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giovedì 14 giugno 2012

CINA: FOTO ON LINE DI UN FETO ABORTITO, RABBIA DEGLI INTERNAUTI


CINA: FOTO ON LINE DI UN FETO ABORTITO, RABBIA DEGLI INTERNAUTI =
(AGI/AFP) - Pechino, 14 giu.- Bufera tra gli internauti cinesi
per le immagini shock pubblicate on line di un feto abortito da
una madre probabilmente costretta a terminare la gravidanza a 7
mesi dalla politica di pianificazione familiare imposta dal
regime. Secondo i gruppi a tutela dei diritti umani, le
autorita' nella provincia dello Shaanxi, nel nord della Cina,
hanno costretto una donna, tale Feng Jianmei, a interrompere la
gravidanza il 2 giugno perche' non era in grado di pagare i
40mila yuan (quasi 4.800 euro) necessari ad aggirare la
politica di controllo delle nascite del 'figlio unico'. (AGI)
Bia (Segue)
140719 GIU 12
CINA: FOTO ON LINE DI UN FETO ABORTITO, RABBIA DEGLI INTERNAUTI (2)=
(AGI/AFP) - Pechino, 14 giu.- Un parente della gestante,
rimasto anonimo, ha confermato l'autenticita' della fotografia
pubblicata on line in cui si vede Feng su un letto d'ospedale
accanto al corpo imbrattato di sangue del bambino. Nell'ambito
della politica di controllo delle nascite imposta dal governo
cinese, le famiglie che vivono in citta' di solito non possono
avere piu' di un figlio, mentre quelle rurali ne possono avere
due se la prima e' femmina. (AGI)
Bia
140720 GIU 12

NNNN

CINA: SCANDALO PER FOTO ABORTO FORZATO SU INTERNET

(ANSA) - PECHINO, 14 GIU - Una foto diffusa su Internet che
mostra una donna costretta ad abortire al settimo mese di
gravidanza ha suscitato forti reazioni tra gli internauti
cinesi.
Nella foto, Feng Jiamei appare mentre dorme accanto al feto
abortito e ancora coperto di sangue.
''Queste sono le cose che facevano i 'diavoli' giapponesi e i
nazisti.'', ha scritto un internauta.
La pratica degli aborti forzati da parte delle autorita'
locali, che devono rispettare le quote di nascite imposte dal
centro per il contenimento della popolazione, e' stata
denunciata tra gli altri dall'attivista Cheng Guangcheng, che
dal mese scorso si trova negli Usa dopo essere fuggito dagli
arresti domiciliari ai quali era tenuto illegalmente da oltre
un anno e mezzo.
La legge cinese impone alle coppie di non avere piu' di un
figlio e le donne che gia' hanno avuto figli vengono spesso
costrette all'aborto, secondo le denunce dei dissidenti.
Le autorita' di Zhenping, la localita' nella provincia
settentrionale dello Shaanxi dov'e' avvenuto il fatto, hanno
respinto le accuse. Il quotidiano semiufficiale The Global Times
afferma che sulla vicenda e' stata aperta un'inchiesta. (ANSA).

NT
14-GIU-12 05:19 NNNN

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