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giovedì 26 gennaio 2012

Critiche da sindacati e politica Alemanno: "Polemiche sterili"


Omicidio Pisana

Critiche da sindacati e politica
Alemanno: "Polemiche sterili"

agguato pisana

“Ormai quasi ogni giorno nella nostra città avvengono omicidi, atti di violenza e regolamenti di conti tra bande criminali. Lo scorso anno si sono registrati 36 omicidi, e nel mese di gennaio sono già 5 le vittime di questa escalation criminale. La situazione sta diventando sempre più preoccupante ed allarmante. Dal sindaco Alemanno continuano ad arrivare solo annunci sulla sicurezza, mentre degli interventi previsti nel terzo Patto per Roma Sicura non c’è traccia. Con Alemanno Roma non mai stata così insicura. Il sindaco convochi immediatamente un vertice con il Ministro dell’Interno, il Ministro del Welfare e il Ministro dello Sviluppo Economico per capire quali interventi sulla sicurezza e per il rilancio economico della città devono essere presi con urgenza visti i numeri da guerra civile che Roma sta conoscendo”. A dichiararlo in una nota è Gianluca Peciola, consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà.
"Mi accingevo ad esprimere un plauso alle forze dell'ordine per l'operazione che ha portato ai 39 arresti di esponenti un noto clan malavitoso della Capitale". Così in una nota Dario Nanni, consigliere comunale Pd. "Mentre manifestavo questa soddisfazione, in riconoscimento alle forze di polizia, avveniva l'ennesimo agguato nel quartiere Pisana a Roma. Un uomo atteso davanti al proprio garage è stato freddato senza esitazione in quello che ha tutte le sembianze dell'ennesimo regolamento di conti. Dopo il pesante bilancio di sangue del 2011, l'avvio del nuovo anno si è presentato sotto i peggiori presagi. La vittima, già conosciuto alla polizia per aver avuto precedenti riconducibili al traffico di stupefacenti, sembra essere stato colpito nell'ambito della più ampia guerra per la ridefinizione del controllo territoriale della capitale da parte della criminalità organizzata".
Aggiunge Nanni: "E' la prova che le gang organizzate a Roma e nel Lazio hanno messo radici profonde e sono in grado di operare e colpire con facilità in qualsiasi luogo di Roma, nonostante i colpi importanti messi a segno da Polizia e Carabinieri. La superficiale minimizzazione dei mesi scorsi da parte del Sindaco di fronte all'escalation criminale, ha impedito una reazione forte della società romana contro l'assalto malavitoso alla Capitale. Al contrario da tempo ho proposto un lavoro congiunto delle istituzioni locali, delle realtà territoriali e produttive e delle forze dell'ordine per realizzare le 'Consulte della Legalità' nei Municipi e la Conferenza cittadina della Legalità. Si tratta di un approccio diverso all'emergenza, chiedere solo più poliziotti non basta. Per ridare fiducia, sicurezza e controllo del territorio ai cittadini serve l'impegno unitario dell'intera comunità cittadina. E' questa l'unica strada da percorrere se non vogliamo che Roma diventi l'esatto contrario di quello che Alemanno prometteva in campagna elettorale". "Grazie ad Alemanno la Capitale sta ormai contendendo il primato a Ciudad Juarez, la città messicana con il più alto tasso di omicidi al mondo. I romani sono stufi dell’immobilismo del sindaco, delle sue parole quasi sempre inutili, dei suoi attacchi strumentali, dei suoi scaricabarile e degli spot sulla sicurezza: questa città, un tempo simbolo della fratellanza e della pace, sale ogni giorno alla ribalta delle cronache per i suoi brutali omicidi e per gli episodi di efferata violenza. Di questo i cittadini devono ringraziare un sindaco inetto, che in campagna elettorale aveva fatto tante belle promesse, purtroppo tutte puntualmente disattese dai fatti”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale del Pd, Enzo Foschi.
Secondo i Capigruppo di Alleanza per l’Italia in Consiglio regionale e Comunale Mario Mei e Salvatore Vigna “L’omicidio avvenuto in pieno giorno, a Monteverde è soltanto l’ultimo segnale della escalation di violenza che sta colpendo tragicamente la Capitale, ormai teatro di un autentico Far West. E’ urgente costituire una cabina di regia fra gli apparati dello Stato per contrastare con maggiore incisività la criminalità organizzata a Roma”. “In città siamo ormai oltre l’emergenza sicurezza. Il fenomeno della criminalità organizzata – proseguono gli esponenti di Alleanza per l’Italia - è stato per troppo tempo sottovalutato proprio da chi, paradossalmente, come gli esponenti di centrodestra, aveva fatto della sicurezza uno dei temi cardine della campagna elettorale. L’amministrazione comunale sulla sicurezza ha fallito, c’è bisogno di nuove politiche e di maggiori fondi per arginare questi sistematici e tragici episodi che stanno colpendo al cuore la città”. E infine la proposta: "come sostenuto giustamente dal leader di Alleanza per l’Italia, Francesco Rutelli, c’è necessità di una cabina di regia della Dia, con Prefettura, Procura, Questura e Carabinieri per la verifica e la comprensione del fenomeno delle infiltrazioni mafiose a Roma e della criminalità organizzata presente in città. Non possiamo più perdere tempo: in gioco c’è la sicurezza dei cittadini romani e l’immagine di una delle capitali più amate del mondo”.
LA CGIL - “Roma è diventata ormai in questi ultimi anni, il teatro principe della criminalità, e oltre all’impegno dei tutori dell’ordine e della Magistratura per contrastare la criminalità, tra mille difficoltà e ai tagli effettuati dal precedente Governo Berlusconi ,altri hanno pensato  solo a siglare “patti per la sicurezza”  con i poteri conferiti, senza che una volta abbiano avuto l’idea di sentire anche chi rappresenta i lavoratori di polizia (forse potevamo dire qualcosa di reale). Firmando gli ormai “famosi patti per la sicurezza” il più delle volte ci è sembrato di assistere solo ad azioni  mediatiche e di facciata, mentre i  fatti sono tristemente diversi”, così Cosmo Bianchini, segretario generale Silp-Lazio
ALEMANNO - "La giornata di oggi ci mostra con chiarezza il significato e la portata dello scontro che si sta verificando nella nostra città. Da un lato magistratura e forze ordine mettono a segno un colpo formidabile contro la criminalità organizzata con l’arresto di 39 esponenti del clan dei Casamonica. Dall’altro lato a Portuense avviene un omicidio su cui stanno indagando gli inquirenti. E’ uno scontro che possiamo e dobbiamo vincere, come dimostrano i risultati di tutte le operazioni condotte dalle forze dell’ordine e della magistratura in questi ultimi mesi. Decine di arresti, interventi sistematici nei quartieri a rischio, sequestri di droga e di materiale criminale sono l’effetto di quest’opera ferma e incisiva che non si deve arrestare". Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. "E’ necessario procedere ancora a lungo con la massima fermezza e decisione, unendo tutte le forze politiche e sociali in una grande convergenza che sostenga senza esitazione quest’azione dello Stato - prosegue - Roma vincerà questa sfida: ogni forma di criminalità presente nella nostra città deve sapere che non avrà né tregua né scampo rispetto all’azione combinata di tutte le istituzioni che non si devono dividere, che non devono perdersi in polemiche sterili, ma che devono affermare il controllo dello Stato in tutto il territorio cittadino".

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