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martedì 20 marzo 2012

INDIA: MARO'; CAPITANO PESCHERECCIO, MAI LETTO NOME E.LEXIE


CASO MARO': CAPITANO PESCHERECCIO INDIANO, RISARCIRE FAMIGLIE PESCATORI =

Roma, 20 mar. (Adnkronos) - "Il 15 febbraio eravamo in mare gia'
da una settimana. A un certo punto, saranno state le quattro e un
quarto del pomeriggio, ho sentito il bisogno di chiudere un po' gli
occhi. Cosi' ho chiesto a Valentine, il mio secondo, di prendere il
timone, e mi sono sdraiato accanto a lui. Era tutto tranquillo.
Intorno c'era solo silenzio. E una petroliera che si muoveva lenta",
racconta Freddy Bosco, capitano del peschereccio St. Anthony,
intervistato da una giornalista del settimanale "Oggi" inviata in
Kerala. Bosco riferisce che ancora non aveva fatto in tempo ad
addormentarsi, quando, ha sentito uno strano rumore e, subito dopo, ha
visto Valentine a terra.

"Ho temuto che avesse avuto un infarto - afferma Bosco - e ho
chiamato gli altri. Ma appena mi sono avvicinato ho visto tutto quel
sangue che usciva dal naso e dall'orecchio, continuava a colare.
Valentine aveva un buco nella testa, sulla tempia. E' stato allora che
hanno ripreso a sparare. Sparavano dalla petroliera, in due. Ho
gridato di stare giu' e tutti ci siamo nascosti. Tutti, tranne Ajesh.
Non ce l'ha fatta a ripararsi. E' stato colpito al petto, vicino al
cuore". Ben diversa e', invece, la versione dei maro': hanno
raccontato di aver visto avvicinarsi un'imbarcazione carica di uomini
armati e di aver sparato colpi di avvertimento solo dopo che il
comandante Umberto Vitelli aveva lanciato i segnali convenzionali che
richiedono l'allontanamento: tre colpi di sirena.

Alla domanda della giornalista di Oggi sulla certezza che la
nave dalla quale stavano sparando fosse l'Enrica Lexie, Bosco ha
risposto: "Noi non abbiamo letto il nome della nave. C'erano
pallottole dappertutto, eravamo terrorizzati. Abbiamo solo visto che
era una nave rossa e nera. E' stata la polizia, a terra, a dirci quel
nome". Bosco, infine, ha affermato: "A me non interessa se i soldati
italiani restano in carcere. I morti sono morti, nessuno potra' piu'
darceli indietro. Ma le famiglie di Valentine e Ajesh non hanno di che
vivere, io non ho piu' il mio lavoro, abbiamo diritto a un
risarcimento", ha concluso.

(Prf/Ct/Adnkronos)
20-MAR-12 17:51

NNNN
INDIA: MARO', LA NAVE ENRICA LEXIE AUTORIZZATA A RIPARTIRE =
(AGI) - Kochi, 20 mar. - La petroliera Enrica Lexie e' stata
autorizzata a lasciare il porto di Kochi, nella cui baia e'
ancorata da un mese a causa dell'arresto dei due maro' italiani
accusati di aver ucciso due pescatori locali. Un ministro dello
Stato del Kerala ha dato il via libera alla partenza al termine
di una inchiesta preliminare in cui, spiegano i media locali,
"sono state raccolte tutte le prove a bordo della nave". Il via
libera e' legato alla condizione che il capitano e i maro'
compaiano davanti ad un tribunale in caso si rendano necessari
ulteriori accertamenti.
L'inchiesta e' stata ordinata dal direttore generale della
marina mercantile, che dipende dal ministero della Navigazione.
Il rapporto e' stato depositato all'Alta Corte del Kerala, che
discutera' oggi il ricorso sulla giurisdizione e la petizione
dell'armatore sul rilascio presentato della nave. (AGI)
Zec
200721 MAR 12

NNNN
INDIA:MARO';DIFESA, SERVONO ALTRI PERMESSI PER PARTENZA NAVE
(V. 'INDIA: MARO', OK A MINISTERO KERALA...' DELLE 5.12)
(ANSA) - KOCHI, 20 MAR - Il via libera del Dipartimento della
Marina Mercantile ''e' una notizia positiva, ma sono necessari
ancora altri permessi per la partenza della nave''. Lo hanno
detto all'ANSA fonti legali che stanno seguendo l'inchiesta sui
due maro' in corso in Kerala.
La partenza della nave e' ancora subordinata, in particolare,
a un nulla osta della polizia che sta ancora conducendo indagini
sull'uccisione dei due pescatori e anche alle cause presentate
dai familiari delle vittime.
Oggi pomeriggio, a Kochi l'Alta Corte del Kerala esaminera' la
petizione dell'armatore della Enrica Lexie in cui si chiede il
suo ''rilascio''. In quell'occasione, sara' esposto al giudice
il rapporto del Dipartimento della Marina Mercantile (ente del
ministero della Navigazione) che ha dato parere favorevole.
(ANSA)

YGC-GUE
20-MAR-12 07:22 NNNN
INDIA: MARO', SECONDO INCHIESTA SI POTEVA EVITARE DI SPARARE =
(AGI) - New Delhi, 20 mar. - Anche se la Enrica Lexie avesse
percepito una minaccia dalle barche di pescatori, avrebbe
potuto facilmente effettuare manovre evasive ed evitare di
aprire il fuoco. E' quanto sostiene "The Hindu". Il quotidiano
indiano cita un comunicato del Dipartimento della marina
mercantile (che dipende dal ministero della Navigazione) sui
contenuti dell'inchiesta dopo la quale il ministro del Kerala
ha "liberato" la petroliera ancorata da un mese nel porto
indiano di Kochi per il caso dei due maro' italiani. Inoltre,
prosegue il comunicato, l'ufficiale di rotta non ha mai
ritenuto che la barca dei pescatori rappresentasse una minaccia
per la nave italiana. L'inchiesta ha dimostrato che i due maro'
italiani hanno sparato senza consultarlo. (AGI)
Zec
200725 MAR 12

NNNN
INDIA: MARO'; SU GIURISDIZIONE DECISIONE TRA 1 SETTIMANA (2)

(ANSA) - KOCHI, 20 MAR - La difesa italiana, guidata
dall'avvocato Suhail Dutt, dello studio legale Titus di New
Delhi, ha smontato tutte le tesi dell'accusa sull'applicabilita'
della legge indiana nella ''zona economica esclusiva'', il
tratto di mare fino a 200 miglia nautiche che e' di competenza
dell'India per quanto riguarda lo sfruttamento delle risorse
ittiche e naturali.
Ha inoltre ribattuto all'obiezione dell'accusa secondo la
quale l'ingaggio dei maro' sulla petroliera per il servizio di
antipirateria sarebbe frutto di una ''trattativa privata'' tra i
mercantili italiani e lo Stato e che quindi i militari a bordo
sarebbero dei semplici ''mercenari''. ''Nell'accordo c'e'
scritto chiaramente che quando sono in servizio hanno la
funzione di agenti di polizia'' ha detto presentando le sue
controdeduzioni.
Altro punto cruciale messo in rilievo oggi e' quello del
processo aperto alla Procura di Roma per omicidio a carico di
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. ''Non chiediamo la loro
liberazione, ma solo la possibilita' di giudicarli in base alla
legge italiana'' ha precisato Dutt.
La seduta, durata oltre due ore, ha visto anche momenti di
acceso dibattito di fronte al giudice A.K. Gopinathan, che si e'
mostrato sempre molto attento e puntiglioso. Il ''cavallo di
battaglia'' degli avvocati del governo e delle famiglie dei due
pescatori uccisi e' stato quello di considerare il peschereccio
indiano come ''luogo dove e' stato commesso il crimine'' per
giustificare l'applicazione extraterritoriale del codice penale
indiano. Ma secondo gli italiani, vale il ''principio della
bandiera italiana'' della petroliera Lexie dove si trovavano i
maro'.
Dopo aver dichiarato chiuso il dibattito, il giudice si e'
riservato di comunicare la decisione sull'accettazione o meno
del ricorso. Secondo quando ipotizzano fonti legali, il giudizio
potrebbe prendere una settimana, ma sara' fissato solo con un
giorno di anticipo. (ANSA).

YGC
20-MAR-12 14:26 NNNN
INDIA: MARO'; CAPITANO PESCHERECCIO, MAI LETTO NOME E.LEXIE
A 'OGGI', POLIZIA CI DISSE NOME NAVE. VOGLIAMO RISARCIMENTO
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - ''Noi non abbiamo letto il nome della
nave (Enrica Lexie, ndr). Abbiamo solo visto che era una nave
rossa e nera. E' stata la polizia, a terra, a dirci quel nome''.
Cosi' Freddy Bosco, il comandante del peschereccio St Anthony in
cui sono morti due pescatori indiani, della cui morte sono
accusati i due maro' italiani, racconta in un'intervista a
'Oggi', quei momenti del 15 febbraio scorso al largo del Kerala.
''A me non interessa se i soldati italiani restano in carcere
- aggiunge Bosco -. I morti sono morti, nessuno potra' piu'
darceli indietro. Ma le famiglie di Valentine e Ajash non hanno
di che vivere, io non ho piu' il mio lavoro, abbiamo diritto a
un risarcimento''.
Sulla dinamica della sparatoria, il comandante spiega di
essersi sdraiato per riposare, lasciando il timone al suo
secondo, Valentine Jalestine, una delle vittime. ''Era tutto
tranquillo. Intorno c'era solo silenzio e una petroliera che si
muoveva lenta''. Poi Bosco ha sentito un rumore e si e'
svegliato: ''Ho visto tutto quel sangue. Valentine aveva un buco
nella testa. E' stato allora che hanno ripreso a sparare.
Sparavano dalla petroliera, in due''. Ed e' in quel momento che
anche Ajash Binki e' morto ''colpito sul petto''.
(ANSA).

FTL
20-MAR-12 16:35 NNNN

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