Di seguito, un articolo apparso su Il Fatto Quotidiano.
L’ALTRO GASPARRI: “GAY SI’, MA E’ VIETATO DIRLO”. LEZIONE-SHOW ALLA SCUOLA CARABINIERI DEL GENERALE CLEMENTE, FRATELLO DI MAURIZIO
di Sandra Amurri
“Attenti!
seguito dallo sbattere dei tacchi. Entra inaspettatamente il
vicecomandante generale dell’Arma dei carabinieri, comandante delle
Scuole, Clemente Gasparri, fratello del berlusconiano Maurizio. Corso di
aggiornamento, Scuola Ufficiali dei Carabinieri di Roma. Si sta
svolgendo una lezione sulla pedopornografia. Sullo schermo, la faccia
simpatica di Bonobo, la scimmia parlante. Il docente estrae la pennetta
dal computer e lascia il posto al Generale Gasparri che con voce tonante
chiede: "Mi sentite?!". Afferra il bavero della giacca appesantita
dalla greca e tre stelle, posizione eretta, si sfrega le mani ed
esclama: «Bene! Chi si è dato la morte lo ha fatto senza motivo, senza
dare o lasciare spiegazioni. Come si può affidare a queste persone
"psicolabili" la sicurezza delle nostre comunità nazionali?». Lo chiede a
commento dei sette carabinieri suicidatisi negli ultimi due mesi, tra
cui un ufficiale di Brescia, che aveva condiviso la formazione con i
Capitani presenti.
Poi
sventola le copie dei ricorsi degli ufficiali presenti appena estratte
dalla borsa e in tono irridente dice: «L’Arma, ai miei tempi, era
granitica! C’è in atto un processo inesorabile di sgretolamento». Il
riferimento è agli ufficiali del Ruolo Speciale (che non provengono
dall’accademia) che, svolgendo le stesse funzioni, rivendicano un
trattamento eguale ai colleghi del Ruolo Normale. «Leggete, leggete! Si
vuole nominare un vostro Ufficiale rappresentante Cocer. E poi che fate?
Prendete a schiaffi il Comandante Generale? Avete scelto di fare
l’ufficiale del Ruolo Speciale, accettando le regole del gioco, ora le
si vuole cambiare. Ve lo ha ordinato il dottore di fare l’ufficiale?
Guardate questi ragazzi dell’applicativo (Ruolo Speciale, ndr), prima ci
scassano con le telefonate per farsi raccomandare per il concorso, poi,
una volta entrati, ti piazzano la domanda di avvicinamento alla moglie
che fa la cassiera al supermercato! Nessuno dei ragazzi dell’Accademia
si sogna di farlo. Il vostro comandante della Scuola si sta preparando
all’ennesimo movimento, accettando il sacrificio senza lamentele e senza
istanze!».
Mentre
c’è chi chiede al vicino di banco: "Ma siamo sicuri che non sia
Crozza?", il Generale rincara la dose: «Ammettere di essere gay, magari
facendolo su un social network, come un graduato della Guardia di
Finanza, non è pertinente allo status di Carabiniere. L’Arma è come un
treno in corsa, i passeggeri sono vincolati, prima di scendere, alla
responsabilità di lasciare pulito il posto occupato. Gli ufficiali del
Ruolo Speciale che fanno il ricorso, i giovani ufficiali
dell’applicativo che fanno istanze per avvicinarsi alla famiglia, gli
omosessuali che ostentano la loro condizione, sono in sintesi tutti
passeggeri sciagurati dell’antico treno, potenzialmente responsabili
della sporcizia o del deragliamento». Non pago, si toglie due macigni
dalle scarpe: «Il Comandante Generale è una persona seria, che cammina
da solo con il suo autista, non come il capo della Polizia che cammina
con la scorta e una fila di macchine avanti e dietro. Che cambia tra i
due? Il Comandante Generale è, forse, meno importante del capo della
Polizia?».
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