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giovedì 20 novembre 2025

Spore di muschio sono sopravvissute a 9 mesi nello spazio

 


Spore di muschio sono sopravvissute a 9 mesi nello spazio (EMBARGO ALLE 17,00)Potrebbero formare ecosistemi extraterrestri (ANSA) - ROMA, 20 NOV - (EMBARGO ALLE 17,00) Per la prima volta, una pianta terrestre ha dimostrato di poter sopravvivere per molto tempo nell'ambiente più estremo in assoluto, lo spazio: spore di muschio sono rimaste vitali per 9 mesi all'esterno della Stazione Spaziale Internazionale, esposte a radiazioni cosmiche, vuoto e variazioni estreme di temperatura, e una volta tornate sulla Terra erano ancora in grado di riprodursi. L'esperimento pubblicato sulla rivista iScience è stato condotto da ricercatori giapponesi guidati dall'Università di Hokkaido, e apre una nuova frontiera verso la possibilità di costruire ecosistemi extraterrestri, ad esempio sulla Luna o su Marte. I muschi prosperano negli ambienti più estremi della Terra, dalle vette dell'Himalaya al deserto californiano della Death Valley, dalla tundra antartica ai campi di lava che circondano i vulcani attivi. Ispirati dalla resilienza di questa pianta, nel 2022 i ricercatori coordinati da Tomomichi Fujita hanno inviato spore della specie Physcomitrium patens nello spazio, dove gli astronauti le hanno attaccate fuori dalla Iss. Lì sono rimaste per un totale di 283 giorni, prima di essere riportate sulla Terra nel gennaio 2023. "Ci aspettavamo una sopravvivenza quasi pari a zero, ma il risultato è stato l'opposto", dice Fujita: "La maggior parte delle spore è sopravvissuta. Siamo rimasti davvero sbalorditi dalla straordinaria resistenza di queste minuscole cellule vegetali. Ciò fornisce una prova lampante - continua il ricercatore - che la vita che si è evoluta sulla Terra possiede, a livello cellulare, meccanismi intrinseci per resistere alle condizioni dello spazio". Oltre l'80% delle spore, infatti, è sopravvissuta al viaggio spaziale e, di queste, quasi tutte sono poi riuscite a germinare una volta tornate nel laboratorio. Anche i livelli di clorofilla, il pigmento responsabile del colore verde e della fotosintesi, sono rimasti per lo più normali. (ANSA). 

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