SALUTE. OBESITÀ, PER COMBATTERLA ARRIVA LA CUCINA WELLNESS
CUOCHI E MEDICI PRESENTANO LE LINEE GUIDA CULINARIE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 apr. - Dieta Mediterranea e
radicata cultura del buon cibo non ci mettono al riparo dalla
malattia del benessere. In Italia, infatti, secondo l'ultimo
rapporto Osservasalute, una persona su due e' sovrappeso e, dato
ancora piu' preoccupante, a soffrire per i chili in eccesso sono
soprattutto i bambini. E se cattive abitudini alimentari e pasti
fuori casa sono le cause principali di questa vera e propria
malattia, essi possono diventare anche il rimedio. Il sogno di
tutti noi - andare al ristorante, sedersi, pensare solo a godere,
sapendo che alla nostra salute, alla linea e al benessere ci ha
pensato il Cuoco - oggi non e' piu' un miraggio.
Ne e' convinta Chiara Manzi, dietista, presidente dell'Assic,
Associazione per la sicurezza nutrizionale in cucina e presidente
della Cucina Wellness, un ponte tra mondo degli chef e mondo
scientifico, che ha promosso il primo 'Corso di Specializzazione
in Cucina Wellness', riservato ai cuochi professionisti.
"Oggi- ha spiegato- tutti abbiamo qualche nozione di
alimentazione e salute, sappiamo che ci sono alimenti che fanno
bene e altri che fanno male. Ma ancora pochi sono consapevoli del
fatto che la salute passa soprattutto dalle quantita', dagli
abbinamenti e dai metodi di cottura. Se e' la dose che fa il
veleno, possiamo dire anche che l'elisir puo' diventare dannoso
se assunto in quantita' eccessive".
Cucina Wellness traduce il linguaggio scientifico in linee
guida culinarie con il supporto scientifico dell'Assic,
associazione promotrice del progetto 'La Cucina del benessere per
la sicurezza nutrizionale nella ristorazione collettiva e
commerciale', patrocinato dal ministero della Salute. Il progetto
permette a tutti i ristoranti di certificarsi 'Cucina Wellness'
attraverso al formazione continua dei cuochi e la creazione di
ricette calibrate per essere sicure, golose e antiaging.
E per fare tutto questo, dall'11 al 15 aprile un gruppo di
chef si barrica nella cucina del ristorante 'L'Archeologia' di
Roma alla scoperta delle basi scientifiche della cucina Wellness,
guidati da Chiara Manzi e dai cuochi Wellness, Pasquale
D'Ambrosio e Walter De Falco. Il ristorante alla fine del corso
entrera' nel circuito dei 'Ristoranti Cucina Wellness', e
mettera' in carta piatti contrassegnati dal Tricuore, simbolo di
passione per salute e gusto.
"La mia continua voglia di ricerca, di novita', mi ha fatto
diventare cuoco Wellness dove lo stimolo va oltre la cucina- dice
Walter De Falco- Non contano solo le calorie, si entra nel
benessere passando per il palato. Il marchio del Tricuore
rappresenta per me scienza, etica e amore: la scienza e' il
prodotto al 60%, l'etica e' la tecnica al 30% e lo chef e'
l'amore al 10%. Con queste percentuali come si fa a sbagliare una
ricetta? Credo che un cliente che si affidi al Tricuore sia
tutelato in tutti i sensi".
"Oggi i cuochi hanno voglia di rinnovarsi, di aggiornarsi, di
esprimere la loro creativita' per incontrare le esigenze del
consumatore" dice Chiara Manzi, dietista ideatrice della Cucina
Wellness "Il Cuoco Wellness Certificato e' il professionista
sempre aggiornato su nutrizione culinaria, crea piatti golosi
pensati per far bene ai clienti".
La cucina Wellness, identificata dal Tricuore Rosso, simbolo
della passione per salute e gusto, e' la 'Nuova cucina italiana'.
Con il supporto scientifico dell'Assic, trasforma la ricerca
scientifica in piatti fumanti: sicuri, golosi e anti-aging. Il
benessere psico-fisico e la qualita' della vita passano
attraverso le mani abili di chi cucina per arrivare alle nostre
tavole.
(Wel/ Dire)
15:59 14-04-11
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Inizio pubblicazioni 22 agosto 2003 Notizie flash dall'Italia e dal mondo. DAL 2003 ININTERROTTAMENTE E OLTRE 100MILA INFORMAZIONI TOTALMENTE GRATUITE-
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giovedì 14 aprile 2011
Salute. dolore cronico, call center per i clienti di Bcc a disposizione il numero verde 800 10 12 88
SALUTE. DOLORE CRONICO, CALL CENTER PER I CLIENTI DI BCC
A DISPOSIZIONE IL NUMERO VERDE 800 10 12 88
begin_of_the_skype_highlighting 800 10 12 88 end_of_the_skype_highlighting
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 apr. - Fondazione Isal e
Iccrea Banca unite nel sostegno alle persone affette da dolore
cronico. Da oggi i clienti delle Banche di Credito Cooperativo e
Casse Rurali titolari di CartaBCC, avranno a disposizione il
numero verde 800 10 12 88 begin_of_the_skype_highlighting 800 10 12 88 end_of_the_skype_highlighting, attivo dal lunedi' al venerdi' dalle
ore 10 alle 16, per ricevere informazioni sui centri piu' vicinie
ottenere un primo aiuto tramite una consulenza telefonica. "Il
dolore cronico e' una piaga e un costo sociale che colpisce in
Italia oltre 12 milioni di persone, pari al 20% della popolazione
attiva (in prevalenza quella femminile), 3 milioni di ore
lavorative e 3 milioni di euro in farmaci e prestazioni
sanitarie".
(WEl/ Dire)
16:01 14-04-11 begin_of_the_skype_highlighting 01 14-04-11 end_of_the_skype_highlighting
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A DISPOSIZIONE IL NUMERO VERDE 800 10 12 88
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(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 apr. - Fondazione Isal e
Iccrea Banca unite nel sostegno alle persone affette da dolore
cronico. Da oggi i clienti delle Banche di Credito Cooperativo e
Casse Rurali titolari di CartaBCC, avranno a disposizione il
numero verde 800 10 12 88 begin_of_the_skype_highlighting 800 10 12 88 end_of_the_skype_highlighting, attivo dal lunedi' al venerdi' dalle
ore 10 alle 16, per ricevere informazioni sui centri piu' vicinie
ottenere un primo aiuto tramite una consulenza telefonica. "Il
dolore cronico e' una piaga e un costo sociale che colpisce in
Italia oltre 12 milioni di persone, pari al 20% della popolazione
attiva (in prevalenza quella femminile), 3 milioni di ore
lavorative e 3 milioni di euro in farmaci e prestazioni
sanitarie".
(WEl/ Dire)
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- Sospensione della patente da parte del Prefetto e ritiro immediato da parte degli agenti verbalizzanti –
ORDINANZA N. 125
ANNO 2011
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori:
- Ugo DE SIERVO Presidente
- Paolo MADDALENA Giudice
- Alfio FINOCCHIARO ”
- Alfonso QUARANTA ”
- Franco GALLO ”
- Luigi MAZZELLA ”
- Gaetano SILVESTRI ”
- Sabino CASSESE ”
- Giuseppe TESAURO ”
- Paolo Maria NAPOLITANO ”
- Giuseppe FRIGO ”
- Alessandro CRISCUOLO ”
- Paolo GROSSI ”
- Giorgio LATTANZI ”
ha pronunciato la seguente
ORDINANZA
nel giudizio di legittimità costituzionale dell’articolo 223, commi 2 e 3, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), promosso dal Giudice di pace di Giulianova nel procedimento vertente tra G. N. e la Prefettura di Teramo con ordinanza del 24 marzo 2010, iscritta al n. 336 del registro ordinanze 2010 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 44, prima serie speciale, dell’anno 2010.
Visto l’atto di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri;
udito nella camera di consiglio del 23 marzo 2011 il Giudice relatore Alfonso Quaranta.
Ritenuto che il Giudice di pace di Giulianova, con l’ordinanza indicata in epigrafe, ha sollevato questione di legittimità costituzionale, in riferimento agli articoli 3, 24 e 25 della Costituzione, dell’articolo 223, commi 2 e 3, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), «nella parte in cui non prevede che la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida venga irrogata, non quale conseguenza di un accertamento definitivo in sede penale del reato contestato», bensì «anticipando gli effetti di una sentenza di condanna»;
che il giudice a quo – «accogliendo i rilievi di parte ricorrente» – ha censurato la norma suddetta in quanto prevede che la sospensione della patente sia disposta in mancanza di «un accertamento definitivo in sede giudiziale e nella parte in cui prevede che gli agenti verbalizzanti possano ritirare immediatamente la patente di guida nel caso di accertamento di ipotesi di reato»;
che è intervenuto in giudizio il Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, chiedendo che la questione sia dichiarata inammissibile o, in subordine, non fondata;
che la difesa statale rileva, preliminarmente, l’avvenuta sostituzione dell’art. 223 del codice della strada – successivamente all’adozione dell’ordinanza di rimessione – ad opera dell’art. 43, comma 4, della legge 29 luglio 2010, n. 120 (Disposizioni in materia di sicurezza stradale);
che viene, poi, dedotta l’inammissibilità della questione, perché l’ordinanza di rimessione difetterebbe completamente della descrizione della fattispecie concreta oggetto del giudizio principale, nonché di ogni motivazione in ordine alla rilevanza e non manifesta infondatezza della questione sollevata;
che, inoltre, secondo l’Avvocatura generale dello Stato, la norma censurata non anticiperebbe gli effetti della sentenza di condanna, sussistendo – come avrebbe chiarito la giurisprudenza di questa Corte – «una radicale differenza di finalità e presupposti tra il provvedimento prefettizio di sospensione provvisoria della patente di guida, adottato nei casi previsti dall’art. 223 del decreto legislativo n. 285 del 1992, e la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida, inflitta dal giudice penale all’esito dell’accertamento del reato» (è citata l’ordinanza n. 344 del 2004);
che, difatti, questa Corte ha già ritenuto – rileva sempre la difesa statale – che «pur costituendo anch’essa misura afflittiva, la sospensione provvisoria della patente di guida è provvedimento amministrativo di natura cautelare, strumentalmente e teleologicamente teso a tutelare con immediatezza l’incolumità dei cittadini e l’ordine pubblico, impedendo che il conducente del veicolo continui nell’esercizio di un’attività potenzialmente creativa di ulteriori pericoli» (così, nuovamente, la citata ordinanza n. 344 del 2004);
che su tali basi, pertanto, la difesa statale ha concluso per la declaratoria di inammissibilità o, in subordine, per il rigetto della questione.
Considerato che il Giudice di pace di Giulianova, con l’ordinanza indicata in epigrafe, ha sollevato questione di legittimità costituzionale, in riferimento agli articoli 3, 24 e 25 della Costituzione, dell’articolo 223, commi 2 e 3, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), «nella parte in cui non prevede che la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida venga irrogata, non quale conseguenza di un accertamento definitivo in sede penale del reato contestato», bensì «anticipando gli effetti di una sentenza di condanna»;
che, in limine, deve rilevarsi come la sopravvenuta modificazione della norma censurata – ad opera dell’art. 43, comma 4, della legge 29 luglio 2010, n. 120 (Disposizioni in materia di sicurezza stradale) – non influisca sul thema decidendum;
che il citato ius superveniens – nel parificare, quanto alla sospensione provvisoria della patente di guida, tutte le ipotesi di reato per le quali è prevista la sanzione amministrativa accessoria della sospensione o della revoca della patente di guida – appare privo di effetti rispetto alla questione sollevata dal remittente, secondo cui la sospensione provvisoria anticiperebbe gli effetti della sanzione in difetto di un accertamento giudiziale della commessa infrazione;
che, nondimeno, la totale carenza di descrizione della fattispecie concreta oggetto del giudizio principale, impedendo ogni valutazione sulla rilevanza della questione sollevata, comporta la manifesta inammissibilità della stessa (cfr., da ultimo, ordinanze numeri 50, 13 e 6 del 2010).
Visti gli artt. 26, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, e 9, comma 2, delle norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale.
per questi motivi
LA CORTE COSTITUZIONALE
dichiara la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell’articolo 223, commi 2 e 3, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), sollevata – in riferimento agli articoli 3, 24 e 25 della Costituzione – dal Giudice di pace di Giulianova con l’ordinanza indicata in epigrafe.
Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 4 aprile 2011.
F.to:
Ugo DE SIERVO, Presidente
Alfonso QUARANTA , Redattore
Gabriella MELATTI, Cancelliere
Depositata in Cancelleria l'11 aprile 2011.
Sicurezza/ Milano, writer condannato a 4 mesi di reclusione
Sicurezza/ Milano, writer condannato a 4 mesi di reclusione
Vice sindaco De Corato: ora si fa sul serio, grazie al nuovo rito
Milano, 14 apr. (TMNews) - Un writer di 21 anni che il 13
febbraio 2010 ha imbrattato sette vetture della metropolitana 3,
all'interno del deposito di Rogoredo è stato condannato, a
seguito di patteggiamento, a 4 mesi di reclusione. L'Atm e il
Comune di Milano, che si erano costituiti parte civile, sono
stati risarciti rispettivamente per 800 e 600 euro per le spese
legali.
Il procedimento è stato celebrato secondo il nuovo rito, in
vigore con la riforma prevista dal 'pacchetto' sicurezza, davanti
al Tribunale e non più davanti al Giudice di pace. E la pena
prevede in questi casi la reclusione fino a sei mesi se il fatto
è commesso su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o
privati.
"Come avevo avvertito - spiega il vice sindaco di Milano e
assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato - ora si fa sul
serio. E ciò lo si deve alle richieste di pene più severe
avanzate dal Comune di Milano. Richieste che il governo ha
accolto. L'amministrazione ha da tempo intrapreso una battaglia
severa contro i writer. E non è mai stata inerte nei riguardi di
bravate che gravano sulle casse dei cittadini: 6 milioni di euro
è il conto che la sola Atm ha dovuto pagare nel 2010 per
rimediare ai vandalismi perpetrati sui mezzi pubblici. Che spesso
sono determinati da imbrattatori provenienti da ogni parte
d'Europa, Finlandia, Grecia, Spagna, Germania, in tour a Milano
solo per deturpare i treni della metropolitana".
"Milano - ha concluso De Corato - è l'unico Comune che porta in
giudizio i writer. Tanto che chiederà la costituzione di parte
civile in altri due processi".
Red/Gfp
141508 apr 11
"La profezia del "Caimano" --- "Presidente, segua Don Milani, non firmi le leggi vergogna". Appello a Napolitano dai "ragazzi di Barbiana"
LE NOVITA' SU MICROMEGA.NET
di Paolo Flores d'ArcaisQuando uscì cinque anni fa “Il Caimano” di Nanni Moretti, a destra fu tutto un “dagli all’untore”, per quel finale in cui il presidente eversore faceva esplodere di fuochi il palazzo di giustizia. Da alcune settimane stiamo invece vivendo esattamente il finale di quel film, alla lettera.
Di fronte al degrado morale e politico che sta investendo l'Italia gli allievi di Don Milani hanno scritto a Giorgio Napolitano una lettera per chiedergli di "fare trionfare la sostanza sopra la forma, facendo obiezione di coscienza ogni volta che è chiamato a promulgare leggi che insultano nei fatti lo spirito della Costituzione".
La favola del processo breve di Gian Carlo CaselliIl vero obiettivo è sopprimere – tra i tanti processi – quel paio che interessano al premier. Uno schiaffo alla sicurezza dei cittadini, per la gioia di un esercito di scippatori, borseggiatori, topi d’alloggio e ladri assortiti, truffatori, sfruttatori di donne, spacciatori di droga, corruttori, usurai, bancarottieri, estortori, ricattatori, appaltatori disonesti, pedofili, violenti d’ogni risma...
CORNAGLIA La Camera hard-ente della democrazia
SARTORI Che siamo tantissimi
CORNAGLIA La Camera hard-ente della democrazia
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Come fare cassa sulla pelle dei lavoratori. Snam docet di Marco Zerbino
Da più di una settimana, quattro lavoratori della Conus, ex Italgas, vivono in cima al Gazometro di Roma. Addetti alla lettura dei contatori del gas, da giugno rischiano di perdere il lavoro, grazie ai termini capestro della nuova gara d’appalto stabiliti da Snam Rete Gas, gruppo Eni.
La sindrome Fukushima a Wall Street di Joseph Stiglitz
Cosa hanno in comune la grande crisi economica scoppiata nel 2008 e il disastro nucleare di Fukushima? Entrambi costituiscono importanti ammonimenti sul fattore "rischio" e su quanto malamente i mercati e le nostre società siano in grado di comprenderlo e gestirlo.
Il tempo dei profeti di Barbara Spinelli
Dire la verità sull'immigrazione è essenziale per l'Europa perché solo in tal modo essa può osare e fare piani sul futuro.
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CONSIGLIERE MUNICIPALE GAMBIZZATO IN STRADA A ROMA
CONSIGLIERE MUNICIPALE GAMBIZZATO IN STRADA A ROMA ++
(ANSA) - ROMA, 14 APR - Il consigliere circoscrizionale del
XX municipio, nella zona nord della capitale, Andrea Antonini,
e' stato ferito a colpi di pistola ad una gamba mentre era in
strada a Roma, in via Flaminia, a bordo di uno scooter. La
vittima, trasportata in ospedale, non e' in pericolo di vita.
(ANSA).
Y4J-ST
14-APR-11 15:49 NNNN
CONSIGLIERE MUNICIPALE GAMBIZZATO IN STRADA A ROMA (2)
(ANSA) - ROMA, 14 APR - Secondo quanto di e' appreso due
persone, anche loro a bordo di uno scooter e con il volto
travisato dal casco, si sono avvicinate ad Antonini all'altezza
del civico 872 di via Flaminia, esplodendo un colpo di pistola
di piccolo calibro.
Il consigliere Antonini riveste, in ambito municipale, la
delega allo Sport. Sulla vicenda indaga la Digos di Roma e il
commissariato Flaminio. (ANSA).
Y4J-ST
14-APR-11 15:51 NNNN
(ANSA) - ROMA, 14 APR - Il consigliere circoscrizionale del
XX municipio, nella zona nord della capitale, Andrea Antonini,
e' stato ferito a colpi di pistola ad una gamba mentre era in
strada a Roma, in via Flaminia, a bordo di uno scooter. La
vittima, trasportata in ospedale, non e' in pericolo di vita.
(ANSA).
Y4J-ST
14-APR-11 15:49 NNNN
CONSIGLIERE MUNICIPALE GAMBIZZATO IN STRADA A ROMA (2)
(ANSA) - ROMA, 14 APR - Secondo quanto di e' appreso due
persone, anche loro a bordo di uno scooter e con il volto
travisato dal casco, si sono avvicinate ad Antonini all'altezza
del civico 872 di via Flaminia, esplodendo un colpo di pistola
di piccolo calibro.
Il consigliere Antonini riveste, in ambito municipale, la
delega allo Sport. Sulla vicenda indaga la Digos di Roma e il
commissariato Flaminio. (ANSA).
Y4J-ST
14-APR-11 15:51 NNNN
GIUSTIZIA: DE TILLA (OUA), CLASS ACTION CONTRO ALFANO CONTRO LA MEDIACONCILIAZIONE MANIFESTAZIONE GREMITA DI AVVOCATI
GIUSTIZIA: DE TILLA (OUA), CLASS ACTION CONTRO ALFANO
CONTRO LA MEDIACONCILIAZIONE MANIFESTAZIONE GREMITA DI AVVOCATI
(ANSA) - ROMA, 14 APR - ''Faremo una class action contro il
ministro Alfano, e il Guardasigilli dovra' essere condannato a
restituire ai cittadini quanto ingiustamente hanno dovuto
versare per effetto delle norme sula mediaconciliazione: altro
che responsabilita' civile dei magistrati!''. Questo uno dei
passaggi piu' applauditi di Maurizio De Tilla, il leader
dell'organismo unitario dell'avvocatura, nel suo intervento alla
manifestazione, svoltasi al cinema Adriano, contro le norme che
hanno reso obbligatoria la mediaconciliazione. De Tilla,
parlando a una platea stracolma di avvocati che hanno riempito
anche i posti in piedi del loggione della sala, ha inoltre
esortato i giudici ad allearsi con l'avvocatura per ''inondare
la Corte costituzionale di ordinanze di rimessione su questa
legge illegale contro la quale ci batteremo finche' non sara' o
dichiarata incostituzionale, o ritirata o sospesa''. Oggi
pomeriggio De Tilla, invitato al convegno dell'Anm sulla media
conciliazione, ha preannunciato che chiedera' ''l'appoggio
dell'Associazione Nazionale Magistrati a questa battaglia
giudiziaria che dicono di condividere''. Alla manifestazione
dell'Adriano, infatti, ha preso la parola anche il presidente
dell'Anm, Luca Palamara, criticando alcuni aspetti di questa
riforma ed auspicando riforme concordate in grado di
deflazionare il contenzioso con i riti alternativi.
De Tilla ha poi chiesto ''la chiusura di tutte le Camere di
conciliazione che fanno riferimento a societa' di capitali: il
ministro Alfano ha detto che sono 615 le Camere di conciliazione
e ben 400 sono quelle che hanno la forma di societa' di capitali
affidati ad avvocati''. Il leader dell'Oua ha poi criticato tra
gli applausi, il fatto che in alcune camere di
mediaconciliazione ''ci sono grandi ex magistrati, come Vigna e
Borrelli''. De Tilla non ha poi mancato di rilevare come alcune
di queste camere ''altro non sono che scatole fantasma, come
hanno mostrato alcune inchieste televisive''. Sostenuto dagli
applausi di tutta la platea - oggi e domani l'Oua ha proclamato
l'astensione delle udienze - De Tilla ha esortato il presidente
del Consiglio nazionale forense Guido Alpa a non incontrare il
ministro Alfano senza la presenza di una delegazione dell'Oua.
''Se Alfano invita Alpa - ha scandito De Tilla - dobbiamo essere
anche noi che non siamo acquistabili ne' contattabili da parte
di nessuno''. Agli avvocati che siedono in Parlamento, a
cominciare da Filippo Berselli, presidente della Commissione
Giustizia del Senato, De Tilla ha rivolto il richiamo ''a
lasciare il seggio e ad unirsi alla nostra battaglia,
ricordandosi che prima di tutto sono avvocati!''. (ANSA).
NM/FLO
14-APR-11 13:39 NNNN
CONTRO LA MEDIACONCILIAZIONE MANIFESTAZIONE GREMITA DI AVVOCATI
(ANSA) - ROMA, 14 APR - ''Faremo una class action contro il
ministro Alfano, e il Guardasigilli dovra' essere condannato a
restituire ai cittadini quanto ingiustamente hanno dovuto
versare per effetto delle norme sula mediaconciliazione: altro
che responsabilita' civile dei magistrati!''. Questo uno dei
passaggi piu' applauditi di Maurizio De Tilla, il leader
dell'organismo unitario dell'avvocatura, nel suo intervento alla
manifestazione, svoltasi al cinema Adriano, contro le norme che
hanno reso obbligatoria la mediaconciliazione. De Tilla,
parlando a una platea stracolma di avvocati che hanno riempito
anche i posti in piedi del loggione della sala, ha inoltre
esortato i giudici ad allearsi con l'avvocatura per ''inondare
la Corte costituzionale di ordinanze di rimessione su questa
legge illegale contro la quale ci batteremo finche' non sara' o
dichiarata incostituzionale, o ritirata o sospesa''. Oggi
pomeriggio De Tilla, invitato al convegno dell'Anm sulla media
conciliazione, ha preannunciato che chiedera' ''l'appoggio
dell'Associazione Nazionale Magistrati a questa battaglia
giudiziaria che dicono di condividere''. Alla manifestazione
dell'Adriano, infatti, ha preso la parola anche il presidente
dell'Anm, Luca Palamara, criticando alcuni aspetti di questa
riforma ed auspicando riforme concordate in grado di
deflazionare il contenzioso con i riti alternativi.
De Tilla ha poi chiesto ''la chiusura di tutte le Camere di
conciliazione che fanno riferimento a societa' di capitali: il
ministro Alfano ha detto che sono 615 le Camere di conciliazione
e ben 400 sono quelle che hanno la forma di societa' di capitali
affidati ad avvocati''. Il leader dell'Oua ha poi criticato tra
gli applausi, il fatto che in alcune camere di
mediaconciliazione ''ci sono grandi ex magistrati, come Vigna e
Borrelli''. De Tilla non ha poi mancato di rilevare come alcune
di queste camere ''altro non sono che scatole fantasma, come
hanno mostrato alcune inchieste televisive''. Sostenuto dagli
applausi di tutta la platea - oggi e domani l'Oua ha proclamato
l'astensione delle udienze - De Tilla ha esortato il presidente
del Consiglio nazionale forense Guido Alpa a non incontrare il
ministro Alfano senza la presenza di una delegazione dell'Oua.
''Se Alfano invita Alpa - ha scandito De Tilla - dobbiamo essere
anche noi che non siamo acquistabili ne' contattabili da parte
di nessuno''. Agli avvocati che siedono in Parlamento, a
cominciare da Filippo Berselli, presidente della Commissione
Giustizia del Senato, De Tilla ha rivolto il richiamo ''a
lasciare il seggio e ad unirsi alla nostra battaglia,
ricordandosi che prima di tutto sono avvocati!''. (ANSA).
NM/FLO
14-APR-11 13:39 NNNN
PROCESSO BREVE. ANM: UCCIDE I PROCESSI, AMNISTIA PERMANENTE RESA DELLO STATO DI FRONTE A CRIMINE, OFFESA A VITTIME
PROCESSO BREVE. ANM: UCCIDE I PROCESSI, AMNISTIA PERMANENTE
RESA DELLO STATO DI FRONTE A CRIMINE, OFFESA A VITTIME
(DIRE) Roma, 14 apr. - "La legge sulla prescrizione breve
approvata ieri dalla Camera dei deputati e' un'amnistia
permanente per numerosi gravi reati, come la corruzione,
l'evasione fiscale, la truffa, la truffa ai danni dello Stato,
l'appropriazione indebita, l'omicidio e le lesioni colpose,
quelli in materia di ambiente e di infortuni sul lavoro". Lo
scrive, in una nota, l'Associazione nazionale magistrati.
Per l'Anm, "in tutti i paesi occidentali l'inizio del processo
impedisce la prescrizione dei reati. In Italia, invece, i brevi
termini di prescrizione sono un incentivo per l'imputato ad
allungare i tempi del processo, in quanto il termine decorre
persino dopo una condanna in primo grado e in appello. Con queste
norme, per una corruzione gravissima o per una frode fiscale per
milioni di euro scoperte a distanza, ad esempio, di quattro o
cinque anni dal fatto, l'imputato avra' la certezza
dell'impunita' per l'impossibilita' di celebrare tre gradi di
giudizio nel breve termine residuo. Non solo: avra' diritto anche
alla restituzione del profitto del reato sottoposto a sequestro".
Inoltre, prosegue il sindacato delle toghe, "questa legge
viola il principio di eguaglianza: l'omicidio commesso da un
incensurato si prescrive prima di un furto commesso da un
recidivo; per lo stesso reato commesso da due persone, una
incensurata e l'altra no, si potra' arrivare alla prescrizione
per l'una e alla condanna per l'altra. In questi anni non e'
stato fatto nulla per assicurare una giustizia piu' rapida e piu'
efficiente, mentre oggi si approva a tamburo battente una legge
che uccide i processi e nega giustizia alle vittime dei reati".
"La prescrizione del reato e' una resa dello Stato di fronte
al crimine, e' un'ulteriore offesa alle vittime del reato, e' una
sconfitta per la giustizia" conclude l'Anm.
(Com/Vid/ Dire)
15:42 14-04-11
NNNN
PROCESSO BREVE: ANM, LA PRESCRIZIONE E' AMNISTIA PERMANENTE =
(AGI) - Roma, 14 apr. - "La legge sulla prescrizione breve
approvata dalla Camera e' un'amnistia permanente per numerosi
gravi reati, come la corruzione, l'evasione fiscale, la truffa,
la truffa ai danni dello Stato, l'appropriazione indebita,
l'omicidio e le lesioni colpose, quelli in materia di ambiente
e di infortuni sul lavoro". Lo afferma una nota
dell'Associazione nazionale magistrati, che prosegue: "In tutti
i paesi occidentali l'inizio del processo impedisce la
prescrizione dei reati. In Italia, invece, i brevi termini di
prescrizione sono un incentivo per l'imputato ad allungare i
tempi del processo, in quanto il termine decorre persino dopo
una condanna in primo grado e in appello".
Per l'Anm: "Con queste norme, per una corruzione gravissima
o per una frode fiscale per milioni di euro scoperte a
distanza, ad esempio, di quattro o cinque anni dal fatto,
l'imputato avra' la certezza dell'impunita' per
l'impossibilita' di celebrare tre gradi di giudizio nel breve
termine residuo. Non solo: avra' diritto anche alla
restituzione del profitto del reato sottoposto a sequestro.
Questa legge viola il principio di eguaglianza: l'omicidio
commesso da un incensurato si prescrive prima di un furto
commesso da un recidivo; per lo stesso reato commesso da due
persone, una incensurata e l'altra no, si potra' arrivare alla
prescrizione per l'una e alla condanna per l'altra".
Secondo l'Anm: "In questi anni non e' stato fatto nulla per
assicurare una giustizia piu' rapida e piu' efficiente, mentre
oggi si approva a tamburo battente una legge che uccide i
processi e nega giustizia alle vittime dei reati. La
prescrizione del reato e' una resa dello Stato di fronte al
crimine, e' un'ulteriore offesa alle vittime del reato, e' una
sconfitta per la giustizia". (AGI)
Cav
141539 APR 11
NNNN
GIUSTIZIA: PALAMARA(ANM), SERVONO RIFORME PER TUTTI
(ANSA) - ROMA, 14 APR - ''E' fondamentale ridare dignita'
alla Giustizia celebrando i processi nelle aule e non nelle
piazze, e facendo riforme nell'interesse di tutti''. Lo ha detto
il presidente dell'Anm, Luca Palamara, intervenendo al cinema
Adriano alla manifestazione dell'organismo unitario
dell'avvocatura contro la media conciliazione. Palamara ha
voluto cosi' criticare l'approvazione, avvenuta ieri alla
Camera, della legge sul processo breve, oltre che ribadire la
riprovazione dell'Anm per le manifestazioni che si tengono in
occasione dei processi a Silvio Berlusconi sotto il Palazzo di
Giustizia di Milano.(ANSA).
NM/VIT
14-APR-11 12:21 NNNN
PROCESSO BREVE: ANM, LA PRESCRIZIONE E' AMNISTIA PERMANENTE =
(AGI) - Roma, 14 apr. - "La legge sulla prescrizione breve
approvata dalla Camera e' un'amnistia permanente per numerosi
gravi reati, come la corruzione, l'evasione fiscale, la truffa,
la truffa ai danni dello Stato, l'appropriazione indebita,
l'omicidio e le lesioni colpose, quelli in materia di ambiente
e di infortuni sul lavoro". Lo afferma una nota
dell'Associazione nazionale magistrati, che prosegue: "In tutti
i paesi occidentali l'inizio del processo impedisce la
prescrizione dei reati. In Italia, invece, i brevi termini di
prescrizione sono un incentivo per l'imputato ad allungare i
tempi del processo, in quanto il termine decorre persino dopo
una condanna in primo grado e in appello".
Per l'Anm: "Con queste norme, per una corruzione gravissima
o per una frode fiscale per milioni di euro scoperte a
distanza, ad esempio, di quattro o cinque anni dal fatto,
l'imputato avra' la certezza dell'impunita' per
l'impossibilita' di celebrare tre gradi di giudizio nel breve
termine residuo. Non solo: avra' diritto anche alla
restituzione del profitto del reato sottoposto a sequestro.
Questa legge viola il principio di eguaglianza: l'omicidio
commesso da un incensurato si prescrive prima di un furto
commesso da un recidivo; per lo stesso reato commesso da due
persone, una incensurata e l'altra no, si potra' arrivare alla
prescrizione per l'una e alla condanna per l'altra".
Secondo l'Anm: "In questi anni non e' stato fatto nulla per
assicurare una giustizia piu' rapida e piu' efficiente, mentre
oggi si approva a tamburo battente una legge che uccide i
processi e nega giustizia alle vittime dei reati. La
prescrizione del reato e' una resa dello Stato di fronte al
crimine, e' un'ulteriore offesa alle vittime del reato, e' una
sconfitta per la giustizia". (AGI)
Cav
141539 APR 11
NNNN
PROCESSO BREVE. ANM: UCCIDE I PROCESSI, AMNISTIA PERMANENTE
RESA DELLO STATO DI FRONTE A CRIMINE, OFFESA A VITTIME
(DIRE) Roma, 14 apr. - "La legge sulla prescrizione breve
approvata ieri dalla Camera dei deputati e' un'amnistia
permanente per numerosi gravi reati, come la corruzione,
l'evasione fiscale, la truffa, la truffa ai danni dello Stato,
l'appropriazione indebita, l'omicidio e le lesioni colpose,
quelli in materia di ambiente e di infortuni sul lavoro". Lo
scrive, in una nota, l'Associazione nazionale magistrati.
Per l'Anm, "in tutti i paesi occidentali l'inizio del processo
impedisce la prescrizione dei reati. In Italia, invece, i brevi
termini di prescrizione sono un incentivo per l'imputato ad
allungare i tempi del processo, in quanto il termine decorre
persino dopo una condanna in primo grado e in appello. Con queste
norme, per una corruzione gravissima o per una frode fiscale per
milioni di euro scoperte a distanza, ad esempio, di quattro o
cinque anni dal fatto, l'imputato avra' la certezza
dell'impunita' per l'impossibilita' di celebrare tre gradi di
giudizio nel breve termine residuo. Non solo: avra' diritto anche
alla restituzione del profitto del reato sottoposto a sequestro".
Inoltre, prosegue il sindacato delle toghe, "questa legge
viola il principio di eguaglianza: l'omicidio commesso da un
incensurato si prescrive prima di un furto commesso da un
recidivo; per lo stesso reato commesso da due persone, una
incensurata e l'altra no, si potra' arrivare alla prescrizione
per l'una e alla condanna per l'altra. In questi anni non e'
stato fatto nulla per assicurare una giustizia piu' rapida e piu'
efficiente, mentre oggi si approva a tamburo battente una legge
che uccide i processi e nega giustizia alle vittime dei reati".
"La prescrizione del reato e' una resa dello Stato di fronte
al crimine, e' un'ulteriore offesa alle vittime del reato, e' una
sconfitta per la giustizia" conclude l'Anm.
(Com/Vid/ Dire)
15:42 14-04-11
NNNN
GIUSTIZIA: ANM, PRESCRIZIONE BREVE LEGGE CHE UCCIDE I PROCESSI =
'E' UN'AMNISTIA PERMANENTE PER NUMEROSI GRAVI REATI'
Roma, 14 apr. (Adnkronos) - "La prescrizione breve e' una legge
che uccide i processi". E' quanto sostiene l'Associazione nazionale
magistrati (Anm) in una nota. L'Anm ritiene che la legge approvata
ieri dalla Camera dei Deputati sia "un'amnistia permanente per
numerosi gravi reati, come la corruzione, l'evasione fiscale, la
truffa, la truffa ai danni dello Stato, l'appropriazione indebita,
l'omicidio e le lesioni colpose, quelli in materia di ambiente e di
infortuni sul lavoro".
In tutti i paesi occidentali l'inizio del processo impedisce la
prescrizione dei reati. In Italia, invece - afferma l'Anm - i brevi
termini di prescrizione sono un incentivo per l'imputato ad allungare
i tempi del processo, in quanto il termine decorre persino dopo una
condanna in primo grado e in appello.
Con queste norme, per una corruzione gravissima o per una frode
fiscale per milioni di euro scoperte a distanza, ad esempio, di
quattro o cinque anni dal fatto, l'imputato avra' la certezza
dell'impunita' per l'impossibilita' di celebrare tre gradi di giudizio
nel breve termine residuo. Non solo: avra' diritto anche alla
restituzione del profitto del reato sottoposto a sequestro. (segue)
(Sin/Col/Adnkronos)
14-APR-11 15:44
NNNN
GIUSTIZIA: ANM, PRESCRIZIONE BREVE LEGGE CHE UCCIDE I PROCESSI (2) =
(Adnkronos) - Questa legge - secondo l'Anm - "viola il principio
di eguaglianza: l'omicidio commesso da un incensurato si prescrive
prima di un furto commesso da un recidivo; per lo stesso reato
commesso da due persone, una incensurata e l'altra no, si potra'
arrivare alla prescrizione per l'una e alla condanna per l'altra".
Secondo l'Associazione nazionale magistrati, "in questi anni non
e' stato fatto nulla per assicurare una giustizia piu' rapida e piu'
efficiente, mentre oggi si approva a tamburo battente una legge che
uccide i processi e nega giustizia alle vittime dei reati".
"La prescrizione del reato - conclude la nota dell'Anm - e' una
resa dello Stato di fronte al crimine, e' un'ulteriore offesa alle
vittime del reato, e' una sconfitta per la giustizia".
(Sin/Pn/Adnkronos)
14-APR-11 15:47
NNNN
P.BREVE: ANM, AMNISTIA PERMANENTE CHE UCCIDE PROCESSI (2)
(ANSA) - ROMA, 14 APR - ''In tutti i paesi occidentali - nota
l'Associazione nazionale magistrati - l'inizio del processo
impedisce la prescrizione dei reati. In Italia, invece, i brevi
termini di prescrizione sono un incentivo per l'imputato ad
allungare i tempi del processo, in quanto il termine decorre
persino dopo una condanna in primo grado e in appello. Con
queste norme, per una corruzione gravissima o per una frode
fiscale per milioni di euro scoperte a distanza, ad esempio, di
quattro o cinque anni dal fatto, l'imputato avra' la certezza
dell'impunita' per l'impossibilita' di celebrare tre gradi di
giudizio nel breve termine residuo. Non solo: avra' diritto
anche alla restituzione del profitto del reato sottoposto a
sequestro''.
''Questa legge - lamenta ancora l'Anm - viola il principio di
eguaglianza: l'omicidio commesso da un incensurato si prescrive
prima di un furto commesso da un recidivo; per lo stesso reato
commesso da due persone, una incensurata e l'altra no, si potra'
arrivare alla prescrizione per l'una e alla condanna per
l'altra''.
In questi anni, proseguono le toghe, ''non e' stato fatto
nulla per assicurare una giustizia piu' rapida e piu'
efficiente, mentre oggi si approva a tamburo battente una legge
che uccide i processi e nega giustizia alle vittime dei reati.
La prescrizione del reato e' una resa dello Stato di fronte al
crimine, e' un'ulteriore offesa alle vittime del reato, e' una
sconfitta per la giustizia''. (ANSA).
NE
14-APR-11 15:48 NNNN
RESA DELLO STATO DI FRONTE A CRIMINE, OFFESA A VITTIME
(DIRE) Roma, 14 apr. - "La legge sulla prescrizione breve
approvata ieri dalla Camera dei deputati e' un'amnistia
permanente per numerosi gravi reati, come la corruzione,
l'evasione fiscale, la truffa, la truffa ai danni dello Stato,
l'appropriazione indebita, l'omicidio e le lesioni colpose,
quelli in materia di ambiente e di infortuni sul lavoro". Lo
scrive, in una nota, l'Associazione nazionale magistrati.
Per l'Anm, "in tutti i paesi occidentali l'inizio del processo
impedisce la prescrizione dei reati. In Italia, invece, i brevi
termini di prescrizione sono un incentivo per l'imputato ad
allungare i tempi del processo, in quanto il termine decorre
persino dopo una condanna in primo grado e in appello. Con queste
norme, per una corruzione gravissima o per una frode fiscale per
milioni di euro scoperte a distanza, ad esempio, di quattro o
cinque anni dal fatto, l'imputato avra' la certezza
dell'impunita' per l'impossibilita' di celebrare tre gradi di
giudizio nel breve termine residuo. Non solo: avra' diritto anche
alla restituzione del profitto del reato sottoposto a sequestro".
Inoltre, prosegue il sindacato delle toghe, "questa legge
viola il principio di eguaglianza: l'omicidio commesso da un
incensurato si prescrive prima di un furto commesso da un
recidivo; per lo stesso reato commesso da due persone, una
incensurata e l'altra no, si potra' arrivare alla prescrizione
per l'una e alla condanna per l'altra. In questi anni non e'
stato fatto nulla per assicurare una giustizia piu' rapida e piu'
efficiente, mentre oggi si approva a tamburo battente una legge
che uccide i processi e nega giustizia alle vittime dei reati".
"La prescrizione del reato e' una resa dello Stato di fronte
al crimine, e' un'ulteriore offesa alle vittime del reato, e' una
sconfitta per la giustizia" conclude l'Anm.
(Com/Vid/ Dire)
15:42 14-04-11
NNNN
PROCESSO BREVE: ANM, LA PRESCRIZIONE E' AMNISTIA PERMANENTE =
(AGI) - Roma, 14 apr. - "La legge sulla prescrizione breve
approvata dalla Camera e' un'amnistia permanente per numerosi
gravi reati, come la corruzione, l'evasione fiscale, la truffa,
la truffa ai danni dello Stato, l'appropriazione indebita,
l'omicidio e le lesioni colpose, quelli in materia di ambiente
e di infortuni sul lavoro". Lo afferma una nota
dell'Associazione nazionale magistrati, che prosegue: "In tutti
i paesi occidentali l'inizio del processo impedisce la
prescrizione dei reati. In Italia, invece, i brevi termini di
prescrizione sono un incentivo per l'imputato ad allungare i
tempi del processo, in quanto il termine decorre persino dopo
una condanna in primo grado e in appello".
Per l'Anm: "Con queste norme, per una corruzione gravissima
o per una frode fiscale per milioni di euro scoperte a
distanza, ad esempio, di quattro o cinque anni dal fatto,
l'imputato avra' la certezza dell'impunita' per
l'impossibilita' di celebrare tre gradi di giudizio nel breve
termine residuo. Non solo: avra' diritto anche alla
restituzione del profitto del reato sottoposto a sequestro.
Questa legge viola il principio di eguaglianza: l'omicidio
commesso da un incensurato si prescrive prima di un furto
commesso da un recidivo; per lo stesso reato commesso da due
persone, una incensurata e l'altra no, si potra' arrivare alla
prescrizione per l'una e alla condanna per l'altra".
Secondo l'Anm: "In questi anni non e' stato fatto nulla per
assicurare una giustizia piu' rapida e piu' efficiente, mentre
oggi si approva a tamburo battente una legge che uccide i
processi e nega giustizia alle vittime dei reati. La
prescrizione del reato e' una resa dello Stato di fronte al
crimine, e' un'ulteriore offesa alle vittime del reato, e' una
sconfitta per la giustizia". (AGI)
Cav
141539 APR 11
NNNN
GIUSTIZIA: PALAMARA(ANM), SERVONO RIFORME PER TUTTI
(ANSA) - ROMA, 14 APR - ''E' fondamentale ridare dignita'
alla Giustizia celebrando i processi nelle aule e non nelle
piazze, e facendo riforme nell'interesse di tutti''. Lo ha detto
il presidente dell'Anm, Luca Palamara, intervenendo al cinema
Adriano alla manifestazione dell'organismo unitario
dell'avvocatura contro la media conciliazione. Palamara ha
voluto cosi' criticare l'approvazione, avvenuta ieri alla
Camera, della legge sul processo breve, oltre che ribadire la
riprovazione dell'Anm per le manifestazioni che si tengono in
occasione dei processi a Silvio Berlusconi sotto il Palazzo di
Giustizia di Milano.(ANSA).
NM/VIT
14-APR-11 12:21 NNNN
PROCESSO BREVE: ANM, LA PRESCRIZIONE E' AMNISTIA PERMANENTE =
(AGI) - Roma, 14 apr. - "La legge sulla prescrizione breve
approvata dalla Camera e' un'amnistia permanente per numerosi
gravi reati, come la corruzione, l'evasione fiscale, la truffa,
la truffa ai danni dello Stato, l'appropriazione indebita,
l'omicidio e le lesioni colpose, quelli in materia di ambiente
e di infortuni sul lavoro". Lo afferma una nota
dell'Associazione nazionale magistrati, che prosegue: "In tutti
i paesi occidentali l'inizio del processo impedisce la
prescrizione dei reati. In Italia, invece, i brevi termini di
prescrizione sono un incentivo per l'imputato ad allungare i
tempi del processo, in quanto il termine decorre persino dopo
una condanna in primo grado e in appello".
Per l'Anm: "Con queste norme, per una corruzione gravissima
o per una frode fiscale per milioni di euro scoperte a
distanza, ad esempio, di quattro o cinque anni dal fatto,
l'imputato avra' la certezza dell'impunita' per
l'impossibilita' di celebrare tre gradi di giudizio nel breve
termine residuo. Non solo: avra' diritto anche alla
restituzione del profitto del reato sottoposto a sequestro.
Questa legge viola il principio di eguaglianza: l'omicidio
commesso da un incensurato si prescrive prima di un furto
commesso da un recidivo; per lo stesso reato commesso da due
persone, una incensurata e l'altra no, si potra' arrivare alla
prescrizione per l'una e alla condanna per l'altra".
Secondo l'Anm: "In questi anni non e' stato fatto nulla per
assicurare una giustizia piu' rapida e piu' efficiente, mentre
oggi si approva a tamburo battente una legge che uccide i
processi e nega giustizia alle vittime dei reati. La
prescrizione del reato e' una resa dello Stato di fronte al
crimine, e' un'ulteriore offesa alle vittime del reato, e' una
sconfitta per la giustizia". (AGI)
Cav
141539 APR 11
NNNN
PROCESSO BREVE. ANM: UCCIDE I PROCESSI, AMNISTIA PERMANENTE
RESA DELLO STATO DI FRONTE A CRIMINE, OFFESA A VITTIME
(DIRE) Roma, 14 apr. - "La legge sulla prescrizione breve
approvata ieri dalla Camera dei deputati e' un'amnistia
permanente per numerosi gravi reati, come la corruzione,
l'evasione fiscale, la truffa, la truffa ai danni dello Stato,
l'appropriazione indebita, l'omicidio e le lesioni colpose,
quelli in materia di ambiente e di infortuni sul lavoro". Lo
scrive, in una nota, l'Associazione nazionale magistrati.
Per l'Anm, "in tutti i paesi occidentali l'inizio del processo
impedisce la prescrizione dei reati. In Italia, invece, i brevi
termini di prescrizione sono un incentivo per l'imputato ad
allungare i tempi del processo, in quanto il termine decorre
persino dopo una condanna in primo grado e in appello. Con queste
norme, per una corruzione gravissima o per una frode fiscale per
milioni di euro scoperte a distanza, ad esempio, di quattro o
cinque anni dal fatto, l'imputato avra' la certezza
dell'impunita' per l'impossibilita' di celebrare tre gradi di
giudizio nel breve termine residuo. Non solo: avra' diritto anche
alla restituzione del profitto del reato sottoposto a sequestro".
Inoltre, prosegue il sindacato delle toghe, "questa legge
viola il principio di eguaglianza: l'omicidio commesso da un
incensurato si prescrive prima di un furto commesso da un
recidivo; per lo stesso reato commesso da due persone, una
incensurata e l'altra no, si potra' arrivare alla prescrizione
per l'una e alla condanna per l'altra. In questi anni non e'
stato fatto nulla per assicurare una giustizia piu' rapida e piu'
efficiente, mentre oggi si approva a tamburo battente una legge
che uccide i processi e nega giustizia alle vittime dei reati".
"La prescrizione del reato e' una resa dello Stato di fronte
al crimine, e' un'ulteriore offesa alle vittime del reato, e' una
sconfitta per la giustizia" conclude l'Anm.
(Com/Vid/ Dire)
15:42 14-04-11
NNNN
GIUSTIZIA: ANM, PRESCRIZIONE BREVE LEGGE CHE UCCIDE I PROCESSI =
'E' UN'AMNISTIA PERMANENTE PER NUMEROSI GRAVI REATI'
Roma, 14 apr. (Adnkronos) - "La prescrizione breve e' una legge
che uccide i processi". E' quanto sostiene l'Associazione nazionale
magistrati (Anm) in una nota. L'Anm ritiene che la legge approvata
ieri dalla Camera dei Deputati sia "un'amnistia permanente per
numerosi gravi reati, come la corruzione, l'evasione fiscale, la
truffa, la truffa ai danni dello Stato, l'appropriazione indebita,
l'omicidio e le lesioni colpose, quelli in materia di ambiente e di
infortuni sul lavoro".
In tutti i paesi occidentali l'inizio del processo impedisce la
prescrizione dei reati. In Italia, invece - afferma l'Anm - i brevi
termini di prescrizione sono un incentivo per l'imputato ad allungare
i tempi del processo, in quanto il termine decorre persino dopo una
condanna in primo grado e in appello.
Con queste norme, per una corruzione gravissima o per una frode
fiscale per milioni di euro scoperte a distanza, ad esempio, di
quattro o cinque anni dal fatto, l'imputato avra' la certezza
dell'impunita' per l'impossibilita' di celebrare tre gradi di giudizio
nel breve termine residuo. Non solo: avra' diritto anche alla
restituzione del profitto del reato sottoposto a sequestro. (segue)
(Sin/Col/Adnkronos)
14-APR-11 15:44
NNNN
GIUSTIZIA: ANM, PRESCRIZIONE BREVE LEGGE CHE UCCIDE I PROCESSI (2) =
(Adnkronos) - Questa legge - secondo l'Anm - "viola il principio
di eguaglianza: l'omicidio commesso da un incensurato si prescrive
prima di un furto commesso da un recidivo; per lo stesso reato
commesso da due persone, una incensurata e l'altra no, si potra'
arrivare alla prescrizione per l'una e alla condanna per l'altra".
Secondo l'Associazione nazionale magistrati, "in questi anni non
e' stato fatto nulla per assicurare una giustizia piu' rapida e piu'
efficiente, mentre oggi si approva a tamburo battente una legge che
uccide i processi e nega giustizia alle vittime dei reati".
"La prescrizione del reato - conclude la nota dell'Anm - e' una
resa dello Stato di fronte al crimine, e' un'ulteriore offesa alle
vittime del reato, e' una sconfitta per la giustizia".
(Sin/Pn/Adnkronos)
14-APR-11 15:47
NNNN
P.BREVE: ANM, AMNISTIA PERMANENTE CHE UCCIDE PROCESSI (2)
(ANSA) - ROMA, 14 APR - ''In tutti i paesi occidentali - nota
l'Associazione nazionale magistrati - l'inizio del processo
impedisce la prescrizione dei reati. In Italia, invece, i brevi
termini di prescrizione sono un incentivo per l'imputato ad
allungare i tempi del processo, in quanto il termine decorre
persino dopo una condanna in primo grado e in appello. Con
queste norme, per una corruzione gravissima o per una frode
fiscale per milioni di euro scoperte a distanza, ad esempio, di
quattro o cinque anni dal fatto, l'imputato avra' la certezza
dell'impunita' per l'impossibilita' di celebrare tre gradi di
giudizio nel breve termine residuo. Non solo: avra' diritto
anche alla restituzione del profitto del reato sottoposto a
sequestro''.
''Questa legge - lamenta ancora l'Anm - viola il principio di
eguaglianza: l'omicidio commesso da un incensurato si prescrive
prima di un furto commesso da un recidivo; per lo stesso reato
commesso da due persone, una incensurata e l'altra no, si potra'
arrivare alla prescrizione per l'una e alla condanna per
l'altra''.
In questi anni, proseguono le toghe, ''non e' stato fatto
nulla per assicurare una giustizia piu' rapida e piu'
efficiente, mentre oggi si approva a tamburo battente una legge
che uccide i processi e nega giustizia alle vittime dei reati.
La prescrizione del reato e' una resa dello Stato di fronte al
crimine, e' un'ulteriore offesa alle vittime del reato, e' una
sconfitta per la giustizia''. (ANSA).
NE
14-APR-11 15:48 NNNN
Il processo breve? "Una beffa". E' la definizione che il procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli, intervistato stamane da Radio Citta' Futura, da' del provvedimento approvato ieri dalla Camera.
PROCESSO BREVE. PROCURATORE CASELLI: E' BEFFA PER I CITTADINI
RIFORMA EPOCALE? NO, MAGISTRATI A GUINZAGLIO MAGGIORANZA
(DIRE) Roma, 14 apr. - Il processo breve? "Una beffa". E' la
definizione che il procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli,
intervistato stamane da Radio Citta' Futura, da' del
provvedimento approvato ieri dalla Camera.
"Il processo breve- afferma il magistrato- e' una formula
magica, uno specchietto per le allodole, pubblicita' ingannevole.
Chi non vorrebbe un processo breve?- si chiede- solo un cretino
potrebbe dirsi contrario; ma non basta abbreviare il processo,
stabilendo un termine entro il quale si deve concludere, se non
si fa niente per migliorare il funzionamento della giustizia".
Secondo Caselli, "una politica degna di questo nome, che
voglia l'interesse generale, dovrebbe far funzionare la
giustizia, accelerando le procedure e dotando gli uffici
giudiziari di uomini e mezzi, mentre limitarsi a dire che il
processo deve finire equivale- sostiene- a una dichiarazione
burocratica di morte, con delle conseguenze che sono sotto gli
occhi di tutti: un esercito di scippatori, ladri, truffatori,
spacciatori, corruttori, usurai, bancarottieri, pedofili,
violenti, insomma- afferma Caselli- un catalogo sterminato di
'gentiluomini' che la faranno franca molto piu' di quanto gia'
oggi purtroppo succede, alla faccia della fatica delle forze
dell'ordine, della sofferenza delle vittime e della sicurezza dei
cittadini". (SEGUE)
(Vid/ Dire)
PROCESSO BREVE. PROCURATORE CASELLI: E' BEFFA PER I CITTADINI -2-
(DIRE) Roma, 14 apr. - Il procuratore capo di Torino non nasconde
dunque il suo "nervosismo, per questa che vivo- spiega - come una
sostanziale presa in giro dei cittadini. Si sta giocando con le
parole: si parla di riforma epocale della giustizia e non c'e'
niente di niente, ma proprio niente di niente di niente di niente
e ci metto ancora un niente- aggiunge Caselli- che possa far
funzionare la giustizia. Anzi, le cose semmai andranno
addirittura peggio, perche' il vero obiettivo- afferma- e' quello
di mettere i magistrati al guinzaglio della maggioranza politica
del momento. In questo modo l'uguaglianza dei cittadini davanti
alla legge diventera' spazzatura".
Caselli ricorda infine come accanto al ddl sul processo breve
"c'e' in cantiere un progetto che prevede l'allungamento del
processo. Puo' sembrare schizofrenia ma non lo e'- conclude-
perche' l'obiettivo e' sempre lo stesso: far sparire i processi
che ossessionano il nostro premier".
(Vid/ Dire)
11:29 14-04-11
RIFORMA EPOCALE? NO, MAGISTRATI A GUINZAGLIO MAGGIORANZA
(DIRE) Roma, 14 apr. - Il processo breve? "Una beffa". E' la
definizione che il procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli,
intervistato stamane da Radio Citta' Futura, da' del
provvedimento approvato ieri dalla Camera.
"Il processo breve- afferma il magistrato- e' una formula
magica, uno specchietto per le allodole, pubblicita' ingannevole.
Chi non vorrebbe un processo breve?- si chiede- solo un cretino
potrebbe dirsi contrario; ma non basta abbreviare il processo,
stabilendo un termine entro il quale si deve concludere, se non
si fa niente per migliorare il funzionamento della giustizia".
Secondo Caselli, "una politica degna di questo nome, che
voglia l'interesse generale, dovrebbe far funzionare la
giustizia, accelerando le procedure e dotando gli uffici
giudiziari di uomini e mezzi, mentre limitarsi a dire che il
processo deve finire equivale- sostiene- a una dichiarazione
burocratica di morte, con delle conseguenze che sono sotto gli
occhi di tutti: un esercito di scippatori, ladri, truffatori,
spacciatori, corruttori, usurai, bancarottieri, pedofili,
violenti, insomma- afferma Caselli- un catalogo sterminato di
'gentiluomini' che la faranno franca molto piu' di quanto gia'
oggi purtroppo succede, alla faccia della fatica delle forze
dell'ordine, della sofferenza delle vittime e della sicurezza dei
cittadini". (SEGUE)
(Vid/ Dire)
PROCESSO BREVE. PROCURATORE CASELLI: E' BEFFA PER I CITTADINI -2-
(DIRE) Roma, 14 apr. - Il procuratore capo di Torino non nasconde
dunque il suo "nervosismo, per questa che vivo- spiega - come una
sostanziale presa in giro dei cittadini. Si sta giocando con le
parole: si parla di riforma epocale della giustizia e non c'e'
niente di niente, ma proprio niente di niente di niente di niente
e ci metto ancora un niente- aggiunge Caselli- che possa far
funzionare la giustizia. Anzi, le cose semmai andranno
addirittura peggio, perche' il vero obiettivo- afferma- e' quello
di mettere i magistrati al guinzaglio della maggioranza politica
del momento. In questo modo l'uguaglianza dei cittadini davanti
alla legge diventera' spazzatura".
Caselli ricorda infine come accanto al ddl sul processo breve
"c'e' in cantiere un progetto che prevede l'allungamento del
processo. Puo' sembrare schizofrenia ma non lo e'- conclude-
perche' l'obiettivo e' sempre lo stesso: far sparire i processi
che ossessionano il nostro premier".
(Vid/ Dire)
11:29 14-04-11
ALLARME AEROPORTO FIUMICINO PER SACCHETTO ABBANDONATO, RIENTRATO
ALLARME AEROPORTO FIUMICINO PER SACCHETTO ABBANDONATO, RIENTRATO =
(AGI) - Roma, 14 apr. - Allarme questa mattina al Leonardo da
Vinci per un sacchetto di plastica abbandonato accanto a un
esercizio commerciale nella zona arrivi del Terminal 3. A far
scattare l'allarme, poi rientrato, era stata una segnalazione
arrivata alla Sala operativa della Polaria. Sul posto e'
intervenuta una pattuglia della Polizia e una della Guardia di
Finanza che, per prima cosa, hanno provveduto a circoscrivere
l'area in un raggio di alcuni metri, tenendo cosi' i passeggeri
a distanza di sicurezza. A ispezionare il sacchetto, da cui
fuoriusciva un libro scritto in arabo, e' stata poi una squadra
di artificieri della Polaria che, dopo una prima verifica
visiva, ne ha effettuata una seconda piu' invasiva con
l'ausilio di un'apparecchiatura portatile per i controlli
radiogeni. Constatato che all'interno c'erano soltanto, oltre
al libro, due pettinini tondi di plastica, alcune fotografie e
un altro oggetto per il quale sono ancora in corso gli
accertamenti, e' stato dato il cessato allarme e l'area e'
stata di nuovo completamente aperta al transito dei passeggeri.
(AGI)
Red/Pgi
141144 APR 11
(AGI) - Roma, 14 apr. - Allarme questa mattina al Leonardo da
Vinci per un sacchetto di plastica abbandonato accanto a un
esercizio commerciale nella zona arrivi del Terminal 3. A far
scattare l'allarme, poi rientrato, era stata una segnalazione
arrivata alla Sala operativa della Polaria. Sul posto e'
intervenuta una pattuglia della Polizia e una della Guardia di
Finanza che, per prima cosa, hanno provveduto a circoscrivere
l'area in un raggio di alcuni metri, tenendo cosi' i passeggeri
a distanza di sicurezza. A ispezionare il sacchetto, da cui
fuoriusciva un libro scritto in arabo, e' stata poi una squadra
di artificieri della Polaria che, dopo una prima verifica
visiva, ne ha effettuata una seconda piu' invasiva con
l'ausilio di un'apparecchiatura portatile per i controlli
radiogeni. Constatato che all'interno c'erano soltanto, oltre
al libro, due pettinini tondi di plastica, alcune fotografie e
un altro oggetto per il quale sono ancora in corso gli
accertamenti, e' stato dato il cessato allarme e l'area e'
stata di nuovo completamente aperta al transito dei passeggeri.
(AGI)
Red/Pgi
141144 APR 11
FOGGIA: TROVATI DUE CADAVERI IN VAGONE FERROVIARIO, FORSE MORTE VIOLENTA
FOGGIA: TROVATI DUE CADAVERI IN VAGONE FERROVIARIO, FORSE MORTE VIOLENTA =
Foggia, 14 apr. (Adnkronos) - Due cadaveri sono stati trovati
ieri sera verso le 23 in un vagone ferroviario abbandonato del
deposito merci della stazione ferroviaria di Foggia. Si tratta quasi
certamente di due cittadini stranieri senza tetto. L'identificazione
e' ancora in corso ma e' resa difficile dall'avanzato stato di
decomposizione dei corpi. Non si esclude una morte avvenuta in modo
violento. Sul posto e' intervenuta la Polizia Ferroviaria.
(Pas/Ct/Adnkronos)
14-APR-11 08:42
NNNN
Foggia, 14 apr. (Adnkronos) - Due cadaveri sono stati trovati
ieri sera verso le 23 in un vagone ferroviario abbandonato del
deposito merci della stazione ferroviaria di Foggia. Si tratta quasi
certamente di due cittadini stranieri senza tetto. L'identificazione
e' ancora in corso ma e' resa difficile dall'avanzato stato di
decomposizione dei corpi. Non si esclude una morte avvenuta in modo
violento. Sul posto e' intervenuta la Polizia Ferroviaria.
(Pas/Ct/Adnkronos)
14-APR-11 08:42
NNNN
Questura al verde “È senza carta igienica” (Segnalateci le singole situazioni che pubblicheremo ben volentieri)
Questura al verde
“È senza carta igienica”
Denuncia Silp CgilPavimenti lavati una volta al mese, stop a carta igienica e sapone. La denuncia dei sindacati di polizia: “Insostenibile”.
Tagli drastici alle pulizie negli uffici della Questura di Firenze. La denuncia arriva dal sindacato Silp Cgil che punta il dito contro i tagli del ministero dell’Interno. “In questura i pavimenti verranno lavati solo una volta al mese, gli ambienti saranno puliti e spazzati una volta la settimana e una volta al giorno saranno svuotati i cestini” denunciano i sindacati in una nota. “L’impresa delle pulizie - aggiunge il Silp-Cgil - non fornirà più la carta igienica ed il sapone per i servizi igienici”. I sindacati accusano il governo di aver applicato, negli ultimi due anni, tagli in maniera “indiscriminata”. In particolare: “al 20% di riduzione per i fondi per le imprese di pulizie del 2010, si sarebbe aggiunto nel 2011 un ulteriore 30%”. “Diventa insostenibile per i lavoratori di polizia - commenta il sindacato - vedere, dopo le incertezze legate alla propria carriera, agli stipendi, e agli orari di lavoro, compromesse anche le condizioni igieniche degli spazi lavorativi”. Il Silp Cgil esprime quindi solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori delle ditte di pulizie che operano in Questura, per la contrazione delle ore di lavoro e per le conseguenti riduzioni retributive. “Viste le condizioni in cui versano gli uffici della Questura di Firenze - concludono - abbiamo chiesto l’intervento del questore”.
Tagli anche nelle scuole
Problemi di pulizie per i tagli anche nelle scuole. In particolare il governo ha annunciato la volontà di ridurre le risorse per le imprese di pulizia fino al 50% per il prossimo anno scolastico. I lavoratori a rischio nella provincia di Firenze sono circa 500. A questo proposito hanno presentato due interrogazioni alla Giunta i consiglieri provinciali di Lega Nord e da Rifondazione comunista.fonte: http://city.corriere.it/2011/04/14/firenze/prima-cronaca/questura-verde-senza-carta-igienica-301124158484.shtml
mercoledì 13 aprile 2011
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