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lunedì 30 maggio 2011

PISAPIA - LE PRIORITA' DEL NUOVO SINDACO DOPO L'INSEDIAMENTO

ANSA-ANALISI/ BALLOTTAGGI: COSA CAMBIA NELLA MILANO DI PISAPIA
LE PRIORITA' DEL NUOVO SINDACO DOPO L'INSEDIAMENTO
(ANSA) - MILANO, 30 MAG - Per 18 anni la sinistra e le forze
progressiste sono state lontane dalle stanze dei bottoni di
Milano e ora, con la vittoria di Giuliano Pisapia, dovranno
mettere mano a una vera e propria rivoluzione copernicana a
Palazzo Marino.
Come cambiera' la politica del Comune? Come sara' il nuovo
corso amministrativo inaugurato dall'avvocato? Ecco l'agenda
delle priorita' (e delle grane) che il nuovo sindaco dovra'
affrontare all'indomani del suo insediamento.
BILANCIO - I conti del Comune saranno il primo grattacapo di
Pisapia. L'ultimo bilancio di Letizia Moratti e' stato costruito
su due previsioni di entrata al momento non certe: la vendita
del 18% di Serravalle da cui si attende un introito di 170
milioni di euro e il collocamento in Borsa della societa'
aeroportuale Sea con una riduzione della quota comunale e un
maxidividendo da 160 milioni.
IMPOSTE - A differenza di Letizia Moratti, Pisapia non ha mai
promesso di lasciare inalterate per cinque anni tasse e tariffe.
E proprio la leva del gettito potrebbe diventare la strada
obbligata per far fronte alle continue riduzioni dei
trasferimenti dallo Stato. Se e' improbabile che il
centrosinistra tocchi l'addizionale Irpef, vero cavallo di
battaglia del centrodestra, e' pero' possibile che attraverso
una revisione degli estimi catastali la nuova Giunta applichi
aliquote Ici piu' gravose su seconde case e immobili
commerciali.
TRAFFICO E TRASPORTI - Sara' inevitabile una messa in
discussione di Ecopass il ticket antismog padre di tante
polemiche elettorali e non solo. Sulla scia degli annunci di
Letizia Moratti per una sua abolizione per i milanesi anche
Pisapia ha ammesso che il pedaggio sara' eliminato. Ma al di la'
dei proclami, e' possibile che il centrosinistra cancelli
Ecopass come pedaggio calcolato sui livelli di emissioni per
trasformarlo in una tassa di circolazione uguale per tutti con
un importo da 2 a 3 euro al giorno. Questo del resto chiede uno
dei referendum civici del 12 e 13 giugno, di cui Pisapia e'
firmatario, e questo e' il suggerimento della commissione dei
saggi su Ecopass voluta dalla stessa Moratti. Sul fronte dei
trasporti pubblici Pisapia dovra' onorare l'unica vera promessa
elettorale: abbonamento gratis (o fortemente scontato) per gli
over 65.
SICUREZZA E VIGILI - Nel programma del centrosinistra i
vigili dovranno progressivamente essere sgravati dai compiti di
pubblica sicurezza per concentrarsi sul traffico e la mobilita'.
Per centrare questo obiettivo la Giunta dovra' comunque
confrontarsi con il comitato prefettizio per la sicurezza ed e'
scontato che nell'immediato i ''ghisa'' continueranno a svolgere
compiti di supplenza alle forze dell'ordine sul fronte per
esempio del contrasto all'abusivismo commerciale. I
pattugliamenti nelle periferie potrebbero pero' a breve essere
affidati ai vigili di quartiere.
CAMPI NOMADI - Di sicuro la polizia locale non sara' piu' in
prima linea negli sgomberi dei campi nomadi. Pisapia ha promesso
la cancellazione delle favelas, ma solo dopo aver completato con
il terzo settore programmi di reinserimento sociale e
lavorativo. Tocchera' poi alla nuova amministrazione individuare
le aree che saranno assegnate ai progetti di ''autocostruzione''
abitativa per i nomadi.
MOSCHEA - Anche se e' stato uno dei grandi argomenti di
scontro elettorale, la costruzione di una moschea a Milano non
sara' una delle prime preoccupazioni della Giunta. Tocchera'
alla comunita' islamica recuperare fondi e presentare un
progetto architettonico: solo allora trovera' nel Comune un
interlocutore favorevole a risolvere il problema dei luoghi di
culto musulmano.
PIANO REGOLATORE - Il centrosinistra ha assicurato che il
nuovo piano di governo del territorio approvato a tre mesi dalle
elezioni da Pdl e Lega sara' in parte modificato. L'architetto
democratico Stefano Boeri ha promesso che il percorso di
cambiamento sara' rapido e nella fase di vacatio legis i
costruttori potranno lavorare in variante (come e' avvenuto
negli ultimi 30 anni).
EXPO - Sull'esposizione universale grava la minaccia del
ministro Giulio Tremonti (''Con Pisapia l'Expo se ne va via'')
che potrebbe congelare i fondi statali. Di sicuro Pisapia
confermera' la fiducia all'ad Giuseppe Sala ma dovra' comunque
affrontare alcune questioni spinose. La prima sara' quella della
partecipazione del Comune alla newco per l'acquisto dei terreni
e contemporaneamente avviare la variante urbanistica sull'area
in cui sorgera' l'evento. Il vero nodo resta cosa ne sara' di
quei terreni dopo l'esposizione e su questa partita, per cui la
sinistra agita da tempo lo spettro di una possibile
cementificazione, Pisapia si giochera' la tenuta della sua
maggioranza. (ANSA)

YN3-DIV
30-MAG-11 17:21 NNNN

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