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giovedì 2 agosto 2012

SALUTE: PADOVA, NUOVA TECNICA MINIVASIVA PER OPERAZIONI CARDIACHE


SALUTE: PADOVA, NUOVA TECNICA MINIVASIVA PER OPERAZIONI CARDIACHE =
(AGI) - Venezia, 2 ago. - Una nuova tecnica, meno invasiva, per
le operazioni cardiache, con l'utilizzo di una pompa cardiaca
che supporta il lavoro del cuore senza aprire il torace. E'
quanto hanno messo in campo, per curare un paziente di 67 anni
affetto da una grave cardiomiopatia dilatativa allo stadio
terminale, il professor Gino Gerosa e la sua equipe al centro
Gallucci all'Ospedale di Padova. (AGI)
Ve1/Bru (Segue)
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SALUTE: PADOVA, NUOVA TECNICA MINIVASIVA PER OPERAZIONI CARDIACHE (2)=
(AGI) - Venezia, 2 ago. - L'intervento, che rappresenta una
'prima' mondiale, e' stato eseguito con l'impianto in
ministernotomia a T rovesciata con incisione di soli 5 cm e
minitoracotomia laterale sinistra con piccolissima incisione,
utilizzando temporaneamente l'ECMO (assistenza
cardiocircolatoria che toglie il sangue, lo ossigena e lo
reinfonde nel paziente permettendo cosi' di ridurre l'ingombro
del cuore nel poco spazio in cui si stava operando):
l'approccio innovativo ha ridotto l'invasivita' chirurgica e il
dolore postoperatorio, permettendo al paziente un piu' rapido
recupero fisico con degenza ospedaliera breve. Questa tecnica
offre inoltre il vantaggio di ridurre il rischio chirurgico ed
emorragico correlato alla riapertura del torace per un
eventuale, successivo trapianto cardiaco. Il mix tecnico ideato
ha consentito l'esposizione sicura dell'apice cardiaco, per
l'inserimento della pompa assiale, preservando l'integrita'
ossea della parete toracica laterale ed evitando l'apertura
completa dello sterno. Fino a oggi il Jarvik 2000 e' stato
impiantato in sternotomia (aprendo completamente lo sterno con
circa 20 cm. di incisione) o in toracotomia laterale sinistra
(ampia incisione di circa 20 cm. sulla parete laterale del
torace) con o senza l'ausilio del bypass cardiopolmonare cioe'
della circolazione extracorporea (il sangue viene prelevato e
reimmesso nel paziente utilizzando la macchina cuore/polmone).
Per quanto riguarda la perfusione con ECMO invece, utilizzata
nel nostro caso, questa ha permesso di ridurre al minimo la
somministrazione di farmaci anticoagulanti (eparina) abbattendo
il rischio di sanguinamento intra e post-operatorio evitando
trasfusioni eventuali di sangue. Questo nuovo primato raggiunto
dai cardiochirurghi padovani, impiantando il device con tecnica
mininvasiva e utilizzando temporaneamente dell'ECMO, apre nuove
frontiere per la cardiochirurgia. (AGI)
Ve1/Bru
021403 AGO 12

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