SESSUALITA': PILLOLA E ALTRI METODI CONTRACCETTIVI, IN UN LIBRO INFORMAZIONI A 360 GRADI =
Roma, 31 gen. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - La contraccezione
a 360 gradi. Tutto quello che c'e' da sapere sulla pillola, che ha
compiuto cinquant'anni nel 2010, sulla spirale, sul diaframma, sul
preservativo, sui metodi naturali e quelli d'emergenza: come
funzionano, con quale grado di efficacia e di sicurezza. Tutto
spiegato, alla luce dei progressi della scienza, con un linguaggio
semplice, da due ginecologi impegnati da tempo in battaglie di
laicita' per una sessualita' libera e consapevole. E' il libro
'Contraccezione', di Carlo Flamigni, gia' docente di ginecologia e
componente del Comitato nazionale per la Bioetica, e Anna Pompili,
ginecologa esperta di divulgazione, in uscita il 3 febbraio (edizioni
l'Asino d'oro).
Il volume, nelle intenzioni degli autori, e' "uno strumento a
disposizione delle donne e di tutti coloro che vogliono farsi un'idea
chiara della contraccezione - affrontando i dubbi che spesso nella
realta' quotidiana restano senza risposta in ambulatori medici e
consultori - e pensano sia meglio prevenire che abortire". Secondo i
dati dell'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms), le gravidanze
che ogni anno cominciano nel mondo sono circa 200 milioni, la meta'
delle quali non pianificata; gli aborti clandestini sono circa 20
milioni l'anno; le morti di donne per aborti eseguiti in condizioni
sanitarie inadeguate circa 80.000 ogni anno, mentre i decessi legati
alla gravidanza e al parto, circa 600.000 l'anno.
"Una societa' piu' moderna e piu' consapevole non puo' non
essere interessata a una efficace politica contraccettiva", affermano
i due medici. "Mezzo secolo di contraccezione - spiegano Flamigni e
Pompili - ha imposto anche un nuovo rapporto tra medico e paziente:
dal momento che il medico viene chiamato in causa non piu' solo per
curare una malattia, ma anche per rispondere all'esigenza di vivere la
sessualita' in maniera libera e consapevole". Il controllo della
fertilita', concludono, "molto prima di essere un problema tecnico, e'
un problema culturale. Dalla cultura dovremmo ricavare la capacita' di
gestire la nostra vita sessuale e affettiva secondo le nostre
intenzioni e le nostre scelte; la tecnica dovrebbe darci gli strumenti
per gestire una vita sessuale libera da rischi procreativi, senza
alcun coinvolgimento per la nostra salute".
(Com-Ram/Pn/Adnkronos)
31-GEN-11 15:14
NNNN
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