Putin: se l'Europa desidera guerra, noi siamo pronti fin da ora-VIDEO Putin: se l'Europa desidera guerra, noi siamo pronti fin da ora-VIDEO Il leader del Cremlino accusa l'Ue di voler ostacolare un accordo Roma, 2 dic. (askanews) - Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia è "pronta" alla guerra se l'Europa la vorrà, accusando l'Ue di cercare di ostacolare un accordo sul conflitto in Ucraina. "Non abbiamo intenzione di entrare in guerra con l'Europa, ma se l'Europa improvvisamente lo volesse e iniziassese, noi siamo pronti fin da ora", ha dichiarato Putin prima dei colloqui con l'inviato statunitense Steve Witkoff e il genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner arrivati a Mosca. "Non ci possono essere dubbi al riguardo" ha ribadito il presidente russo. Il video su www.askanews.it Lua 20251202T174552Z
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martedì 2 dicembre 2025
NTW Press - Putin: "Se l'Europa vuole la guerra siamo pronti. Subito"
NTW Press - Putin: "Se l'Europa vuole la guerra siamo pronti. Subito"
Putin: "Se l'Europa vuole la guerra siamo pronti. Subito"
Prima di ricevere gli inviati Usa, il presidente russo torna ad attaccare l'UE: "Si è esclusa dal processo di pace"

Martedì 02 Dicembre 2025 17:56
"L'Europa sta ostacolando il processo di pace. Se vogliono la guerra noi siamo pronti. Subito".
Il presidente russo Vladimir Putin è tornato ad attaccare l'Europa e a definire il ruolo del Vecchio Continente nei negoziati sulla guerra in Ucraina. A poche ore dall'incontro al Cremlino con gli emissari statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner, il leader russo ha dichiarato che l'Unione Europea "si è esclusa da sola dal processo di risoluzione del conflitto".
Secondo Putin, i governi europei sarebbero ancora ancorati alla "tesi della sconfitta strategica della Russia", un approccio che – a suo dire – avrebbe reso impossibile un coinvolgimento costruttivo nei colloqui di pace.
L'accusa all'Europa: "Ostacola gli sforzi di Washington"
Nel corso delle dichiarazioni rilanciate dalle agenzie russe, Putin ha sostenuto che i Paesi europei stiano "ostacolando gli sforzi dell'amministrazione statunitense e del presidente Donald Trump" volti a favorire una soluzione negoziata.
Secondo il Cremlino, le proposte avanzate dall'Europa conterrebbero condizioni inaccettabili per Mosca e avrebbero l'unico scopo di "bloccare il processo di pace".
Il presidente russo ha ribadito che la Russia "non ha intenzione di combattere contro l'Europa", pur aggiungendo che Mosca sarebbe "pronta fin da ora" a fronteggiare qualsiasi escalation:
"Se l'Europa decidesse improvvisamente di dichiararci guerra, la situazione potrebbe precipitare molto rapidamente".
Mar Nero, nuove minacce: "Isoleremo l'Ucraina dal mare"
Tra i temi affrontati, anche gli attacchi alle navi commerciali nel Mar Nero attribuiti da Mosca alle forze ucraine. Putin ha avvertito che, qualora tali azioni continuassero, la Russia sarebbe pronta a una risposta "radicale", arrivando – secondo le sue parole – a "isolare l'Ucraina dal mare".
Allo stesso tempo, il presidente russo ha minimizzato la definizione del conflitto:
"La Russia agisce in Ucraina in modo chirurgico. Non si tratta di una guerra nel senso letterale del termine".
Gli emissari USA a Mosca e la prospettiva dei negoziati
La visita di Witkoff e Kushner al Cremlino ha attirato grande attenzione internazionale. Secondo fonti citate dalla CNN, prima dei colloqui gli inviati statunitensi hanno avuto un incontro informale in piazza Rossa con il consigliere del Cremlino Kirill Dmitriev. Dopo il confronto con Putin, una delegazione ucraina potrebbe incontrare gli stessi emissari in una fase successiva.
Zelensky: "Ora più che mai c'è la possibilità di porre fine alla guerra"
Alle parole di Putin fanno da contraltare quelle del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che, in visita ufficiale in Irlanda, ha parlato di uno dei momenti "più difficili ma anche più ottimistici" dall'inizio dell'invasione russa.
Zelensky ha confermato l'esistenza di una nuova bozza del piano di pace composta da 20 punti, elaborata nei recenti incontri di Ginevra e in Florida, pur precisando che "alcuni aspetti devono ancora essere risolti".
Secondo il leader ucraino, gli sforzi diplomatici statunitensi potrebbero aprire una "chance reale" per mettere fine al conflitto "in modo decente e dignitoso".
Putin: "Se l'Europa vuole la guerra siamo pronti. Subito"
Prima di ricevere gli inviati Usa, il presidente russo torna ad attaccare l'UE: "Si è esclusa dal processo di pace"

Martedì 02 Dicembre 2025 17:56
"L'Europa sta ostacolando il processo di pace. Se vogliono la guerra noi siamo pronti. Subito".
Il presidente russo Vladimir Putin è tornato ad attaccare l'Europa e a definire il ruolo del Vecchio Continente nei negoziati sulla guerra in Ucraina. A poche ore dall'incontro al Cremlino con gli emissari statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner, il leader russo ha dichiarato che l'Unione Europea "si è esclusa da sola dal processo di risoluzione del conflitto".
Secondo Putin, i governi europei sarebbero ancora ancorati alla "tesi della sconfitta strategica della Russia", un approccio che – a suo dire – avrebbe reso impossibile un coinvolgimento costruttivo nei colloqui di pace.
L'accusa all'Europa: "Ostacola gli sforzi di Washington"
Nel corso delle dichiarazioni rilanciate dalle agenzie russe, Putin ha sostenuto che i Paesi europei stiano "ostacolando gli sforzi dell'amministrazione statunitense e del presidente Donald Trump" volti a favorire una soluzione negoziata.
Secondo il Cremlino, le proposte avanzate dall'Europa conterrebbero condizioni inaccettabili per Mosca e avrebbero l'unico scopo di "bloccare il processo di pace".
Il presidente russo ha ribadito che la Russia "non ha intenzione di combattere contro l'Europa", pur aggiungendo che Mosca sarebbe "pronta fin da ora" a fronteggiare qualsiasi escalation:
"Se l'Europa decidesse improvvisamente di dichiararci guerra, la situazione potrebbe precipitare molto rapidamente".
Mar Nero, nuove minacce: "Isoleremo l'Ucraina dal mare"
Tra i temi affrontati, anche gli attacchi alle navi commerciali nel Mar Nero attribuiti da Mosca alle forze ucraine. Putin ha avvertito che, qualora tali azioni continuassero, la Russia sarebbe pronta a una risposta "radicale", arrivando – secondo le sue parole – a "isolare l'Ucraina dal mare".
Allo stesso tempo, il presidente russo ha minimizzato la definizione del conflitto:
"La Russia agisce in Ucraina in modo chirurgico. Non si tratta di una guerra nel senso letterale del termine".
Gli emissari USA a Mosca e la prospettiva dei negoziati
La visita di Witkoff e Kushner al Cremlino ha attirato grande attenzione internazionale. Secondo fonti citate dalla CNN, prima dei colloqui gli inviati statunitensi hanno avuto un incontro informale in piazza Rossa con il consigliere del Cremlino Kirill Dmitriev. Dopo il confronto con Putin, una delegazione ucraina potrebbe incontrare gli stessi emissari in una fase successiva.
Zelensky: "Ora più che mai c'è la possibilità di porre fine alla guerra"
Alle parole di Putin fanno da contraltare quelle del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che, in visita ufficiale in Irlanda, ha parlato di uno dei momenti "più difficili ma anche più ottimistici" dall'inizio dell'invasione russa.
Zelensky ha confermato l'esistenza di una nuova bozza del piano di pace composta da 20 punti, elaborata nei recenti incontri di Ginevra e in Florida, pur precisando che "alcuni aspetti devono ancora essere risolti".
Secondo il leader ucraino, gli sforzi diplomatici statunitensi potrebbero aprire una "chance reale" per mettere fine al conflitto "in modo decente e dignitoso".
“La Russia non intende combattere con i paesi europei, ma se l'Europa inizierà la guerra, la Russia è pronta a farlo immediatamente…”
ha dichiarato Vladimir Putin.
ha dichiarato Vladimir Putin.
Qui non può esserci alcun dubbio.
Se l'Europa volesse improvvisamente iniziare una guerra con noi, penso che si verificherebbe molto rapidamente.
Non è l'Ucraina.
Con l'Ucraina agiamo in modo chirurgico, con cura.
Così?
Non è una guerra nel senso moderno del termine.
Se l'Europa volesse improvvisamente iniziare la sua guerra e la iniziasse, si verificherebbe molto rapidamente una situazione in cui a Mosca non ci saranno più persone con cui negoziare…
“L’Europa continua a vivere nell'illusione di infliggere alla Russia un colpo strategico, anche se sa che è impossibile,”
ha sottolineato Vladimir Putin.


"L'ufficio stampa del Servizio di intelligence estero russo riferisce che, secondo le informazioni ricevute dall'SVR, la Francia continua a valutare le opzioni per un coinvolgimento diretto nel conflitto ucraino. Questo è, in particolare, lo scopo del decreto governativo n. 2025-1030 del 31 ottobre 2025, che autorizza l'impiego di compagnie militari private per fornire assistenza a "un paese terzo coinvolto in un conflitto armato".
Anche l'osservatore europeo più distratto non ha dubbi a quale paese si riferisca. Le forze di difesa aerea mobili dell'Ucraina e i pochi F-16 a sua disposizione non sono in grado di intercettare i bersagli aerei russi.
Padroneggiare il Mirage e altri velivoli richiede tempo e alti livelli di competenza.
Per questo motivo, Kiev avrà bisogno di compagnie militari private straniere dotate di moderni armamenti occidentali, principalmente francesi.
Tuttavia, Parigi non dovrebbe illudersi di prendersi carta bianca e, al contempo, di sottrarsi alla responsabilità del coinvolgimento delle sue forze armate nel conflitto.
La presenza di compagnie militari private francesi in Ucraina, modestamente definite nel decreto sopracitato come "operatori di riferimento" del Ministero delle Forze Armate, sarà considerata da Mosca come una partecipazione diretta della Francia alle operazioni militari contro la Russia.
Di conseguenza, le compagnie militari private francesi diventeranno il principale obiettivo legittimo delle Forze Armate russe."

PS: Il galletto micron è avvisato: deve mandare anche i sacchi neri
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