SALUTE: RIDURRE IL SALE NON PROTEGGE IL CUORE,
CONTRORDINE DA MEGA-INDAGINE =
PASSATI IN RASSEGNA 7 STUDI
Roma, 6
lug. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Limitare il
sale
nella dieta non riduce il rischio di malattie cardiovascolari, ne' di
morire per queste malattie, secondo i dati oggi disponibili. Sono le
conclusioni, spiazzanti, di una recente revisione Cochrane, che ha
passato in rassegna 7 studi condotti sugli effetti della riduzione
del
sodio, con ben 6.489 partecipanti. Sul risultato, che fara' discutere
visto il recente tam tam della comunita' scientifica di tenere la
mano
leggera con il sale, i ricercatori precisano che sono necessarie
conferme da studi molto piu' ampi.
Molte prove scientifiche, infatti,
sostengono che un'assunzione
moderata di sale riduce la pressione sanguigna:
"Il continuo
incoraggiamento a limitare l'apporto di sodio ha portato a
un'effettiva diminuzione del suo utilizzo, che ha avuto come
conseguenza
una piccola riduzione della pressione sanguigna - afferma
Rod Taylor,
dell'Universita' di Exeter, autore della revisione - Il
nostro obiettivo era
constatare se la dieta povera di sale modificasse
anche il rischio di
incorrere in episodi cardiovascolari, o di morire
per queste cause",
spiega.
Gia' una prima revisione Cochrane pubblicata nel 2004 non aveva
riportato alcuna prova conclusiva a proposito. Nel nuovo lavoro i
ricercatori, passando al setaccio i sette studi, hanno registrato una
quantita' di dati tale da poter iniziare a trarre qualche
conclusione,
anche se Taylor ritiene che siano necessari numeri riferiti ad
almeno
18.000 individui prima di provare con certezza qualsiasi effetto
sulla
salute. Tant'e'. Sulla base dei dati
attuali, "il nostro studio non
riporta grandi benefici, probabilmente
perche' le persone analizzate
hanno ridotto di poco il loro consumo
giornaliero di sale, per cui
l'effetto sulla pressione sanguigna e sul cuore
e' limitato",
sottolinea Taylor.
(segue)
(Mad/Zn/Adnkronos)
06-LUG-11 15:21
NNNNSALUTE: RIDURRE IL SALE NON PROTEGGE IL CUORE,
CONTRORDINE DA MEGA-INDAGINE (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Molti Paesi - ricordano i
ricercatori - hanno
approvato raccomandazioni di tipo governativo che
invitano alla riduzione
del sodio contenuto nella dieta. Nel Regno
Unito, il National Institute for
Health and Clinical Excellence (Nice)
- organismo indipendente inglese che
sviluppa linee guida per il
servizio sanitario nazionale inglese - ha
recentemente incoraggiato la
popolazione a ridurre l'assunzione di sale fino
a un massimo di 6
grammi al giorno entro il 2015, e fino a 3 grammi entro il
2025.
"Accanto ai Governi che definiscono obiettivi per ridurre
l'assunzione di sale, alle industrie alimentari che lavorano per
rimuoverlo dai loro prodotti, e' importante fare studi molto piu'
grandi
per comprendere a fondo i rischi e i benefici legati alla sua
assunzione",
conclude l'esperto.
(Mad/Zn/Adnkronos)
06-LUG-11 16:04
NNNN
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