ABORTO: PD LOMBARDIA, TROPPI OBIETTORI, LUNGHE ATTESE E PAZIENTI EMIGRANO =
BRESCIANI, DIRITTO DONNE A INTERROMPERE GRAVIDANZA NON RISULTA
COMPROMESSO
Milano, 14 giu. (Adnkronos Salute) - "Crescenti ostacoli
all'attuazione della legge 194 sono dovuti all'incremento rilevante
delle obiezioni di coscienza da parte del personale sanitario e non
sanitario che in Lombardia vede coinvolti il 67% dei medici
ginecologi, il 47,1% dei medici anestesisti e il 40,3% del personale
paramedico". Ne sono convinti i 7 consiglieri regionali lombardi del
Pd, firmatari di un'interrogazione a risposta scritta indirizzata
all'assessore regionale alla Sanita' Luciano Bresciani.
Secondo i rappresentanti del Pd lombardo (Sara Valmaggi, Arianna
Cavicchioli, Agostino Alloni, Gian Antonio Girelli, Alessandro
Alfieri, Carlo Borghetti, Mario Barboni), fra le conseguenze degli
"alti tassi di obiezione di coscienza" c'e' "la dilatazione
dell'attesa tra la certificazione e l'intervento: per il 44% delle
richiedenti i tempi superano i tempi superano i 15 giorni e per il 28%
superano i 22 giorni", scrivono i consiglieri, che segnalano anche "il
ricorso all'emigrazione ad altra provincia o regione, fenomeno che
emerge dai raffronti tra i dati delle Asl dove viene effettuata l'Ivg
e quelli delle Asl di residenza delle pazienti". L'obiezione di
coscienza, continuano, pesa anche sulle spalle dei medici non
obiettori: vivono una "condizione professionale molto frustrante e
penalizzazioni nella carriera", e sono "costretti a effettuare
esclusivamente interruzioni volontarie di gravidanza".
Ma l'assessore Bresciani esclude problematiche legate
all'obiezione di coscienza: "Si osserva che a livello di sistema il
diritto delle pazienti a sottoporsi ad interruzione di gravidanza non
risulta compromesso", assicura in risposta all'interrogazione. "Preme
innanzitutto precisare - continua - che e' la stessa legge 194 a
garantire agli operatori l'esercizio dell'obiezione di coscienza,
senza che cio' contrasti con l'applicazione della legge, che prevede
che gli enti ospedalieri e le case di cura autorizzate siano tenuti in
ogni caso ad assicurare l'espletamento delle procedure di interruzione
di gravidanza". (segue)
(Lus/Col/Adnkronos)
14-GIU-12 16:33
NNNN
ABORTO: PD LOMBARDIA, TROPPI OBIETTORI, LUNGHE ATTESE E PAZIENTI EMIGRANO (2) =
2 NON OBIETTORI A GALLARATE, 3 A COMO E SONDRIO, 4 A NIGUARDA
DOVE FANNO 145 IVG A TESTA
(Adnkronos Salute) - Secondo i dati ufficiali di una rilevazione
al 30 giugno 2011, gia' diffusi a febbraio dal gruppo Sel in Consiglio
regionale, e oggi allegati alla risposta di Bresciani, il picco
massimo di ginecologi e ostetrici obiettori di coscienza e'
all'azienda ospedaliera Sant'Antonio Abate di Gallarate (Varese), dove
i non obiettori sono appena 2 su un totale di 23. Seguono a ruota Como
e Sondrio, con soli 3 non obiettori su un totale di 26 e 19 operatori
rispettivamente; e il Niguarda di Milano dove si contano soltanto 4
non obiettori su 24: nella struttura nel 2011 sono stati eseguite 582
interruzioni volontarie di gravidanza che, spalmate sui 4 operatori
disponibili a eseguire la procedura sono piu' di 145 a testa.
Anche nell'azienda ospedaliera di Crema i non obiettori sono 4
su 12 operatori. E spicca poi il caso del Policlinico San Matteo di
Pavia con soli 5 non obiettori su un totale di 16 fra ginecologi e
ostetrici. Quanto a Milano, nelle strutture che rientrano sotto l'Asl
della metropoli sono obiettori di coscienza la meta' degli ostetrici e
ginecologi (112 su un totale di 223). La struttura in cui si esegue il
maggior numero di interruzioni volontarie di gravidanza e' la
Fondazione Policlinico di Milano (Mangiagalli): nel 2011 sono state
1.399.
(Lus/Col/Adnkronos)
14-GIU-12 16:38
NNNN
Nessun commento:
Posta un commento