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venerdì 24 febbraio 2012

SALUTE: STUDIO, PROFUMO DI ROSMARINO MIGLIORA PERFORMANCE CERVELLO




SALUTE: STUDIO, PROFUMO DI ROSMARINO MIGLIORA PERFORMANCE CERVELLO =
TEST SU 20 VOLONTARI, MENTE PIU' VELOCE E 'AFFINATA', EFFETTI
ANCHE SULL'UMORE

Milano, 24 feb. (Adnkronos Salute) - (EMBARGO ALLE 01.00 DI
DOMANI) - I sapori mediterranei aiutano a pensare? Potrebbe essere
cosi' secondo i risultati di un gruppo di ricercatori britannici che,
per la prima volta, suggeriscono un possibile effetto positivo
dell'aroma di rosmarino sulle performance cerebrali: la mente di chi
lo respira sembra diventare piu' veloce e 'affinata'. E allo stesso
tempo, potrebbe guadagnarne anche l'umore. La ricerca, pubblicata su
'Therapeutic Advances in Psychopharmacology', punta i riflettori su un
composto volatile della famiglia dei terpeni, che si chiama
1,8-cineolo ed e' contenuto nell'olio essenziale di rosmarino. Ma
questo possibile alleato del cervello si trova anche in altre piante
familiari ai cultori della dieta mediterranea, come l'alloro o la
salvia, nonche' nell'eucalipto e nell'assenzio.

Mark Moss e Lorraine Oliver, scienziati del Brain, Performance
and Nutrition Research Centre della Northumbria University, Gb, hanno
esposto 20 volontari a differenti livelli di aroma di rosmarino. Gli
studiosi hanno quindi analizzato campioni di sangue dei partecipanti
all'esperimento, per capire quanto 1,8-cineolo era stato assorbito, e
hanno sottoposto gli 'arruolati' a test di valutazione dell'umore e
delle prestazioni mentali. Hanno cosi' osservato che, a concentrazioni
maggiori di 1,8-cineolo nel sangue, corrispondevano i migliori
risultati alle prove di rapidita' e accuratezza mentali. (segue)

(Opa/Col/Adnkronos)
24-FEB-12 14:10

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SALUTE: STUDIO, PROFUMO DI ROSMARINO MIGLIORA PERFORMANCE CERVELLO (2) =

(Adnkronos Salute) - Nessun effetto e' stato invece rilevato sui
livelli di attenzione o sullo stato d'allerta. Al contrario,
'sniffare' olio di rosmarino produceva un beneficio anche in termini
di umore. Un effetto che pero' non e' risultato collegato ai livelli
di 1,8-cineolo, ma probabilmente a quelli di qualche altro componente
dell'essenza, ancora da identificare. Attraverso il naso o la mucosa
polmonare - spiegano gli autori - sostanze come l'1,8-cineolo riescono
a entrare nel sangue e da qui ai neuroni, superando senza problemi la
barriera emato-encefalica che avvolge il cervello.

Precedenti ricerche avevano gia' evidenziato altri effetti
'farmacologici' per questo composto, che si e' dimostrato in grado di
allungare la vita a sostanze come l'acetilcolina, ossia ai
neurotrasmettitori che i neuroni utilizzano per dialogare fra loro. Il
nuovo studio indica ora il possibile effetto sulle performance
cerebrali e sull'umore. Anche se - avvertono gli scienziati -
l'1,8-cineolo potrebbe essere solo una 'spia' utile a misurare la
presenza nel sangue di altri componenti dell'olio di rosmarino, dai
quali potrebbero forse dipendere i benefici mentali osservati. La
ricerca continua.

(Opa/Col/Adnkronos)
24-FEB-12 14:18

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