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domenica 15 luglio 2012

PEDOFILIA: BAGNINO CHE HA DENUNCIATO PRETE, 'DOVEVO FARLO'


PEDOFILIA: BAGNINO CHE HA DENUNCIATO PRETE, 'DOVEVO FARLO'
EFFUSIONI IN SPIAGGIA CON 13/ENNE DIETRO ARRESTO DON RUGGERI
(ANSA) - FANO (PESARO URBINO), 14 LUG - ''Sono un padre di
famiglia anche io, non potevo lasciar passare sotto silenzio
atteggiamenti come quelli di don Giangiacomo Ruggeri, non certo
consoni al suo ruolo. Cosi' ho avvisato la polizia''. Marco
Mandolini, titolare con il fratello Mauro dei 'Bagni Torrette'
di Fano (Pesaro Urbino), e' la persona che con la sua
testimonianza ha fatto arrestare il portavoce quarantatreenne
del vescovo di Fano con un'accusa gravissima: atti sessuali
consumati in spiaggia, su una ragazzina di 13 anni, e atti
osceni in luogo pubblico.
Anche altri clienti, conoscenti o parrocchiani a Orciano di
don Ruggeri, che fino a ieri era anche direttore dell'Ufficio
diocesano per le comunicazioni sociali, hanno assistito alle
effusioni sotto l'ombrellone, successivamente filmate di
nascosto (come anticipa oggi il Resto del Carlino) dagli agenti
del commissario Silio Bozzi. Una prova schiacciante, che ha
indotto il gip Lorena Mussoni a firmare l'ordinanza di custodia
cautelare in carcere per il sacerdote. Rinchiuso in isolamento a
Villa Fastiggi.
Verra' interrogato lunedi', mentre la polizia sta cercando di
ricostruire se nel suo passato ci siano episodi di molestie o
abusi su altre ragazzine. La tredicenne verra' ascoltata dal
sostituto procuratore della Repubblica dei minori di Ancona
Sante Bascucci, che raccogliera' anche le testimonianze di
ragazze e ragazzi della parrocchia, e dei gruppi scout e
giovanili di cui don Ruggeri, sospeso ieri da ogni incarico
pastorale da mons. Armando Trasarti, e' stato assistente
spirituale. Nell'alloggio del sacerdote e in parrocchia, la
polizia ha sequestrato un pc e supporti informatici. (ANSA).

MOR
14-LUG-12 09:34 NNNN
ANSA-INTERVISTA/ BAGNINO,PRETE CON BAMBINA, NON POTEVO CREDERCI
PARLA TESTIMONE CHE HA SEGNALATO A POLIZIA SACERDOTE PEDOFILO
(ANSA) - FANO (PESARO URBINO), 14 LUG - Un prete di 43 anni
che bacia e palpeggia una tredicenne, ancora quasi una bambina,
sotto l'ombrellone in spiaggia, davanti a tutti. Incurante dei
30 anni di differenza d'eta', della veste talare lasciata in
sacrestia, e del fatto che sta consumando atti sessuali su una
minore. La ragazzina appare tranquilla, anzi lusingata dalle
attenzioni del suo 'padre Ralph', ma questo non toglie nulla
alla violenza di quei gesti, puniti severamente dal Codice
penale.
Per quanto incredibile possa sembrare, don Giangiacomo
Ruggeri, stimato portavoce del vescovo di Fano, giornalista
responsabile dell'Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi,
assistente regionale di Guide e Scout Scolte, e' finito in cella
per comportamenti pedofili reiterati con disinvoltura, sotto gli
occhi di turisti e bagnanti, compresi alcuni parrocchiani a
Orciano, un comune di duemila abitanti in collina dove fino a
ieri svolgeva il suo ministero. ''Sono un padre di famiglia
anche io, non potevo lasciar passare sotto silenzio
atteggiamenti come quelli di don Ruggeri, non certo consoni al
suo ruolo. Cos ho avvisato la polizia" spiega Marco Mandolini
titolare con il fratello Mauro dei 'Bagni Torrette' a Fano. Uno
stabilimento a conduzione familiare, ombrelloni color arancio e
blu, spiaggia tranquilla, frequentata per lo piu' da famiglie
con bambini.
Don Ruggeri Mandolini non lo conosceva personalmente, ma
sapeva chi era, anche se al mare il sacerdote arrivava in abiti
casual e costume da bagno. Cosi' non ci ha pensato ''neppure un
attimo'' ad avvisare la polizia, ''chi di dovere'' come dice
lui. Marco Mandolini parla con l'ANSA perche' ''so che mi
cercheranno tutti, ma non vorrei stare tanto a rimestare in una
vicenda amara. So che ho fatto bene a denunciarla, ma non mi
sento certo 'l'uomo del giorno' e non vorrei tanta
pubblicita'''. Trentasette anni, suo fratello ne ha 31, il
bagnino si e' messo ''nei panni dei genitori della ragazzina:
abbiamo fatto la nostra parte, quello che dovevamo fare. Ho la
coscienza a posto. E so che anche alcuni clienti, che ci avevano
fatto notare la faccenda, hanno preso anche loro iniziative''.
Mandolini si e' rivolto al commissario Silio Bozzi ''a inizio
stagione'', cioe' a giugno, quando il sacerdote si e' presentato
per la prima volta in spiaggia con la ragazzina. Da li' sono
cominciati appostamenti di polizia, pedinamenti e filmati con le
telecamere nascoste. A volte il don arrivava solo, a volte con
la ragazzina oggetto delle sue attenzioni morbose, mentre in
altre occasioni erano presenti anche altri giovani e ragazze.
''In quelle circostanze sembrava tutto piu' normale'', osserva
il bagnino. Con la tredicenne c'erano baci, carezze? ''Non mi
faccia entrare nei particolari, e' gia' abbastanza penoso
cosi'''. (ANSA).

MOR
14-LUG-12 13:08 NNNN
 

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