ABORTO:LAIGA, NEL LAZIO E' OBIETTORE IL 91,3% DEI GINECOLOGI
12 STRUTTURE PUBBLICHE SU 31 NON FANNO INTERRUZIONI GRAVIDANZA
(ANSA) - ROMA, 14 GIU - Nel Lazio, in 9 strutture pubbliche
su 31 (esclusi ospedali religiosi e cliniche accreditate) non si
eseguono interruzioni volontarie di gravidanza (ivg). A queste
ne vanno aggiunte altre 3, di cui due (Formia e Palestrina)
hanno sospeso il servizio, e una (Policlinico Tor Vergata) pur
avendo la struttura che lo permetterebbe non lo fa. L'obiezione
di coscienza riguarda il 91,3% dei ginecologi ospedalieri. Sono
alcuni dei dati, aggiornati a maggio 2012, presentati da Laiga
(Libera Associazione Italiana dei Ginecologi per l'Applicazione
della legge 194) presso l'ordine dei Medici di Roma.
Per quanto riguarda le strutture pubbliche che non eseguono
aborti ve ne sono anche di universitarie (come l'Azienda
Ospedaliera S. Andrea), ''che disattendono il compito della
formazione dei nuovi ginecologi - commenta Mirella Parachini,
ginecologa membro di Laiga - sancito dalla legge 194''.
Nel Lazio e' dunque obiettore il 91,3% dei ginecologi
ospedalieri: ''Se agli aborti del primo trimestre si puo' far
fronte ricorrendo a medici convenzionati esterni o gettonati,
che sono circa l'11% - rileva Parachini - cosi' non e' per gli
aborti terapeutici, sui quali quel 91,3% pesa come piombo. Con
il ricorso a medici convenzionati e 'a gettone' l'obiezione
scende all'84%, ma si tratta di un dato comunque piu' grave
dell'80,2% riferito dal ministero della Salute, che non
considera che una parte dei ginecologi non obiettori (4%) in
realta' non esegue ivg''.
Inoltre nelle province di Frosinone, Rieti e Viterbo non e'
possibile eseguire aborti terapeutici. ''Lo stato di attuazione
della legge 194 nel Lazio e' emblematico della situazione di
gran parte delle regioni - conclude la ginecologa - ed e' piu'
grave di quanto riportato dal ministro della Salute. Molti dei
medici non obiettori sono alla soglia della pensione e non
verranno rimpiazzati, per la mancanza di formazione
professionale''. Per questi motivi, Laiga sta valutando
l'ipotesi di agire legalmente verso le direzioni sanitarie delle
strutture inadempienti.
(ANSA).
Y85-CR
14-GIU-12 16:59 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento