MEDICINA: ALZHEIMER, 'CAVALLUCCIO MARINO' METTE IN ALLERTA SU RISCHI =
PROTOCOLLO CONDIVISO GRAZIE A STUDIO INTERNAZIONALE PROMOSSO DA
ITALIANI
Roma, 10 set. (Adnkronos Salute) - Un cavalluccio marino mette
in allerta sul rischio Alzheimer. Misurare, in modo preciso e
continuata nel tempo, il volume dell'ippocampo (volgarmente detto,
appunto, cavalluccio marino) rappresenta infatti un marcatore molto
sensibile della presenza di demenza, come pure un indicatore precoce
della rapidita' della sua evoluzione. Un gruppo di ricerca
internazionale, coordinato dal Giovanni Frisoni dell'Irccs
Fatebenefratelli di Brescia, sostenuto da un finanziamento europeo,
sta cercando di definire gli standard di misurazione dell'ippocampo
con questo obiettivo, in modo da poterli poi estendere a tutti i
centri di neuroradiologia che utilizzino tecniche di risonanza
magnetica.
Un traguardo ambizioso e importante, quello del lavoro
presentato al Congresso Afar (Associazione Fatebenefratelli per la
ricerca), che si apre oggi a Brescia, ospitato dall'Irccs Centro San
Giovanni di Dio Fatebenefratelli al centro Paolo VI.
L'ippocampo - spiegano i ricercatori - gioca un ruolo
fondamentale nei processi di deposito e richiamo dei ricordi. Non e',
come si riteneva una volta, il 'centro della memoria', ma regola in
modo molto significativo il funzionamento delle complesse reti
attraverso cui ogni attimo della nostra vita viene monitorato per
essere eliminato o per essere selezionato come 'ricordo'. L'Alzheimer,
che colpisce nel mondo 25 milioni di persone, ci priva di questa
possibilita'. (segue)
(Mad/Ct/Adnkronos)
10-SET-12 12:43
NNNN
MEDICINA: ALZHEIMER, 'CAVALLUCCIO MARINO' METTE IN ALLERTA SU RISCHI (2) =
(Adnkronos Salute) - Per mettere a punto un protocollo di
misurazione condiviso, il gruppo di ricercatori ha preso in esame i 12
protocolli piu' usati per la per la segmentazione dell'ippocampo, e lo
ha suddiviso in 'unita''.
Ognuna e' stata quindi analizzata in termini di affidabilita' e
capacita' di informazione nella misurazione dell'atrofia cerebrale
collegata all'Alzheimer. Questi dati sono stati poi affidati a un
gruppo di 16 esperti internazionali che hanno sviluppato la prima
bozza di Protocollo condiviso, affidato a sua volta a 5 centri di
ricerca, sempre internazionali, per la sua implementazione,
applicandone i parametri su un campione di 40 cervelli.
"La disponibilita' di un protocollo standard condiviso nella
misurazione del volume dell'ippocampo utilizzando le immagini di
risonanza magnetica - sottolinea Frisoni - contribuira' a validare i
nuovi criteri diagnostici della malattia di Alzheimer e a incoraggiare
il loro uso nel percorso clinico, oltre che a favorire il confronto
sugli effetti delle terapie farmacologiche. Questo protocollo
rappresenta inoltre uno standard di riferimento nella segmentazione
automatica con algoritmi".
(Mad/Ct/Adnkronos)
10-SET-12 12:46
NNNN
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