G8: CASSAZIONE; VITTIME, DA POLIZIA MAI LETTERA DI SCUSE
(ANSA) - ROMA, 14 GIU - ''A distanza di tanti anni dal
pestaggio della Diaz, mai nessuna delle 93 persone arrestate e
ferite ha ricevuto una lettera di scuse dal ministero
dell'Interno per l'operato della Polizia, e nemmeno una
iniziativa in tal senso presa da qualcuno degli imputati''. Lo
ha detto l'avvocato di parte civile Francesco Romeo, che difende
alcuni dei no-global parti lese nel processo per il sanguinoso
blitz alla scuola di Diaz di Genova del 22 luglio 2001, per il
quale e' in corso la quarta giornata di udienza in Cassazione.
''Purtroppo abbiamo dovuto assistere anche alla scelta dello
Stato di non stare dalla parte dei cittadini, delle persone
ingiustamente seviziate, data la scelta dell'Avvocatura dello
Stato che contesta le condanne''.
Il legale, inoltre, esprime il disappunto delle parti lese
''perche' si e' arrivati alle battute finali di questo processo
con gli imputati che stanno tutti ai loro posti, e tutti nel
corso del tempo sono stati anche promossi nonostante siano
accusati di lesioni gravi e di aver falsificato i verbali e
tentato di creare prove false, come la vicenda delle molotov,
per giustificare il blitz''. Per quanto, infine, riguarda il
ricorso della procura di Genova che chiedeva di sollevare la
questione di costituzionalita' della mancata previsione nel
nostro ordinamento delle norme sulla tortura, Romeo rileva che
''la realta' dei fatti ci dice che torture alla Diaz ci sono
state e il fatto che un codice fascista, come il nostro non le
prevede non vuol dire che spruzzare i feriti con la polvere
dell'inceneritore non rientri tra le pratiche di
tortura''.(ANSA).
NM/SCN
14-GIU-12 14:29 NNNN
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