GIUSTIZIA: PM INGROIA DIVENTA GIORNALISTA PUBBLICISTA 'MA NON SCRIVO ROMANZI' =
Palermo, 25 giu.- (Adnkronos) - Antonio Ingroia, procuratore
aggiunto della Repubblica di Palermo, e' stato iscritto nell'elenco
dei giornalisti pubblicisti tenuto dal Consiglio dell'Ordine della
Sicilia. Collaboratore della testata ''I love Sicilia'' e da qualche
tempo anche dell' ''Unita''', Ingroia ha ricevuto oggi la tessera di
giornalista dal presidente dell'Ordine, Riccardo Arena, dal
vicepresidente Teresa Di Fresco, dal tesoriere Salvatore Li Castri e
dai consiglieri Vittorio Corradino e Filippo Mule'. La consegna e'
avvenuta nella sala delle conferenze dell'Ordine siciliano, che si
trova a Palermo, in una villa confiscata alla mafia, di fronte a
quella in cui abito' Toto' Riina. Nella sala alcuni pannelli ricordano
le storie degli otto giornalisti siciliani uccisi da Cosa nostra e la
vicenda di Maria Grazia Cutuli, assassinata in Afghanistan da
terroristi di Al Qaeda.
Arena ha ricordato che l'iscrizione di Ingroia e' molto
importante per il ruolo ricoperto dal nuovo pubblicista, sia a livello
professionale che nella societa' civile: ''La sua presenza nell'albo,
unita a quella di molti altri personaggi pubblici, e' la dimostrazione
pratica dell'importanza dell'elenco dei pubblicisti, che assieme a
tantissimi, validi giornalisti a tempo pieno, ospita anche figure
esterne, impegnate in altre professioni o impieghi. E' anche una
risposta a chi, frettolosamente e senza valutarne le conseguenze,
vorrebbe cancellare sic et simpliciter questa componente dell'Ordine,
se non l'Ordine intero. Il contributo di idee che puo' arrivare da una
categoria di cui fanno parte, fra gli altri, Ingroia, Giuseppe Ayala,
Angelino Alfano, Giuseppe Buzzanca, Giuseppe Castiglione, Pippo Baudo,
e' formidabile e non ha eguali in nessun'altra istituzione
professionale''.
Ingroia ha detto di avere sempre avuto la passione per lo
scrivere: ''Non scrivo pero' romanzi, come sostiene qualche uomo
politico alludendo a nostre recenti indagini - ha detto il magistrato
- ma nelle mie rubriche su I love Sicilia mi sono occupato di tutto,
dalla gastronomia al cinema, alla politica e alla lotta alla mafia.
Riconosco l'importanza del ruolo del giornalista, nella sua opera di
mediazione tra il fatto e la notizia, e delle testimonianze lasciate
dai giornalisti assassinati dalla mafia. Ritengo che il magistrato
pubblicista potra' aiutare i giornalisti nell'opera di diffusione e
comprensione delle notizie di rilievo. Al tempo stesso il fare parte
della categoria potra' aiutare il magistrato a conoscere meglio il
mestiere del giornalista e i problemi che vi sono connessi''.
(Ter/Col/Adnkronos)
25-GIU-12 13:03
NNNN
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