi che ci hanno portato a questa capitolazione. Ci siamo venduti per un piatto di lenticchie. Se non si trovera' un accordo tra di noi, il Movimento 5 Stelle si spacchera'. E non escludo che possiamo essere perfino la maggioranza contrari a Draghi". Cosi' il deputato Pino Cabras del M5S, a Radio Popolare. Stessa linea per il senatore Mattia Crucioli: "Io votero' sicuramente No. In questo momento in cui ci sono problemi gravissimi nel Paese, l'evetuale espulsione dal Movimento e' l'ultima delle mie preoccupazioni. Se non saremo tutti a opporci, spero almeno che ci sia un gruppo tale da fare un'opposizione organizzata, anche eventualmente nelle forme di un altro gruppo parlamentare. O anche, se ci saranno i numeri e la possibilita' di utilizzare un simbolo, anche formare un'alternativa. Una mediazione tra noi si Draghi e' molto difficile". (Com/Lum/ Dire) 14:41 14-02-21 NNNN
GOVERNO. CABRAS-CRUCIOLI (M5S): VOTEREMO NO ALLA FIDUCIA
DIR0119 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT GOVERNO. CABRAS-CRUCIOLI (M5S): VOTEREMO NO ALLA FIDUCIA (DIRE) Roma, 14 feb. - "Io non ci sto. Votero' No alla fiducia al governo Draghi. Un appoggio a Draghi e' qualcosa che non puo' trovare una mediazione. Sara' un No convinto. Il Movimento e' in grandissima crisi. La nostra scelta e' per l'opposizione. Vorremmo trascinare l'intero Movimento in questa scelta, chiedendo anche i ritirare i ministri. Ma questa sara' una scelta difficile da far passare per una dirigenza che ha accettato passivamente tutti i passaggi che ci hanno portato a questa capitolazione. Ci siamo venduti per un piatto di lenticchie. Se non si trovera' un accordo tra di noi, il Movimento 5 Stelle si spacchera'. E non escludo che possiamo essere perfino la maggioranza contrari a Draghi". Cosi' il deputato Pino Cabras del M5S, a Radio Popolare. Stessa linea per il senatore Mattia Crucioli: "Io votero' sicuramente No. In questo momento in cui ci sono problemi gravissimi nel Paese, l'evetuale espulsione dal Movimento e' l'ultima delle mie preoccupazioni. Se non saremo tutti a opporci, spero almeno che ci sia un gruppo tale da fare un'opposizione organizzata, anche eventualmente nelle forme di un altro gruppo parlamentare. O anche, se ci saranno i numeri e la possibilita' di utilizzare un simbolo, anche formare un'alternativa. Una mediazione tra noi si Draghi e' molto difficile". (Com/Lum/ Dire) 14:41 14-02-21 NNNN
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