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venerdì 26 ottobre 2012

Salute/ A Roma nuovo modello sperimentazione per malati Aids


Salute/ A Roma nuovo modello sperimentazione per malati Aids
Cure a domicilio non più solo per malati conclamati

Roma, 26 ott. (TMNews) - Al via a Roma a un nuovo sistema
sperimentale di servizio a carattere socio-assistenziale in
favore delle persone affette da Aids e da infezione da Hiv in
grado di ampliare il numero delle persone assistite a domicilio
sul territorio di Roma Capitale. Il sì della Giunta capitolina al
progetto è arrivato la settimana scorsa, dopo un percorso avviato
dalla commissione speciale Politiche Sanitarie di Roma Capitale,
che grazie al contributo di esperti del settore, di associazioni
e di organismi aderenti al `Coordinamento Romano - Hiv`, ha
tracciato le nuove linee guida in materia di assistenza rivolta
ai malati di Aids e ai sieropositivi.

Con l`introduzione di questa sperimentazione, da oggi, a poter
beneficiare di cure a domicilio non saranno solo gli affetti da
malattia conclamata - spiega in una nota il Campidoglio - ma
anche tutti coloro che sono portatori di patologie gravi ed
invalidanti correlate al contagio del virus dell`Hiv. A
presentare il nuovo modello assistenziale il vicesindaco di Roma
Capitale, Sveva Belviso assieme al presidente della commissione
speciale Politiche Sanitarie di Roma Capitale, Ferdinando Aiuti.

Negli ultimi anni, parallelamente ai mutamenti epidemiologici
dell`infezione, è stato rilevato che la somministrazione di
specifiche terapie con farmaci più efficaci ha migliorato
sensibilmente le condizioni e le aspettative di vita media dei
malati di Aids, rendendo così possibile per loro un graduale
reinserimento nella società. In vista di queste nuove previsioni
il modello sperimentale, elaborato dalla commissione, intende
assicurare un`assistenza domiciliare non più finalizzata alle
sole cure mediche, ma allargandola ad un percorso sociosanitario
in grado di riavviare un processo di autonomia e di
riappropriazione delle capacità. (Segue)

Red/Apa

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Salute/ A Roma nuovo modello sperimentazione per malati Aids -2-


Roma, 26 ott. (TMNews) - La sperimentazione, che si inserisce
nell`ambito della riforma dell`assistenza domiciliare dedicata ad
anziani e disabili partita lo scorso ottobre, prevede una nuova
modalità di erogazione del servizio in grado di favorire
l`accesso a coloro che risultano averne più bisogno. Una
commissione tecnica avrà il compito di valutare le necessità di
coloro che faranno richiesta del servizio e elaborerà un piano di
intervento personalizzato tenendo conto di tre livelli di
intensità assistenziale (alto, medio e basso).

A questo proposito, la commissione basandosi su un`analisi
capillare dei bisogni del territorio, valuterà le domande
pervenute dalle strutture sanitarie e sociali territoriali,
attraverso l`individuazione di nuovi parametri: la percentuale di
invalidità dovuta alla malattia o all`infezione, il reddito ISEE,
la situazione famigliare e abitativa. Un`attenzione particolare è
stata dedicata ai minori affetti dalle patologie in questione.
Per questi soggetti più fragili è prevista, da parte degli
operatori impiegati nel servizio, una formazione specifica che
permetta loro di prepararli ad affrontare le problematiche
connesse alla patologia. La sperimentazione, avrà una durata di
un anno ed un osservatorio dedicato verificherà l`andamento delle
nuove modalità di intervento.(Segue)

Red/Apa

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Salute/ A Roma nuovo modello sperimentazione per malati Aids -3-


Roma, 26 ott. (TMNews) - "Con la riforma dell`assistenza dedicata
alle persone affette da Aids conclamato e a quelle che sono
entrate in contatto con il virus prosegue un processo di
cambiamento che abbiamo messo in campo da più di un anno a favore
delle persone più fragili", spiega il vice sindaco di Roma, Sveva
Belviso. "Quello che contraddistingue questa amministrazione è la
programmazione di interventi finalizzati all`analisi e alla
risoluzione dei bisogni - aggiunge Belviso - individuando le
singole esigenze attraverso degli indicatori di necessità che
aiutano l`amministrazione a prendersi cura dei più deboli. Tutte
le nostre riforme in ambito sociale - conclude Belviso - non si
basano più, dunque, su interventi asettici o generalizzati sul
territorio ma sulla garanzia dell`equità sociale".

"La Commissione Politiche sanitarie all`unanimità in
collaborazione con il coordinamento romano HIV e tutte le
associazioni e cooperative operanti nel territorio ha indicato
nuove linee guida per l`assistenza domiciliare - aggiunge Aiuti -
L`assistenza sarà offerta sulla base della valutazione della
gravità clinica delle persone con infezione da HIV, non solo
AIDS, considerando anche le eventuali gravi patologie associate e
la valutazione delle persone in base al reddito ISEE, alle
esigenze famigliari, al tipo di dimora e ad eventuali altre
fonti di assistenza. Questo modello sperimentale - conclude Aiuti
- potrà essere applicato anche ad altre patologie e darà maggiore
sostegno alle persone con maggiori bisogni socio-assistenziali".

Red/Apa

261521 ott 12

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