TUMORI: DA UNIVERSITA' MODENA E SIENA SPERANZE CONTRO CANCRO OVARICO
=
SCOPERTO COME INIBIRE ENZIMA CHIAVE AGGIRANDO RESISTENZA AI
FARMACI
Siena, 2 ago. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Nuove speranze
contro il carcinoma ovarico
grazie alla collaborazione tra ricercatori
delle universita' di Siena e di
Modena e Reggio Emilia, e
dell'Heidelberg Institute for Theoretical Studies
Germania. Gli
scienziati hanno infatti individuato alcuni peptidi che
riescono a
inibire un enzima indispensabile per la sintesi del Dna e quindi
anche
per la crescita delle cellule tumorali. I peptidi agiscono con un
nuovo meccanismo inibitorio, spiega una nota dell'ateneo senese,
contrastando la crescita di cellule tumorali resistenti ai farmaci
attualmente in uso. Uno studio clinico pilota sul loro meccanismo
sara'
avviato nella Struttura complessa di oncologia dell'azienda
ospedaliero-universitaria di Modena.
I ricercatori hanno ideato una
strategia diversa per
l'inibizione dell'enzima timidilato-sintasi, un
approccio che
impedisca l'insorgere della resistenza ai farmaci. Per questo
hanno
progettato dei peptidi, cioe' dei composti costituiti da amminoacidi,
che si legano in modo specifico all'interfaccia fra le due subunita'
della timidilato-sintasi, costituito da due catene polipeptidiche
identiche. (segue)
(Com-Sof/Zn/Adnkronos)
02-AGO-11
15:19
NNNN
TUMORI: DA UNIVERSITA' MODENA E SIENA SPERANZE
CONTRO CANCRO OVARICO (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Questi
peptidi stabilizzano la
forma inattiva dell'enzima impedendo il suo
funzionamento e,
opportunamente veicolati all'interno della cellula,
inibiscono la
crescita di cellule tumorali, sia sensibili sia resistenti ai
farmaci
tradizionali. Il valore scientifico dello studio e' sottolineato dal
rilievo dato dalla rivista scientifica 'Proceedings of the National
Academy of Sciences' (Pnas) che ha pubblicato i risultati sul suo
ultimo
numero.
Il tumore ovarico e' il sesto piu' diffuso. Colpisce oltre
200.000 donne ogni anno nel mondo e ha incidenza maggiore nei Paesi
industrializzati. E' caratterizzato da alta mortalita' a causa di una
frequente diagnosi tardiva e del rapido sviluppo di resistenza ai
farmaci. Alcuni farmaci antitumorali di importanza clinica,
largamente
impiegati nella chemioterapia, inibiscono l'enzima
timidilato-sintasi,
tuttavia l'uso di questi farmaci e' accompagnato
dall'insorgenza di
resistenza.
(Com-Sof/Zn/Adnkronos)
02-AGO-11
16:01
NNNN
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