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giovedì 13 settembre 2012

TUMORI: MAMMOGRAFIA PROMOSSA, VITE SALVATE SONO IL DOPPIO DI CURE INUTILI


TUMORI: MAMMOGRAFIA PROMOSSA, VITE SALVATE SONO IL DOPPIO DI CURE INUTILI =
MAXI REVISIONE EUROPEA ASSOLVE SCREENING SENO DOPO RECENTI
ACCUSE

Milano, 13 set. - (Adnkronos Salute) - Per ogni donna che dopo
una mammografia riceve trattamenti inutili contro un cancro al seno
che non si sviluppera' mai, due donne vengono salvate da un tumore
killer. In altre parole, i benefici degli screening mammografici sono
doppi rispetto ai rischi di sovradiagnosi. Una maxi revisione europea
pubblicata sul 'Journal of Medical Screening', che ha preso in esame i
dati relativi a milioni di donne, sembra mettere la parola fine al
dibattito acceso da alcuni studi che contestano l'effettiva utilita'
di offrire screening periodici alle donne over 50, come accade in
molti Paesi del mondo tra cui l'Italia.

Le principali critiche ai test mammografici 'di massa' portano
la firma di Peter Gotzsche, direttore della Nordic Cochrane
Collaboration di Copenhagen, braccio danese dell'iniziativa
internazionale no profit che si propone di valutare criticamente la
reale efficacia degli interventi sanitari. Dopo numerose e discusse
ricerche sul tema, all'inizio di quest'anno l'esperto ha riacceso le
polemiche con il libro 'Screening mammografici: verita', bugie e
controversie'. Nel volume spiega che, su 2 mila donne sottoposte a
mammografia, probabilmente solo una viene salvata, mente altre 10
subiscono un danno. La nuova revisione, invece, gli da' torto e
rassicura le donne: "Per ogni mille che vengono controllate ogni 2
anni, dai 50 anni di eta' ai 68-69 - concludono gli autori - vengono
salvate da 7 a 9 vite, contro 4 casi di sovradiagnosi". Le donne
salvate, dunque, sarebbero il doppio rispetto a quelle sottoposte a
trattamenti evitabili per noduli benigni.

"I risultati di questo studio, l'unico che analizza tutti i dati
disponibili dei servizi di screening forniti in Europa, conferma i
benefici che ci aspettavamo dalle ricerche condotte anni fa", assicura
Stephen Duffy della Queen Mary University di Londra, l'ateneo che ha
coordinato l'indagine. Nel realizzarla ha avuto un ruolo di primo
piano anche l'italiano Eugenio Paci, direttore dell'Istituto per lo
studio e la prevenzione oncologica di Firenze: "Con questa analisi che
ha 'pesato' i pro e i contro dei programmi di screening per la
prevenzione del cancro - afferma - ci auguriamo di garantire alle
donne la possibilita' di compiere una scelta informata e consapevole".
(segue)

(Opa/Ope/Adnkronos)
13-SET-12 11:30

NNNN
TUMORI: MAMMOGRAFIA PROMOSSA, VITE SALVATE SONO IL DOPPIO DI CURE INUTILI (2) =
ITALIANO PACI FRA AUTORI STUDIO, ORA LE DONNE POTRANNO FARE
SCELTE CONSAPEVOLI

(Adnkronos Salute) - La revisione ha incluso i report di due
grandi gruppi di lavoro, l'Euroscreen (European Screening Network) in
cui confluiscono i dati di 9 Paesi europei, e l'Eunice (European
Network for Indicators on Cancer) che monitora i programmi di
screening di 18 nazioni, per un totale di 12 milioni di donne
esaminate dal 2001 al 2007.

Tra i risultati dello studio ci sono anche dati sui cosiddetti
'falsi positivi', cioe' i casi in cui l'esame mammografico rileva
anomalie che poi non vengono confermate ai successivi accertamenti.
Ogni mille donne sottoposte allo screening - emerge dalla maxi
revisione europea - 170 ricevono almeno un recall seguito da un
accertamento non invasivo prima di confermare l'assenza di un tumore,
mentre 30 ricevono almeno un recall seguito da una procedura invasiva
per arrivare a smentire l'esistenza di un cancro.

"Recentemente abbiamo assistito a un grande dibattito
sull'effettivo valore preventivo degli screening mammografici -
osserva Paci, coautore della ricerca e tra i coordinatori del gruppo
Euroscreen - Per questa ragione il network internazionale di esperti
ha tempestivamente valutato l'impatto degli screening sulla
popolazione in Europa, dimostrando che questi programmi contribuiscono
effettivamente a ridurre le morti per cancro. Non solo riteniamo che
le nostre conclusioni debbano essere comunicate alle donne
destinatarie dei programmi europei di screening, ma crediamo anche che
questa metodologia vada implementata per aumentare la consapevolezza
delle donne e rendere l'informazione in materia piu' accessibile,
valida e comprensibile a tutti".

(Opa/Ope/Adnkronos)
13-SET-12 12:17

NNNN
TUMORI: SENO; SCREENING MAMMOGRAFICO SALVA VITA, STUDIO

(ANSA) - FIRENZE, 13 SET - Lo screening mammografico riduce
la mortalita' per tumore al seno e salva molte vite. A
confermarlo, arriva ora anche uno studio promosso
dall'Osservatorio nazionale screening, la rete di coordinamento
nazionale degli screening oncologici del Ministero della salute,
che ha sede presso l'Ispo, l'Istituto per lo studio e la
prevenzione oncologica della Regione Toscana.
Lo studio, realizzato con il contributo di ricercatori di
nove Paesi europei, rappresenta un fondamentale contributo
scientifico in una controversia pro e contro lo screening
mammografico, che ha coinvolto non solo la stampa scientifica,
ma anche l'opinione pubblica. I risultati dello studio,
pubblicati in un supplemento del Journal of Medical Screening, e
presentati oggi a Londra, mostrano che ogni 1.000 donne dai 50
ai 69 anni che si sottopongono allo screening mammografico ogni
due anni, tra le 7 e le 9 donne hanno avuto la vita salvata, e
che 4 casi di tumore della mammella (a fronte delle 67 donne che
si ammalano di tumore mammario in assenza di screening)
potrebbero essere ''sovradiagnosi'' (riconoscimento di tumori a
bassa capacita' evolutiva e quindi potenzialmente non
pericolosi). I benefici osservati, in termine di vite salvate,
in rapporto agli effetti collaterali (sovradiagnosi e falsi
positivi al test) rafforzano la necessita' di continuare a
promuovere i programmi di screening. ''Questo lavoro
collaborativo europeo - dichiara Eugenio Paci, dell'Ispo di
Firenze, uno dei coordinatori del gruppo Euroscreen - offre la
migliore informazione disponibile su potenziali danni e
benefici, e permette alle donne una scelta informata e basata su
solide evidenze scientifiche. Considerati i pro e i contro dei
programmi di screening mammografici, i dati confermano quanto e'
stato osservato dal progetto Impatto, al quale hanno partecipato
molti programmi di screening italiani. Nella realta' fiorentina
e' stata stimata una riduzione di quasi il 40% del numero di
donne decedute per tumore della mammella, tra le donne 50-69
anni che hanno partecipato dal 1990 al programma di screening:
circa 200 vite salvate''. (ANSA).

COM-GRO/DLM
13-SET-12 11:56 NNNN

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