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sabato 23 giugno 2012

SALUTE: STUDIO, GUIDARE ASSONNATI E' COME GUIDARE UBRIACHI


SALUTE: STUDIO, GUIDARE ASSONNATI E' COME GUIDARE UBRIACHI =
(AGI) - Roma, 23 giu. - Mettersi al volante con un debito di
sonno, ossia aver dormito poco o male, e' come guidare dopo
aver bevuto quasi un litro di vino in un'ora a digiuno. Con
l'aggravante che alcool e droghe si accertano con analisi del
sangue e test specifici, mentre la sonnolenza non puo' essere
verificata su strada. E' quanto emerge da una ricerca che la
"Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno"
sta realizzando nell'ambito di una partnership scientifica con
Mercedes Benz Italia SpA sul fronte della sicurezza stradale.
(AGI)
Red/Pgi (Segue)
231324 GIU 12

NNNNSALUTE: STUDIO, GUIDARE ASSONNATI E' COME GUIDARE UBRIACHI (2)=
(AGI) - Roma, 23 giu. - Il prof. Francesco Peverini, direttore
scientifico della Fondazione, ha reso noto che "in Italia
almeno due milioni di persone soffrono di Sindrome delle Apnee
Notturne (OSAS), che determina, inconsapevolmente per i
soggetti che ne sono affetti, un sonno scarsamente ristoratore
ed efficace e, quindi, diventa causa di una sonnolenza subdola,
latente e improvvisa, molto pericolosa per chi guida e per chi
gestisce impianti sensibili. Il 95% non e' pero' consapevole di
soffrire di tale disturbo. Per loro, secondo gli studi, il
rischio di incidente sul lavoro o alla guida aumenta
notevolmente, con un coefficiente di rischio del 3,71, piu' che
doppio rispetto all'1,68 causato dal consumo di alcool o
droghe". Attingendo ad altri studi internazionali, si rileva
che negli USA il 17% di tutti gli incidenti autostradali
mortali sono causati dal colpo di sonno (fonte: National
Highway Traffic Safety Administration). Per quanto riguarda il
nostro Paese, la Fondazione stima che almeno un incidente
stradale su cinque sia causato da un colpo di sonno. L'indice
di mortalita' e' superiore alla media giornaliera per tutto
l'arco di tempo che va dalle ore 20 alle 7 del mattino,
raggiungendo il valore massimo intorno alle 4 di notte (5,7
decessi ogni 100 incidenti). La scienza medica ha gli strumenti
per diagnosticare il rischio di essere vittima di apnee
notturne attraverso accertamenti semplici e non invasivi, come
la polisonnografia. Invece, sono scarsamente efficaci le
contromisure empiriche che gli automobilisti adottano per
scongiurare i colpi di sono al volante. "Fermarsi e concedersi
un breve sonno in auto e' l'unico antidoto per combattere la
sonnolenza alla guida", ha spiegato il prof. Peverini
ammettendo, pero', che "ne fa uso solo poco piu' del 4% degli
intervistati. Gli altri danno spazio inutilmente alla fantasia,
mettendo assieme diversi espedienti, ma senza grandi risultati:
il 54% si ferma e si accontenta dei classici due passi; il 52%
alza il volume della radio; il 47% apre il finestrino e il 45%
prende un caffe'. Ne' serve muoversi mentre si e' al volante
(27%), mangiare caramelle (32%), bere limonata o altre bevande
(26%) sino ad arrivare ai chi ritiene (5%) che sia addirittura
utile guidare piu' velocemente per imporsi maggiore attenzione
contro la sonnolenza". (AGI)
Red/Pgi
231324 GIU 12

NNNN

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