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giovedì 30 giugno 2011

Un poliziotto ogni 2.248 abitanti nel IV Municipio romano, grande quanto Firenze, uno ogni 1.894 nel XIII, uno ogni 2.151 nell’VIII, quello della purtroppo tristemente famosa Tor Bella Monaca. Il Pd fa propria quella che era stata la denuncia, a dire il vero già nel dicembre 2009, del sindacato di polizia Silp Cgil: il sindaco sceriffo, Gianni Alemanno, che ha fatto della sicurezza il cavallo di battaglia in campagna elettorale, ha fallito proprio su questo.(link diretto al sito dell'autore)


Roma, Pd: “Su sicurezza Alemanno ha fallito”
Un poliziotto ogni 2.248 abitanti nel IV Municipio romano, grande quanto Firenze, uno ogni 1.894 nel XIII, uno ogni 2.151 nell’VIII, quello della purtroppo tristemente famosa Tor Bella Monaca. Il Pd fa propria quella che era stata la denuncia, a dire il vero già nel dicembre 2009, del sindacato di polizia Silp Cgil: il sindaco sceriffo, Gianni Alemanno, che ha fatto della sicurezza il cavallo di battaglia in campagna elettorale, ha fallito proprio su questo.
A differenza di quelli predatori (in aumento negli ultimi sei mesi, secondo il Pd capitolino), i reati sono in calo, ma questo dipende dal fatto che la gente denuncia sempre meno. In realtà Roma è meno sicura, la presenza delle forze dell’ordine si è drasticamente ridotta a causa dei tagli operati dal ministero dell’Economia e la distribuzione del personale sul territorio andrebbe rivista. Per esempio – diceva il Silp nel 2009, dice il Pd oggi – la città andrebbe ridisegnata in 5 quadranti, ognuno dei quali dovrebbe ospitare un nucleo delle volanti. Oggi accade invece che le auto del 113 partano tutte dal commissariato di via Guido Reni, impiegando fino a un’ora di tempo per raggiungere i lati opposti della città. La mancanza di offerte culturali adeguate accresce, poi, secondo i Democratici, il livello di insicurezza: se non ci sono eventi a cui partecipare, è più facile ubriacarsi.

C’è poi un discorso più ampio, ma finora poco ascoltato: molte attività commerciali e immobiliari della capitale (compresi molti esercizi storici della Dolce Vita) sono in mano alle mafie, alla ‘ndrangheta in particolare. Il Silp lo denuncia da tempo, il Pd ha presentato invano alcune interrogazioni al ministro Maroni. Ma forse per Alemanno questa non è sicurezza.

Da Il Fatto Quotidiano del 29 giugno 2011

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