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mercoledì 17 agosto 2011

Manovra/ Pd: No a norme che cancellino lo statuto dei lavoratori

Manovra/ Pd: No a norme che cancellino lo statuto dei lavoratori
Damiano: Destra non si nasconda dietro norme implicite

Roma, 17 ago. (TMNews) - "E` grave che l`articolo 8 della manovra
depositata oggi in Senato consenta 'implicitamente' di derogare a
leggi e contratti, compreso quindi lo Statuto dei lavoratori. La
nota di lettura predisposta dall`ufficio studi di Palazzo Madama
lo conferma analizzando gli aspetti tecnici e non politici. Ma è
ancora più grave che tale norma, voluta dal ministro Sacconi e
che si realizza con il potere di deroga attribuito alla
contrattazione aziendale, sia giudicata di 'capitale importanza'
dai capigruppo di Camera e Senato del Pdl". Lo dichiara Cesare
Damiano, capogruppo Pd in commissione lavoro alla Camera.

"Se la destra intende cancellare lo Statuto dei lavoratori lo
dica e non si nasconda dietro norme implicite. Per questo il Pd
pretenderà un`esplicita cancellazione dell`articolo con la
presentazione di un apposito emendamento abrogativo", prosegue
Damiano in una nota.

"Sul tema delle pensioni poi, non è accettabile che si pensi a
un nuovo giro di vite, con l`innalzamento dell`età pensionabile
addirittura a 67 anni, dopo lo scempio compiuto in diverse
occasioni da questo governo, fortemente penalizzante per i
lavoratori. Non si può alzare indefinitamente l`età pensionabile
al fine di reperire quelle risorse che non si vogliono fare
pagare al dieci per cento degli italiani più ricchi. Noi
sosteniamo un principio più democratico che prevede la scelta
flessibile del momento in cui andare in pensione, in un arco di
età compreso tra i 62 e i 70 anni, unificando le normative per
uomini e donne e quelle tra pensioni di vecchiaia e di anzianità".

Red/Ska

171824 ago 11


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