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venerdì 17 giugno 2011

Impotenza, 300 mila candidabili a impianto protesi

SALUTE: IMPOTENZA, 300 MILA CANDIDABILI A IMPIANTO PROTESI
26 I CENTRI ECCELLENZA, MA NON IN TUTTE LE REGIONI A CARICO SSN
(ANSA) - MILANO, 17 GIU - Ogni anno sono almeno tremila gli
italiani che hanno una forma di disfunzione erettile cosi' grave
da non rispondere ad alcun trattamento. Per loro l'unica
soluzione per recuperare la funzione sessuale e' l'impianto di
protesi, ma solo uno su sei accetta questa soluzione. Gli altri
rifiutano per vergogna, pregiudizi e falsi miti. Lo afferma
Edoardo Pescatori, presidente del Convegno 'Disfunzione erettile
e chirurgia protesica' che domani a Modena lancera' una campagna
''per spezzare il silenzio di chi non sa''.
Pescatori, coordinatore per Marche, Emilia Romagna e San
Marino della Societa' Italiana di Andrologia (Sia), annuncia che
d' ora in poi chi ha dei dubbi potra' collegarsi al sito
iochiedo@chirurgiaprotesica.andrologia-mers.com, e avra' una
risposta a tutte le sue domande.
Secondo uno studio recente, spiega Enrico Caraceni,
segretario Sia nelle stesse regioni , in Italia sono circa tre
milioni le persone con impotenza sessuale, ma dipende molto
dall'eta': dopo i 50 anni, uno su quattro puo' avere problemi,
dopo i 70 uno su due. In totale, il 30% dei tre milioni (cioe'
900 mila) non risponde alla terapia farmacologica.
''Non tutti - precisa Caraceni - sono candidabili all'
intervento protesico ma per un terzo di questi si puo' pensare
ragionevolmente che l' impianto sarebbe la migliore soluzione; e
andrebbe presa non solo con l'andrologo, ma anche con la propria
compagna e, se necessario, col supporto di uno psicoterapeuta''.
Le protesi piu' utilizzate sono quelle idrauliche: con esse,
quando un uomo lo desidera, puo' ottenere un'erezione per il
tempo desiderato agendo sulla pompa di controllo collocata sotto
la pelle dello scroto. ''A differenza di quanto molti credono -
dice Caraceni - l'orgasmo e l'eiaculazione, se presenti prima
dell'intervento, non cambiano. E non e' preclusa neppure la
possibilita' di concepimento, compatibilmente con l'eta' e lo
stato degli spermatozoi''.
In Italia sono 26 i centri di eccellenza per questa
chirurgia. A parte due che sono privati, gli altri operano in
regime di servizio sanitario nazionale. Al momento pero' non in
tutte le regioni l'intervento e' a carico del Ssn.(ANSA).

BRA
17-GIU-11 15:14 NNNN

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