MANOVRA: SENATO INCARDINA DL, SEDUTA LAMPO IN AULA DESERTA =
(AGI) -
Roma, 17 ago. - Sei minuti di seduta e 11 senatori
presenti in aula.
L'assemblea di palazzo Madama, convocata per
incardinare la manovra economica
da 45 miliardi di euro,
archivia rapidamente la pratica e rinvia alla
settimana
prossima i lavori che dovranno portare all'esame
del
provvedimento. Il decreto e' assegnato alla commissione
Affari
Costituzionali per l'esame dei presupposti di costituzionalita'
e
in sede referente alla commissione Bilancio, che si riunira'
martedi'
prossimo. L'approdo in aula e' previsto per il 5
settembre.
I senatori
presenti (numericamente molto al di sotto dei
giornalisti) sono arrivati
pochissimi minuti prima delle 16,30,
a ridosso dell'avvio dei lavori
dell'assemblea, e hanno
lasciato subito dopo palazzo Madama. E tra i
parlamentari che
hanno interrotto le ferie, seppure per poco, serpeggia
qualche
malumore nei confronti dei colleghi assenti. "Sono
amareggiato",
dice allargando le braccia Giacomo Santini del
Pdl. "E' vero che si trattava
di una seduta tecnica - aggiunge
- ma mi aspettavo che in un momento del
genere, mentre si
chiedono sacrifici a tutti, la politica desse una
risposta
diversa. Io sono venuto da Trento, non capisco perche' gli
altri
non siano potuti venire. In altri tempi questo non
sarebbe successo. Quando
vedo immagini cosi' mi pento di essere
entrato in politica",
aggiunge.
Polemico anche Stefano Pedica, senatore dell'Idv secondo
cui
"era necessario che oggi fossimo in tanti, per dare un
segnale. E credo che
il presidente Schifani sarebbe dovuto
essere qui a presiedere". "Oggi c'era
da approvare solo un atto
formale - conclude Alberto Giorgetti, l'esponente
del governo
presente in aula - pero' forse sarebbe stato meglio vedere
piu'
senatori. Comunque ciascuno ha la sua sensibilita'...".
(AGI)
Mgm
171757 AGO 11
NNNN
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