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lunedì 10 settembre 2012

VINO: TROPPI SOLFITI NEL CALICE, FANNO MALE SOPRATTUTTO LE DONNE


VINO: TROPPI SOLFITI NEL CALICE, FANNO MALE SOPRATTUTTO LE DONNE =
PRIMI RISULTATI DELLA SPERIMENTAZIONE SU VINO BIOLOGICO E SENZA
SO2

Roma, 10 set. -(Adnkronos)- Si va dal mal di testa alla
difficolta' a digerire il pasto appena consumato, fino a una serie di
fastidiose conseguenze che riguardano in particolar modo le donne.
Perche' nel calice di vino ci sono anche i solfiti che, tra le altre
cose, aumentano il rischio di osteoporosi e contribuiscono a
peggiorare i sintomi della sindrome premestruale. Motivo in piu' per
imboccare la strada di una produzione biologica che sia anche piu'
attenta al contenuto di So2, l'anidride solforosa, e i suoi sali.

E' quanto ha riscontrato Laura Di Rienzo, biologa molecolare
dell'Universita' Tor Vergata di Roma che ha condotto degli studi
sull'anidride solforosa e gli effetti tossicologici sulla salute
dell'uomo, presentati oggi in occasione del convegno ''I vini
biologici e i vini senza solforosa''.

L'incontro ha fatto il punto sui risultati ottenuti dalla
sperimentazione svolta nell'ambito del progetto ''Sviluppo e
trasferimento di sistemi innovativi di produzione per la qualita' e
salubrita' dei vini dei Castelli Romani - Applicazione combinata di
prodotti enologici e tecnologie di vinificazione per limitare il
contenuto di SO2 totale nei vini al consumo'' realizzato da FederBio
con il contributo della Regione Lazio e l'apporto scientifico
dell'Universita' della Tuscia. (segue)

(Mst/Ope/Adnkronos)
10-SET-12 15:30

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VINO: TROPPI SOLFITI NEL CALICE, FANNO MALE SOPRATTUTTO LE DONNE (3) =

(Adnkronos) - I risultati di queste prime ricerche rappresentano
il primo passo di una battaglia che riguarda "l'attuale normativa Ue
sulla presenza di solforosa nei vini, un compromesso lontano dalle
aspettative dei produttori bio - dice all'Adnkronos Paolo Carnemolla,
presidente Federbio - battaglia persa perche' non avevamo abbastanza
dati relativi ai danni sulla salute dovuti alla presenza di solfiti
ne' sui benefici dei vini prodotti senza So2". Ora, aggiunge, si
tratta di "mettere a punto le tecniche di cantina, perche' per
produrre un vino biologico che sia anche senza solfiti c'e' bisogno di
grande attenzione e competenza".

I primi risultati sono incoraggianti, come dimostra produzione
del Biancodarco, primo Frascati Superiore Doc senza solfiti, della
cooperativa agricola biologica Agricoltura Capodarco di Grottaferrata.
Il buon risultato della sperimentazione e' stato attestato dal fatto
che, gia' nella vendemmia 2010, la vinificazione ha avuto un successo
tale da giustificare l'imbottigliamento e la messa in commercio del
Biancodarco, incontrando il favore degli appassionati e dei
degustatori e anche l'interesse di quei consumatori che hanno problemi
di salute nell'assunzione di solfiti con gli alimenti.

"E' il mercato stesso a chiedere questi prodotti - aggiunge
Carnemolla - e sono molte le cantine che si stanno avvicinando al
biologico e alle nuove tecniche che permettono una produzione senza
solfiti. Le competenze e le conoscenze, pero', non sono molto
conosciute, da questo punto di vista c'e' ancora molto lavoro da
fare".

(Mst/Ope/Adnkronos)
10-SET-12 15:45

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