CRISI:SLOVENIA,SINDACATI POLIZIA PER REFERENDUM
CONTRO TAGLI
AVVIATA RACCOLTA 40 MILA FIRME NECESSARIE
(ANSA) -
LUBIANA, 18 MAG - In Slovenia l'attuazione delle
misure di rigore e di
risparmio, con forti tagli in tutti i
settori, inclusa una diminuzione dei
salari dei dipendenti
pubblici, adottate la settimana scorsa dal parlamento
di
Lubiana, potrebbe essere notevolmente ritardata o addirittura
abolita
da un referendum popolare.
Due sindacati, che rappresentano gli interessi
dei dipendenti
del ministero degli Interni e delle forze dell'ordine,
hanno
annunciato infatti di aver iniziato la raccolta delle 40 mila
firme
necessarie, su circa due milioni di aventi diritto al
voto, per indire un
referendum abrogativo della legge
finanziaria votata dalla maggioranza di
centro-destra. La sola
iniziativa referendaria ritardera' l'entrata in vigore
della
legge, mentre nel caso di una vittoria degli oppositori delle
misure
di austerita', il parlamento di Lubiana non potra'
legiferare in questa
materia per almeno un anno, ne' proporre
nuovi tagli.
''Siamo convinti che
i salari dei poliziotti non dovrebbero
essere ridotti, ora lo stipendio
minimo di un poliziotto e' di
750 euro e questa cifra e' gia abbastanza
bassa'', hanno
spiegato i rappresentati dei sindacati. Lo stipendio medio
in
Slovenia e' di 995 euro, e dopo i tagli approvati la settimana
scorsa
dovrebbe diminuire dell'otto per cento. La maggioranza
degli altri sindacati
del settore pubblico ha invece raggiunto
un accordo con il governo che ha
alleggerito alcuni tagli
rispetto a una prima proposta molto piu' drastica,
mentre i
sindacati si sono impegnati ad astenersi da scioperi,
e
soprattutto da iniziative referendarie. L'anno scorso, proprio
su
proposta dei sindacati, gli sloveni hanno respinto a un
referendum
l'innalzamento dell'eta' pensionabile voluto dal
precedente governo di
centro-sinistra. (ANSA).
YK0-QN
18-MAG-12 19:39 NNNN
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