Manovra/ Pd: No a norme che cancellino lo statuto dei
lavoratori
Damiano: Destra non si nasconda dietro norme
implicite
Roma, 17 ago. (TMNews) - "E` grave che l`articolo 8 della
manovra
depositata oggi in Senato consenta 'implicitamente' di derogare
a
leggi e contratti, compreso quindi lo Statuto dei lavoratori. La
nota di
lettura predisposta dall`ufficio studi di Palazzo Madama
lo conferma
analizzando gli aspetti tecnici e non politici. Ma è
ancora più grave che
tale norma, voluta dal ministro Sacconi e
che si realizza con il potere di
deroga attribuito alla
contrattazione aziendale, sia giudicata di 'capitale
importanza'
dai capigruppo di Camera e Senato del Pdl". Lo dichiara
Cesare
Damiano, capogruppo Pd in commissione lavoro alla Camera.
"Se
la destra intende cancellare lo Statuto dei lavoratori lo
dica e non si
nasconda dietro norme implicite. Per questo il Pd
pretenderà un`esplicita
cancellazione dell`articolo con la
presentazione di un apposito emendamento
abrogativo", prosegue
Damiano in una nota.
"Sul tema delle pensioni
poi, non è accettabile che si pensi a
un nuovo giro di vite, con
l`innalzamento dell`età pensionabile
addirittura a 67 anni, dopo lo scempio
compiuto in diverse
occasioni da questo governo, fortemente penalizzante per
i
lavoratori. Non si può alzare indefinitamente l`età pensionabile
al fine
di reperire quelle risorse che non si vogliono fare
pagare al dieci per cento
degli italiani più ricchi. Noi
sosteniamo un principio più democratico che
prevede la scelta
flessibile del momento in cui andare in pensione, in un
arco di
età compreso tra i 62 e i 70 anni, unificando le normative
per
uomini e donne e quelle tra pensioni di vecchiaia e di
anzianità".
Red/Ska
171824 ago 11
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