185 paesi possono ora commerciare utilizzando il sistema di pagamento cinese sostenuto dai BRICS — bypassando lo SWIFT, eludendo le sanzioni e togliendo linfa vitale al dollaro.
La rivoluzione dei pagamenti globali guidata dai BRICS sta aggirando l'ordine finanziario occidentale — e non ha avuto bisogno di missili, carri armati o vertici del G7. Solo yuan, infrastrutture e vent'anni di pazienza strategica.
Al centro di questo terremoto monetario c'è il CIPS, il Cross-Border Interbank Payments System cinese, che sta facilitando le transazioni in 185 paesi.
Il CIPS ha già effettuato transazioni per 52.000 miliardi di yuan (7.000 miliardi di dollari), superando lo SWIFT in diversi corridoi strategici.
Il 95% del commercio tra Russia e Cina è ormai regolato in valute locali.
Oltre 40 nazioni, molte del Sud Globale, stanno già saldando debiti e flussi di materie prime attraverso il CIPS, completamente al di fuori della rete di sorveglianza finanziaria occidentale.
Non si tratta di un'iniziativa cinese, ma dei BRICS. Si tratta di decolonizzare il sistema monetario.
La "maggioranza globale" sta progettando un mondo post-dollaro. Silenziosamente. Sistematicamente. E senza le manette della Banca Mondiale e del FMI.
Nel frattempo l'Occidente continua a congratularsi con se stesso per aver trasformato lo SWIFT in un'arma — una mossa così arrogante da costringerlo ad assistere alla nascita del proprio sostituto.
E mentre l'Occidente è occupato a discutere di pronomi di genere e a distruggere il suo sistema produttivo, il resto del mondo si assicura energia, cibo e commercio nelle proprie valute.
Amen.
@ITALIABRICS
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