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venerdì 24 febbraio 2012

RUSSIA: PUSSY RIOT, "PUTIN HA PAURA" E' TEMPO DI RIVOLUZIONE




RUSSIA: PUSSY RIOT, "PUTIN HA PAURA" E' TEMPO DI RIVOLUZIONE =
(AGI) - Mosca, 24 feb. - Indossano passamontagna e vestiti
colorati, imbracciano chitarre e microfoni come mitra e si
lanciano a sfidare il potere nei suoi luoghi simbolo, a suon di
versi dissacranti e provocatori, convinte che "la rivoluzione
in Russia debbano farla soprattutto le donne". Le Pussy Riot,
il collettivo "punk di femministe radicali", come si
autodefiniscono, ha un obiettivo semplice e ambizioso:
"Combattere il macho Putin, scardinando la cultura
paternalistica e sessista, che ancora impera in Russia", come
raccontano in un'intervista ad Agi. Incontrarle non e'
semplice. Barricate dietro un rigido anonimato, danno prima
appuntamento in un centro per l'arte contemporanea a Mosca,
salvo poi spostare l'incontro via Skype: "Non possiamo parlare
coi giornalisti in luoghi pubblici, dopo la nostra ultima
performance". La performance di cui parlano e' durata solo
cinque minuti, ma si e' conquistata in poche ore la fama
mondiale sul web: in cinque sono salite sull'altare della
principale cattedrale ortodossa di Mosca, Cristo Salvatore, e
hanno intonato "Sacra Merda, una preghiera punk", invocando
l'aiuto della Madre di Dio "per cacciare Putin". Inutile dire
che sono state trascinate via dalla sicurezza, interrogate e
rilasciate dopo tre ore con una nuova sanzione amministrativa
da pagare, come raccontano loro stesse. Un copione identico a
quello andato in scena sulla piazza Rossa, quando a gennaio, in
otto si sono arrampicate sul Lobnoe Mesto (la piattaforma che
serviva un tempo per le esecuzioni pubbliche) in Piazza Rossa
per cantare "Putin se l'e' fatta sotto", sventolando bandiere
di protesta e dando fuoco a fumogeni. "Non abbiamo paura della
polizia - dichiarano - e' il potere ad avere paura di noi dopo
il 5 dicembre". E' questa la data in cui tutto e' iniziato a
sembrare possibile in Russia. Quando, dopo le legislative e le
vaste denunce di brogli, la gente e' scesa in piazza in massa,
invitata da attivisti per la democrazia e opposizione
extraparlamentare, per chiedere "elezioni oneste" e "una Russia
senza Putin". (AGI)
Ruy/Dos (Segue)
241126 FEB 12

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RUSSIA: PUSSY RIOT, "PUTIN HA PAURA" E' TEMPO DI RIVOLUZIONE (3)=
(AGI) - Mosca, 24 feb. - "Rilanciare le istanze femministe
formulate nel XX secolo, rinnovare lo spirito punk ormai troppo
commerciale e combattere per l'uguaglianza dei diritti" sotto
quello che si appresta a essere il regno di Putin III non
appare compito facile. Ma le Pussy Riot sono convinte che il
potere ormai "non possa non fare concessioni alla piazza". "Il
Paese - denunciano - vive un'infernale stagnazione politica ed
economica. Il sistema giudiziario lavora in accordo con quello
politico e nessun avvocato puo' salvarti se c'e' un ordine di
rovinarti dall'alto. La gente e' stanca, ma si tratta di gente
istruita e adulta, non di giovani disoccupati. Non e' chiaro se
ci sara' una rivoluzione in Russia, ma di certo la situazione
ora e' molto piu' preoccupante per il governo, perche' un
cambiamento avverra' in ogni caso. Volenti o nolenti e' gia' in
atto".
Non e' facile ancora capire che tipo di risonanza abbiano
le provocazioni delle Pussy Riot sui russi. In molti irridono o
ignorano ancora il loro lavoro. Dopo l'ultima performance in
chiesa, il Patriarcato di Mosca ha proposto sanzioni penali per
le offese al sentimento religioso. Altri si sono fatti una
risata e hanno minimizzato la vicenda: un noto editorialista
ortodosso, Andrei Kurayev, ha definito il gesto "in linea con
la tradizione carnevalesca, una buffonata come succedeva ai
tempi di Pietro il Grande". Uno zar. Appunto. (AGI)
Ruy/Dos
241126 FEB 12

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