Translate

domenica 25 marzo 2012

ANSA-SCHEDA/ LAVORO:I NODI SUL TAPPETO, DA ART.18 A PARTITE IVA






ZCZC3226/SXA
XEF48054
R ECO S0A QBXC
>ANSA-SCHEDA/ LAVORO:I NODI SUL TAPPETO, DA ART.18 A PARTITE IVA
MA ANCHE STESURA TESTO, ITER VELOCE, APPLICAZIONE A STATALI
(di Corrado Chiominto)
(ANSA) - ROMA, 25 MAR - Dalla possibilita' di inserire
l'opzione del reintegro al lavoro per i licenziamenti
individuali effettuati per ragioni economiche, alla scelta se
estendere le novita' anche ai dipendenti pubblici.
Dall'introduzione di un rito abbreviato per le cause di lavoro
alla definizione dell'ambito in cui applicare la stretta sulle
partite Iva con un solo committente. Sono questi alcuni dei nodi
che, nonostante il via libera del Consiglio dei Ministri,
dovranno essere affrontati nell'iter parlamentare per il varo
definitivo della riforma sul mercato del lavoro.
- LA STESURA DEL TESTO: Il consiglio dei ministri ha per ora
approvato solo le linee guida, anche se molto nel dettaglio,
della riforma del lavoro. Parte ora il lavoro di stesura del
testo. E, visto anche il confronto ''franco'' che ha
caratterizzato su alcuni punti il Consiglio dei Ministri, non e'
escluso che il lavoro sia piu' complesso di quanto si possa
credere. In particolare sara' necessario decidere su quali
punti, invece che riportare una norma dettagliata ci si
affidera' ad una richiesta di delega.
- I TEMPI: Come in tutte le riforme il tempo non e' una
variabile indipendente. L'obiettivo del governo e' di approvare
il testo definitivamente prima dell'estate. Per questo e'
necessario richiedere una ''corsia veloce'': l'ipotesi e' quella
di considerare la riforma un collegato alla legge di Stabilita',
una scelta che puo' essere fatta con il prossimo Def (Documento
di Economia e Finanza) che ha sostituito il Dpef e che andra'
presentato entro fine aprile.
- ART.18, IL REINTEGRO: La possibilita' di prevedere
l'opzione del reintegro sul posto di lavoro anche per i
licenziamenti illegittimi individuali dovuti a cause economiche
e' il nodo dei nodi. E' questo il punto su cui si e' consumato
lo strappo tra la Cgil e il Governo, ma anche la diversa presa
di posizione tra sindacati al tavolo del confronto sulla
riforma. Il Pd ha detto chiaramente che questo e' un punto su
cui chiedera' una modifica, ispirandosi al quanto previsto dal
modello tedesco che anche nel caso di licenziamenti singoli
dovuti a ragioni economiche prevede la possibilita' del
reintegro. Il premier Mario Monti sul punto appare irremovibile.
Cosi' e' certamente il tema su cui si surriscaldera' la
battaglia parlamentare.
E' questo il tema sul quale si attendono il numero maggiore
di emendamenti e proposte, come quella gia' avanzata dal
responsabile lavoro del Pd, il sindaco di Torino, Piero Fassino
che chiede la creazione di un fondo per aiutare il reinserimento
dei lavoratori licenziati con l'art.18.
- CAUSE DI LAVORO RAPIDE: E' uno dei punti su cui il governo,
durante l'ultimo Cdm, ha deciso di fare un approfondimento. Il
testo esaminato parla di rito abbreviato. L'ipotesi piu'
probabile e' che nel testo definitivo sia prevista una norma di
delega che riguardi tutte le procedure giudiziarie relative al
lavoro.
- STATALI E ART.18: Sul punto il governo non ha ancora
deciso. ''Eventuali adeguamenti'' alle norme della riforma del
mercato del lavoro per il settore del lavoro pubblico ''saranno
domandati a successive fasi di confronto''. Il ministro Patroni
Griffi ha spiegato che bisogna valutare i vincoli della
costituzione. Il tema inoltre divide i giuslavoristi: se per il
presidente dell'associazione Pino Fontana la riforma non vale
per i dipendenti pubblici, per Pietro Ichino basterebbe solo
applicarla. Anche i sindacati sono contrari all'estensione delle
nuove norme per il settore pubblico, mentre spingono in questo
senso i parlamentari della Lega.
- PARTITE IVA: Il testo diffuso dal governo esclude un punto
che invece dalle indiscrezioni sembrava assodato: che la stretta
sulle partite Iva non si dovesse applicare agli iscritti agli
ordini professionali. Questa specifica non e' piu' stata
introdotta. Cosi' tutti coloro che rientrano nei due paletti
previsti dalla norma (1 - il lavoro a partita Iva dura da piu'
di 6 mesi; 2 - dal lavoro svolto con la partita Iva in
monocommittenza il percettore guadagna piu' del 75% dei propri
redditi complessivi) scatta l'assunzione con contratto a tempo
indeterminato. Il problema nascerebbe soprattutto per i
giornalisti (si pensi ai contrattisti Rai) ma anche per altre
categorie, come i geometri, gli architetti, gli avvocati che
lavorano soprattutto per un cliente.(ANSA).

CHO
25-MAR-12 18:56 NNNN

Nessun commento: